Egregio ministro Toninelli,
leggo sulla stampa dei gravi e puntuali rilievi posti dalla Corte dei Conti alla regione Veneto in merito alla costruzione della discussa (e discutibile ) Superstrada Pedemontana Veneta.
Da tempo abbiamo dato l'allarme sulla esplosione dei costi della opera che sono passati, per ammissione della stessa regione, da 3 a 13 miliardi. Che strada in Europa, e nel mondo oserei dire, costa 136 milioni al chilometro?
E' arrivato il momento caro ministro di analizzare a fondo numeri, procedure, coperture di questo mostro che sta deturpando la pedemontana.
La superstrada portata avanti con enormi forzature legali prima dalla giunta Galan e poi da quella Zaia, disattentendo i numerosi allarmi dei gruppi e delle associazioni ambientaliste si sta rivelando per quello che è: una enorme carica finanziaria in primis per i cittadini veneti che la pagheranno salatissima.
Una opera che la regione ha tolto dalle mani della concessionaria Sis, facendosene carico regalando un fantomatico canone annuale alla stessa pari a 153 milioni per 39 anni per coprire il flusso di traffico che è stato appositamente ed abbondantemente sovrastimato per giustificarne la costruzione.
Egregio ministro esigiamo e a maggior ragione da un esponente del Movimento 5 Stelle, che si faccia luce una volta per tutte su : costi totali, tempi, opere secondarie (le opere garantite sul territorio ai comuni per garantire la circolazione locale), complimento degli obblighi verso gli espropriati e verifica del progetto (che presenta in più punti varie carenze).
E' ora di fare davvero chiarezza su questa opera ritenuta "fondamentale" dal governatore Zaia ma sulla quale da qualche anno la Corte dei Conti (che purtroppo non ha il potere di bloccarne l'iter) ha avanzato serie e fondate contestazioni.
Egregio ministro spero che il fatto di essere alleati al governo nazionale con la Lega non freni, ostacoli o minimizzi la dovuta opera di completa analisi e verifica della compatibilità finanziaria, ambientale e legale della Supestrada Pedemontana Veneta, un cantiere aperto che rischia di sfondare non solo il nostro territorio.
Lei ministro Toninelli ha promesso di verificare tutte le grandi opere, a partire dalla Tav. Non disattenda le sue promesse e dimostri nei fatti di essere un ministro del governo del cambiamento.
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