Passa ai contenuti principali

I costi della politica (e non) da tagliare


Sentiamo spesso dire che i parlamentari italiani prendono troppo e vanno tagliate le loro retribuzioni e il loro numero. Sulle retribuzioni nulla da dire, anche se alla fine dei conti un parlamentare italiano tra stipendio e rimborsi si mette in tasca ogni mese non piu' di 6/7.000 euro. Non mi sembra una cifra spropositata. Tagliarne il numero renderebbe meno presenti le opposizioni, rappresentando un vulnus per la democrazia. In ogni caso se sparirà il senato il problema sarà già risolto. I cittadini non considerano invece un'altra casta, ben piu' numerosa e costosa dei parlamentari: i segretari comunali e i dirigenti comunali. I segretari comunali sono circa 3.000 in Italia e costano circa 300 milioni di euro alle casse dello Stato. In media la loro retribuzione ammonta a 100.000 euro lordi all'anno tra stipendio e premi. Sono di fatto una casta di cui si parla poco assieme ai dirigenti dei comuni, anch'essi con retribuzioni alte. Per non parlare dei dirigenti e degli amministratori delle oltre 20.000 società partecipate, quasi sempre rifugio di politici trombati. Infine un gruppo assai piu' numeroso i baby pensionati. Sono 550.000 e costano allo Stato oltre 9 miliardi all'anno. Non sono una casta ma sono in ogni caso un gruppo di privilegiati, spesso con il doppio lavoro (in nero). Non prendiamocela solo con i politici: sono solo la punta dell'iceberg.

Commenti

Post popolari in questo blog

De Luca impresentabile: chi lo ha eletto cosa è?

La commissione parlamentare antimafia ha reso pubblica   la lista dei cosiddetti impresentabili , cioè dei candidati sui quali pendono giudizi o addirittura condanne anche se non ancora definitive. Sono 17 in tutto: 12 del centro-destra e 5 del centro sinistra. Tra questi spicca il candidato governatore della Campania, il sindaco (anzi ex ) di Salerno, De Luca. Non intendo soffermarmi sull'aspetto legale o etico ma, a poche ore dal voto, vorrei sottolineare che   De Luca è stato votato legittimamente e democraticamente sindaco di Salerno e poi sempre dagli elettori campani candidato governatore del Pd . Anche ammettendo che non tutto sia stato fatto alla luce del sole, non  si può non affermare che De Luca non abbia ottenuto un largo consenso popolare da parte dei cittadini campani. A questo punto mi chiedo: se De Luca è impresentabile cosa sono i suoi elettori che pure, credo, siano a conoscenza dei gravi reati a suo carico?  De Luca è rientrato nella lista non per l’ultima

La amara verità sulla Superstrada Pedemontana Veneta

Sui media sono apparsi in questi giorni varie notizie riguardanti la SPV. Il commissario per la costruzione della superstrada Vernizzi ha convocato la stampa per rispondere alle 70 contestazioni avanzate dalla Corte dei Conti sulla discussa opera. Tra i tanti dati presentati dal commissario  uno macroscopico  balza all’occhio : una opera delle dimensioni della SPV, il cui costo è già incrementato di oltre 400 milioni rispetto al progetto originale presentato, non ha il closing finanziario ovvero non ha ancora i finanziamenti necessari per la realizzazione. E’ come se una persona iniziasse a fare una casa senza sapere dove e soprattutto se troverà i soldi. Ma qui non si tratta di una casa ma della piu’ grande opera pubblica attualmente in costruzione in Veneto. Il concessionario SIS, secondo quanto affermato da Vernizzi, ha assicurato il closing entro marzo. Ma qui si fa notte fonda. I bene informati dicono che l’amministratore delegato di SIS, l’ing. Dogliani, avrebbe incaricato un

Nani e ballerine

Guardando oggi alla situazione politica del paese e ai suoi protagonisti vengono in mente i nani e le ballerine del circo. Un coacervo di partiti e movimenti senza idee, nè valori programmatici, nè programmi convincenti. Il nulla. Tanto da far rimpiangere i politici di vecchia scuola e la politica di qualche decennio fa che, magari, qualche valore lo aveva. Il problema è che anche chi nei partiti si oppone ed è contrario alla linea ufficiale alla fine non ha il coraggio o la forza di proporre qualcosa di alternativo. Eppure nel vuoto dell'oggi ci sarebbe una prateria disponibile. Purtroppo nel Pd come nel M5S o in Forza Italia i dissidenti non hanno abbastanza carisma e al dunque si appiattiscono, spesso per mera convenienza, sulle posizioni dominanti legittimando di fatto lo status quo, incapaci di arrivare ad uno strappo con quel sistema dal quale comunque traggono indirettamente una qualche forma di legittimazione e riconoscimento. Oggi non c'è spazio per il carisma,