Tante persone che incontro mi confessano di voler abbandonare l'(ex) Belpaese. Tutti sono stanchi, oppressi dalla burocrazia, privi di una idea e della percezione di futuro, incastrati in un paese che pare loro vecchio e immobile. Tutto vero. Ma poi noto che quando si inizia ad approfondire chiedendo loro che vorrebbero fare all'estero, come intendano muoversi le idee diventano poche e confuse. Chiariamo subito che andare all'estero non è affatto semplice e richiede pianificazione, pazienza e soprattutto spalle coperte. Dipende poi cosa si va a fare, se si va da soli o con famiglia e dove si intende andare. Sorvolando per ora sul dove (mi riprometto però di tornare sul punto pubblicando nelle prossime settimane schede sui paesi che ritengo più interessanti per gli expats), credo importante sottolineare che prima di partire bisogna chiedersi cosa si vuole andare a fare all'estero e soprattutto che obiettivo si intende perseguire. Il Fatto Quotidiano pubblica o...
Blog per spiriti liberi ed anime ribelli