Dopo la partita Spv mi appare chiaro che Zaia e con lui la Lega Nord siano quantomeno intellettualmente non onesti con noi veneti da due punti di vista.
Quando si ergono a paladini del territorio e si applicano da soli una patente di diversità abbiamo capito bene che non dicono la verità. Che diversità da Roma ladrona ha un governatore e il suo partito che tassano il popolo veneto per costruire una superstrada inutile dannosa e nociva per il territorio? Lo sanno benissimo che i flussi finanziari per farla stare in piedi NON ci sono né oggi né domani. EPPURE NONOSTANTE TUTTE LE EVIDENZE continuano a difendere un progetto fallimentare pur di portare avanti gli interessi non certo del popolo veneto. Anzi. Per questo io dico che sono intellettualmente non onesti quando parlano di difesa del territorio veneto.
Zaia non è corretto neppure quando difende le scelte della sua giunta su sanità e grandi opere. Lui era vicegovernatore con Galan e ne rappresenta la continuità politicamente parlando. Non ha cambiato né avuto il coraggio di correggere i project partoriti e pensati in era galaniana.
Riguardo allo scottante tema di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza è ancora meno intellettualmente onesto. Ha sempre accuratamente evitato di schierarsi apertamente contro gli ex vertici e contro Zonin e Consoli e adesso viene a dirci che lui aveva detto da tempo che le banche andavano fuse. Non ha mai fatto nulla per imporre una visione diversa e non ha mai dimostrato se non in modo funzionale e propagandistico vicinanza con i soci azzerati. La lega nord ancora prima di Zaia ha tradito da sempre i veneti utilizzando in modo strumentale e furbesco il malcontento verso Roma ladrona minacciando improbabili secessioni salvo poi sedersi al tavolo con la stessa Roma ladrona per partecipare al succulento banchetto di poltrone e gestione del potere. La lega nord è da troppo ormai intellettualmente disonesta verso noi veneti. Con il partito Zaia governatore dalla favella veloce ma ahimè anche di notevole ambiguità politica, portatore di interessi distanti da quelli che dice di rappresentare. Veneti svegliatevi. La lega nord è capace al.massimo di brandire lo spadone di cartone .
Sui media sono apparsi in questi giorni varie notizie riguardanti la SPV. Il commissario per la costruzione della superstrada Vernizzi ha convocato la stampa per rispondere alle 70 contestazioni avanzate dalla Corte dei Conti sulla discussa opera. Tra i tanti dati presentati dal commissario uno macroscopico balza all’occhio : una opera delle dimensioni della SPV, il cui costo è già incrementato di oltre 400 milioni rispetto al progetto originale presentato, non ha il closing finanziario ovvero non ha ancora i finanziamenti necessari per la realizzazione. E’ come se una persona iniziasse a fare una casa senza sapere dove e soprattutto se troverà i soldi. Ma qui non si tratta di una casa ma della piu’ grande opera pubblica attualmente in costruzione in Veneto. Il concessionario SIS, secondo quanto affermato da Vernizzi, ha assicurato il closing entro marzo. Ma qui si fa notte fonda. I bene informati dicono che l’amministratore delegato di SIS, l’ing. Dogliani, avrebbe incaricato un
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