L'aumento di capitale di BPVi è stato sottoscritto solo per l'8% circa pari a 140 milioni di euro sui 1750 circa richiesti. Un vero flop. Neppure gli investitori istituzionali hanno creduto alle parole di un ormai non credibile amministratore delegato quale Iorio. A questo punto Atlante sottoscriverà l'inoptato pari al 92% circa. Mi auguro che faccia piazza pulita dell'attuale squalificato cda e faccia vera pulizia nei conti. I crediti deteriorati sono pari a 9 miliardi circa e quindi l'aumento di capitale andrà presto bruciato. Con buona pace di tutte le chiacchere dell'incredibile Iorio che spero venga al piu' presto dimissionato. Sarebbe stato meglio fin dal principio lanciare il fondo Atlante e mettere in sicurezza le due Popolari nostrane quotandole in un secondo tempo. Come da me suggerito. Si sono accorti tardi del disastro Renzi&c. Adesso serve subito svoltare pagina, ripartire, attivare i tavoli di conciliazione per i soci derubati e risanare la banca. Borsa o no questa banca oggi vale zero.
Sui media sono apparsi in questi giorni varie notizie riguardanti la SPV. Il commissario per la costruzione della superstrada Vernizzi ha convocato la stampa per rispondere alle 70 contestazioni avanzate dalla Corte dei Conti sulla discussa opera. Tra i tanti dati presentati dal commissario uno macroscopico balza all’occhio : una opera delle dimensioni della SPV, il cui costo è già incrementato di oltre 400 milioni rispetto al progetto originale presentato, non ha il closing finanziario ovvero non ha ancora i finanziamenti necessari per la realizzazione. E’ come se una persona iniziasse a fare una casa senza sapere dove e soprattutto se troverà i soldi. Ma qui non si tratta di una casa ma della piu’ grande opera pubblica attualmente in costruzione in Veneto. Il concessionario SIS, secondo quanto affermato da Vernizzi, ha assicurato il closing entro marzo. Ma qui si fa notte fonda. I bene informati dicono che l’amministratore delegato di SIS, l’ing. Dogliani, avrebbe incaricato un
Commenti
Posta un commento