Apprendiamo dal giornale on-line Vvov Veneto che Vernizzi (foto sopra), commissario straordinario per la costruzione della Superstrada Pedemontana Veneta, nominato nel 2009 dal governo Berlusconi su richiesta dell'allora governatore Galan per la (falsa) emergenza traffico creatasi nei comuni di Treviso e Vicenza, avrebbe querelato il Covepa (Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa). La querela sarebbe stata presentata per diffamazione. Il portavoce del comitato Massimo Follesa ha definito la Spv come "il nuovo Mose della terraferma", scatenando la reazione di Vernizzi. Il coordinamento da anni si batte per fermare questa inutile e costosa opera pubblica. Ho avuto modo di trattare il tema in post predecenti; torno sul punto per esprimere tutta la mia solidarietà a Massimo Follesa, con cui, insieme ad altri, abbiamo fondato il Coordinamento nel 2011. Stop alle "grandi"opere inutili e in particolare stop al project financing con cui, in teoria, i privati pagano le autostrade in cambio delle concessioni. In realtà la Spv costerà ai contribuenti veneti un miliardo alla faccia del project e del costo a totale carico del concessionario privato.
Sui media sono apparsi in questi giorni varie notizie riguardanti la SPV. Il commissario per la costruzione della superstrada Vernizzi ha convocato la stampa per rispondere alle 70 contestazioni avanzate dalla Corte dei Conti sulla discussa opera. Tra i tanti dati presentati dal commissario uno macroscopico balza all’occhio : una opera delle dimensioni della SPV, il cui costo è già incrementato di oltre 400 milioni rispetto al progetto originale presentato, non ha il closing finanziario ovvero non ha ancora i finanziamenti necessari per la realizzazione. E’ come se una persona iniziasse a fare una casa senza sapere dove e soprattutto se troverà i soldi. Ma qui non si tratta di una casa ma della piu’ grande opera pubblica attualmente in costruzione in Veneto. Il concessionario SIS, secondo quanto affermato da Vernizzi, ha assicurato il closing entro marzo. Ma qui si fa notte fonda. I bene informati dicono che l’amministratore delegato di SIS, l’ing. Dogliani, avrebbe incaricato un
Commenti
Posta un commento