Riporto testualmente una nota che mi ha girato il giornalista Marco Milioni:
ll Gazzettino di oggi a pagina 14, ma anche in pagina prima sul fascicolo trevigiano, racconta della insofferenza del gruppo di Schiavon e Cavalcante verso il nuovo CDA di VeBa: un malumore espresso dall'imprenditore Zago, grande azionista della banca.
Domanda: ma Schiavon e Cavalcante non sono in quel cda, che dicevano essere pronto per essere rivoltato come un calzino? È da sciocchi domandarsi se il neo-presidente Ambrosini stia seguendo una linea filo Intesa, Carrus (direttore generale) una linea filo BCE e il duo Schiavon-Cavalcante una linea d'ombra?
Aggiungo che la Associazione Soci Banche Popolari Venete ha da giorni richiesto per una questione di doverosa trasparenza verso tutti i soci (grandi e piccoli) l'ammontare dei crediti in sofferenza detenuti dalla cordata rappresentativa del gruppo "Per Veneto Banca" nei confronti dell'istituto di Montebelluna. Secondo l'ex presidente Bolla si tratta di quasi 400 milioni di euro.
Ad oggi non abbiamo risposte. Le attendiamo fiduciosi per fugare ogni possibile dubbio.
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