Passa ai contenuti principali

Una figuraccia stellare


Inutile nasconderci dietro a un dito o a scuse o formule tecniche. Il movimento 5 stelle questa volta ha fatto davvero una figuraccia. Grillo prima ha chiesto e ottenuto, con un certa dose di buon senso di confluire con il gruppo Alde, poi, vista la mal parata e con la coda tra le gambe, ha chiesto e ottenuto di tornare con il gruppo di Farage. Io ho votato per la confluenza nel gruppo Alde ritenendo che la unione con questi desse al movimento maggiore potere decisionale e influenza in sede europea. Non si può stare sempre sulle barricate a urlare. Bisogna anche cominciare a sporcarsi le mani e prendersi delle responsabilità.
Il gruppo Alde ha detto no forse anche perchè temeva che la entrata dei 5 stelle sbilanciasse il gruppo ma quello che mi lascia esterefatto è che Beppe Grillo sia caduto in questa trappola tesagli dagli ultraliberali e soprattutto il modo in cui questa manovra è stata maldestramente portata avanti da ll'eurodeputato ed ex presidente del gruppo parlamentare Efdd Borrelli. Il movimento ha sempre detto che le decisioni vanno condivise che quello che conta è la democrazia interna e che fa il buon David (Borrelli)? Fa un accordo alle spalle dei suo colleghi pentastellati e lo serve a cose fatte senza discuterlo (o forse lo ha discusso solo con Grillo e Casaleggio jr). Non un bello spettacolo per chi si fregia di essere diverso. 

Non è la prima volta che mi trovo in disaccordo con il m5s.
Questa volta però mi pare si sia esagerato e le conseguenze a livello di consensi e di immagine non saranno di poca portata. E anche a livello sostanziale; il gruppo a Bruxelles per tornare nel gruppo di Farage sarà giustamente ridimensionato e perderà peso.
Poco male nel caso di Borrelli, che perderà la poltrona di copresidente del gruppo Efdd, ma un pessimo viatico per il 2017. Il movimento deve tornare alle origini e ridimensionare un  gruppetto che pretende di comandare e imporre diktat anteponendo interessi personali a quelli della collettività.
Serve fare ordine e pulizia partendo da Bruxelles fino a Venezia, dove il gruppo pentastellato in regione non brilla certo per iniziativa e proposta politica.
Vero Borrelli?

Commenti

Post popolari in questo blog

La amara verità sulla Superstrada Pedemontana Veneta

Sui media sono apparsi in questi giorni varie notizie riguardanti la SPV. Il commissario per la costruzione della superstrada Vernizzi ha convocato la stampa per rispondere alle 70 contestazioni avanzate dalla Corte dei Conti sulla discussa opera. Tra i tanti dati presentati dal commissario  uno macroscopico  balza all’occhio : una opera delle dimensioni della SPV, il cui costo è già incrementato di oltre 400 milioni rispetto al progetto originale presentato, non ha il closing finanziario ovvero non ha ancora i finanziamenti necessari per la realizzazione. E’ come se una persona iniziasse a fare una casa senza sapere dove e soprattutto se troverà i soldi. Ma qui non si tratta di una casa ma della piu’ grande opera pubblica attualmente in costruzione in Veneto. Il concessionario SIS, secondo quanto affermato da Vernizzi, ha assicurato il closing entro marzo. Ma qui si fa notte fonda. I bene informati dicono che l’amministratore delegato di SIS, l’ing. Dogliani, avrebbe incaricato un

Nani e ballerine

Guardando oggi alla situazione politica del paese e ai suoi protagonisti vengono in mente i nani e le ballerine del circo. Un coacervo di partiti e movimenti senza idee, nè valori programmatici, nè programmi convincenti. Il nulla. Tanto da far rimpiangere i politici di vecchia scuola e la politica di qualche decennio fa che, magari, qualche valore lo aveva. Il problema è che anche chi nei partiti si oppone ed è contrario alla linea ufficiale alla fine non ha il coraggio o la forza di proporre qualcosa di alternativo. Eppure nel vuoto dell'oggi ci sarebbe una prateria disponibile. Purtroppo nel Pd come nel M5S o in Forza Italia i dissidenti non hanno abbastanza carisma e al dunque si appiattiscono, spesso per mera convenienza, sulle posizioni dominanti legittimando di fatto lo status quo, incapaci di arrivare ad uno strappo con quel sistema dal quale comunque traggono indirettamente una qualche forma di legittimazione e riconoscimento. Oggi non c'è spazio per il carisma,

De Luca impresentabile: chi lo ha eletto cosa è?

La commissione parlamentare antimafia ha reso pubblica   la lista dei cosiddetti impresentabili , cioè dei candidati sui quali pendono giudizi o addirittura condanne anche se non ancora definitive. Sono 17 in tutto: 12 del centro-destra e 5 del centro sinistra. Tra questi spicca il candidato governatore della Campania, il sindaco (anzi ex ) di Salerno, De Luca. Non intendo soffermarmi sull'aspetto legale o etico ma, a poche ore dal voto, vorrei sottolineare che   De Luca è stato votato legittimamente e democraticamente sindaco di Salerno e poi sempre dagli elettori campani candidato governatore del Pd . Anche ammettendo che non tutto sia stato fatto alla luce del sole, non  si può non affermare che De Luca non abbia ottenuto un largo consenso popolare da parte dei cittadini campani. A questo punto mi chiedo: se De Luca è impresentabile cosa sono i suoi elettori che pure, credo, siano a conoscenza dei gravi reati a suo carico?  De Luca è rientrato nella lista non per l’ultima