Poca cultura, zero senso civico, bassa morale pubblica: ecco perchè l'Italia sarà sempre un paese di seconda classe
Adesso che conosco un po' meglio l'Italia e soprattutto gli italiani posso affermare con una certa cognizione di causa che i tre motivi per cui questo sarà sempre un paese di seconda classe sono i seguenti:
1) un paese con poca cultura è condannato ad essere sempre un paese sottosviluppato intellettualmente. L'italiano medio non legge, non si informa, non guarda trasmissioni educative ma molta tv spazzatura. In Italia la spesa per l'istruzione in rapporto al pil è una delle più basse tra i paesi avanzati. La scuola non è una priorità e neppure la spesa in ricerca universitaria. In Italia il 50% circa dei cittadini sono analfabeti funzionali ossia non riescono a capire un testo di media difficoltà.
E' pacifico che una società civile culturalmente povera non è in grado di capire certi ragionamenti strutturati ma lascia spazio a chi parla in modo semplice e si rivolge alla "pancia"dei cittadini, soprattutto in politica;
2) un paese il cui senso civico rasenta lo zero non può definirsi civile e neppure sviluppato. In Italia la cosa pubblica è di tutti e di nessuno. Il senso civico non esiste. Esiste il senso di farsi gli affari propri e difendere unicamente i propri interessi;
3) un paese in cui la morale pubblica è di fatto assente non sarà mai tra quelli di prima classe. Oggi chi fa politica lo fa essenzialmente per portare avanti i propri interessi non quelli della collettività. La morale pubblica semplicemente non esiste. Esiste solo la idea di entrare in politica per incrementare il proprio portafoglio. Per questo oggi nessuno crede nei politici anche se sotto sotto l'italiano medio se entrasse in politica farebbe esattamente le stesse cose di quelli che critica: i cazzi propri.
Per questo a volte lo stesso italiano medio che si arrabbia contro i politici e gli amministratori pubblici non è credibile: più che indignarsi per la assenza di morale pubblica e senso civico è arrabbiato perchè vorrebbe avere gli stessi privilegi della casta.
Per questo l'italiano medio è vittima dei suoi stessi vizietti e della sua scarsa cultura. Invece che guardare chi lo amministra guardi sè stesso e magari si sputi in faccia. Da sempre ha legittimato con i suoi atteggiamenti una classe, una casta che ha male amministrato il paese, ma ha amministrato benissimo i propri interessi. Fino a quando l'italiano medio non tornerà ad avere cultura, senso civico e morale pubblica l'ex belpaese sarà condannato ad essere una repubblica delle banane di secondo se non di terzo ordine. E qui non c'entra nulla la economia o il benessere. C'entra la antropologia del popolo italiano, inadatto a sentirsi parte di una nazione ma molto adatto a sentirsi parte di tante tribù o parrocchie l'una in contrasto con l'altra. L'Italia esiste, gli italiani no e secondo me mai esisteranno.
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