Ci chiediamo come mai la BCE abbia applicato due pesi e due misure nel caso delle richieste di rinnovo del cda delle Popolari Venete. A Veneto Banca ha chiesto di rinnovare il cda già prima della quotazione in borsa, prevista per giugno, nella prossima assemblea prevista per il 5 maggio e che dovrà approvare il bilancio 2015. Nel caso di BPVi, che ha già deliberato la approvazione del bilancio 2015, invece nulla. La BCE non ha richiesto di rinnovare un cda nel quale sono ancora presenti condannati in primo grado come Matteo Marzotto (per evasione fiscale) e Marino Breganze (per usura). Come mai questa differenza di trattamento? Che senso ha rinnovare il cda di Veneto Banca un mese prima della quotazione in borsa che trasformerà l'assetto proprietario comportando forse la nomina subito dopo l'esordio in borsa di un nuovo cda? Vorremmo ricevere su questo punto delle spiegazioni esaurienti da parte della BCE, vero dominus e decisore del destino e del futuro delle nostre Popolari.
La commissione parlamentare antimafia ha reso pubblica la lista dei cosiddetti impresentabili , cioè dei candidati sui quali pendono giudizi o addirittura condanne anche se non ancora definitive. Sono 17 in tutto: 12 del centro-destra e 5 del centro sinistra. Tra questi spicca il candidato governatore della Campania, il sindaco (anzi ex ) di Salerno, De Luca. Non intendo soffermarmi sull'aspetto legale o etico ma, a poche ore dal voto, vorrei sottolineare che De Luca è stato votato legittimamente e democraticamente sindaco di Salerno e poi sempre dagli elettori campani candidato governatore del Pd . Anche ammettendo che non tutto sia stato fatto alla luce del sole, non si può non affermare che De Luca non abbia ottenuto un largo consenso popolare da parte dei cittadini campani. A questo punto mi chiedo: se De Luca è impresentabile cosa sono i suoi elettori che pure, credo, siano a conoscenza dei gravi reati a suo carico? De Luca è rientrato nella lista non per l’ultima
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