COMUNICATO STAMPA DEL 21.03.2016
Una delegazione della Associazione Soci delle Banche Popolari Venete
ha incontrato oggi il procuratore di Vicenza Antonino Cappelleri. Il
procuratore ha garantito il massimo impegno per giungere in tempi,
secondo lui, ragionevoli (probabilmente nella primavera del 2017)
alla conclusione delle indagini. Ad oggi due sono i sostituti che si
occupano del caso BPVi, ma i documenti da classificare ed esaminare
da parte della polizia giudiziaria e del nucleo di polizia
valutaria di Roma sono ancora molti.
Il procuratore ha sottolineato come ci siano forti elementi per
procedere in giudizio per i reati di aggiottaggio e di ostacolo alla
vigilanza, mentre risulterebbe piu' difficile da provare la truffa.
Ci sarebbero, in taluni casi, anche gli estremi per ipotizzare il
reato di estorsione.
La nostra associazione ha portato la preoccupazione dei tanti soci
truffati dalla BPVi i quali rischiano di non vedere giustizia. Pende
infatti sui reati ipotizzati la prescrizione che scatterà dopo sette
anni e mezzo. Dalle parole del procuratore non ci sentiamo affatto
rassicurati su questo punto, data la mole di documenti ancora da
esaminare, e il lavoro da svolgere con poco personale a disposizione.
La BPVi ricordiamo, tra aumenti di capitale e valore delle azioni, ha
già bruciato oltre 10 miliardi ed è un caso eccezionale. Esige
pertanto risposte eccezionali in termini di uomini e mezzi per
giungere rapidamente al rinvio a giudizio dei responsabili.I
risparmiatori non possono attendere un anno per vedere i responsabili
portati a processo con il rischio che tutto si prescriva prima di
arrivare in Cassazione.
Il ministro Orlando (del Pd) aveva promesso di destinare nuovi
magistrati alla procura di Vicenza. Stando alle parole del
procuratore Cappelleri pare che arriverà per 6 mesi (!) un nuovo
sostituto. Uno solo e per soli 6 mesi. Chiediamo al ministro Orlando
uno sforzo particolare. Speriamo che anche il procuratore Cappelleri
batta i pugni sul tavolo per chiedere robusti rinforzi. Non possiamo
accettare l'ennesimo scandalo senza che nessuno sia condannato in via
definitiva.
La nostra associazione invierà a breve una richiesta a tutte le
forze politiche per sollecitare il potere esecutivo affinchè vengano
messe a disposizione della procura di Vicenza adeguate risorse.
Non accetteremo scuse o rimpalli di responsabilità. Di mezzo ci sono
i 117.000 soci della BPVi.
Prof Enzo
Guidotto presidente
dott.
Francesco Celotto vicepresidente
Associazione
Soci Banche Popolari Venete
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