Passa ai contenuti principali

La qualità della vita


Scorrendo la classifica sulla qualità della vita in Italia mi viene qualche domanda. A cosa si riferisce esattamente la parola qualità? Ai servizi? Al verde? Al pil e consimili, ovvero ai cosiddetti fondamentali economici? Si tratta di quei numeri che spesso ci fanno dire che al nord Italia si sta meglio che al sud. Ma se allarghiamo questo concetto al mondo non può sfuggirci una riflessione: siamo sicuri che al benessere materiale corrisponda il benessere mentale? Durante uno dei miei tanti viaggi all'estero tempo fa un egiziano mi faceva osservare come in Egitto (quasi) nessuno si suicida per depressione mentre nei paesi del Nord Europa il tasso di suicidio è molto alto. Come negare questa semplice evidenza? Svezia, Finlandia, Norvegia sono al top in questa particolare classifica quando invece i paesi poveri del Sud del mondo non conoscono questo fenomeno. Come mai? Non è che dovremmo rifare queste classifiche aggiornandole sul fattori quali qualità delle relazioni umane, felicità personale o altro? Continuare a misurare la felicità in base al tuo reddito monetario o alla capacità di spesa non è corretto ed e' una misura solo quantitativa. Serve un approccio diverso, molto meno sensibile ai numeri e ai consumi e molto  più orientato a misurare la qualità vera della vita di una persona. La ricchezza non crea felicità e la statistica sulle morti per depressione ce lo dimostra. Perché non costruiamo il pil della felicità? Forse questa classifica riserverebbe delle sorprese.

Commenti

Post popolari in questo blog

De Luca impresentabile: chi lo ha eletto cosa è?

La commissione parlamentare antimafia ha reso pubblica   la lista dei cosiddetti impresentabili , cioè dei candidati sui quali pendono giudizi o addirittura condanne anche se non ancora definitive. Sono 17 in tutto: 12 del centro-destra e 5 del centro sinistra. Tra questi spicca il candidato governatore della Campania, il sindaco (anzi ex ) di Salerno, De Luca. Non intendo soffermarmi sull'aspetto legale o etico ma, a poche ore dal voto, vorrei sottolineare che   De Luca è stato votato legittimamente e democraticamente sindaco di Salerno e poi sempre dagli elettori campani candidato governatore del Pd . Anche ammettendo che non tutto sia stato fatto alla luce del sole, non  si può non affermare che De Luca non abbia ottenuto un largo consenso popolare da parte dei cittadini campani. A questo punto mi chiedo: se De Luca è impresentabile cosa sono i suoi elettori che pure, credo, siano a conoscenza dei gravi reati a suo carico?  De Luca è rientrato nella lista non per l’ultima

La amara verità sulla Superstrada Pedemontana Veneta

Sui media sono apparsi in questi giorni varie notizie riguardanti la SPV. Il commissario per la costruzione della superstrada Vernizzi ha convocato la stampa per rispondere alle 70 contestazioni avanzate dalla Corte dei Conti sulla discussa opera. Tra i tanti dati presentati dal commissario  uno macroscopico  balza all’occhio : una opera delle dimensioni della SPV, il cui costo è già incrementato di oltre 400 milioni rispetto al progetto originale presentato, non ha il closing finanziario ovvero non ha ancora i finanziamenti necessari per la realizzazione. E’ come se una persona iniziasse a fare una casa senza sapere dove e soprattutto se troverà i soldi. Ma qui non si tratta di una casa ma della piu’ grande opera pubblica attualmente in costruzione in Veneto. Il concessionario SIS, secondo quanto affermato da Vernizzi, ha assicurato il closing entro marzo. Ma qui si fa notte fonda. I bene informati dicono che l’amministratore delegato di SIS, l’ing. Dogliani, avrebbe incaricato un

Nani e ballerine

Guardando oggi alla situazione politica del paese e ai suoi protagonisti vengono in mente i nani e le ballerine del circo. Un coacervo di partiti e movimenti senza idee, nè valori programmatici, nè programmi convincenti. Il nulla. Tanto da far rimpiangere i politici di vecchia scuola e la politica di qualche decennio fa che, magari, qualche valore lo aveva. Il problema è che anche chi nei partiti si oppone ed è contrario alla linea ufficiale alla fine non ha il coraggio o la forza di proporre qualcosa di alternativo. Eppure nel vuoto dell'oggi ci sarebbe una prateria disponibile. Purtroppo nel Pd come nel M5S o in Forza Italia i dissidenti non hanno abbastanza carisma e al dunque si appiattiscono, spesso per mera convenienza, sulle posizioni dominanti legittimando di fatto lo status quo, incapaci di arrivare ad uno strappo con quel sistema dal quale comunque traggono indirettamente una qualche forma di legittimazione e riconoscimento. Oggi non c'è spazio per il carisma,