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Un governo figlio delle elites

Questo governo gialloverde nasce per colpa delle elites, nel senso che la continua arroganza e protervia delle classi dirigenti ha fatto nascere questo esecutivo bicefalo nel quale si scontrano le esigenze e la voglia di meno tasse dei ceti produttivi del nord e quelle di tutela sociale dei giovani e della piccola borghesia del sud. Se vi fosse stato un atteggiamento diverso, una reale capacità di ascolto non saremmo giunti a questo governo Salvini-Di Maio che non so quanta capacità abbia davvero di rinnovare e cambiare il paese.
Mi sembra un governo nato da un contratto generico, debole, poco credibile che cerca di introdurre nuovi provvedimenti a costi altissimi senza peraltro adeguate coperture. Un aborto che può forse stare in piedi qualche anno per la sostanziale assenza di alternative e per la morte di fatto del Pd, della sinistra e di Forza Italia.
Un governo della disperazione, figlio di un paese impoverito, invecchiato, in crisi da almeno 20 anni ma che non ha proposte davvero serie per combattere i 3 mali che affliggono l'Italia:

1) la corruzione
2) la evasione fiscale
3) gli sprechi e la inefficenza della pubblica amministrazione

Queste tre voci valgono 300/350 miliardi che se fossero recuperati nell'arco dei prossimi 5/10 anni potrebbero davvero essere il volano del rilancio. Ma difficilmente sarà così.
Difficilmente farà qualcosa di serio un governo che pretende di tagliare le tasse e allo stesso tempo fare il reddito di cittadinanza. Con che soldi?
Vediamo cosa sapranno fare, diamo loro questa possibilità ma credo che passata la iniziale euforia la verità verrà a galla. Vediamo poi dai primi provvedimenti se dietro alla Lega c'è ancora lo spettro di Berlusconi o se davvero qualcosa è cambiato.
Questo paese ha disperatamente bisogno di aria nuova ma non vedo soprattutto tra la truppa pentastellata uomini di caratura, basti pensare ai ministri promossi, salvo alcuni tecnici esterni, più per la loro fedeltà al capo che per le loro competenze e capacità.
E poi diciamolo francamente la prova di governo del M5S in ambito locale non preannuncia nulla di buono prova ne sia la pessima amministrazione Raggi a Roma e altre.
Non ho fiducia nel leader del M5S Di Maio. E' paradossale, e può accadere solo in Italia, che un tizio che non ha mai lavorato in vita sua diventi ministro del lavoro!
Di Maio è lo specchio fedele del ragazzino furbo, scaltro, dalla lingua veloce e dal servilismo sfacciato verso il capo Casaleggio senior prima e junior dopo. Per non parlare di quelli che fanno parte del suo cerchio magico. Ma si sa se le elites con la loro arroganza, egoismo e sfacciataggine hanno fatto arrabbiare il popolino, determinando il voto ai populisti, sono anche contente di avere come "avversari" innocui personaggi come Di Maio. 
L'Italia prima o poi pagherà il prezzo, pagherà la non volontà di combattere i suoi atavici mali, pagherà la incapacità di riformarsi della propria borghesia e della propria classe dirigente, inclini più  a vivere attendendo miracoli che non avvengono e mai avverranno, piuttosto che affrontare i problemi del paese.La pagherà con l'abbandono dell'euro. I tedeschi ci attendono al varco e tutto diventerà più difficile quando Mario Draghi lascerà la Bce. Ci aspetta una bella patrimoniale per ridurre il debito oppure saranno i tedeschi a uscire dall'euro determinandone il collasso.

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