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Visualizzazione dei post da febbraio, 2016

Avviso ai soci di Popolare di Vicenza e Veneto Banca

Invito nuovamente i soci delle Popolari ad essere presenti alla serata del 2 marzo a Vicenza. La serata avviene 3 giorni prima della decisiva assemblea, che dovrà decidere in merito alla trasformazione di BPVi in spa e deliberare l'aumento di capitale da 1,7 miliardi. Mi preme chiarire che, a questo punto,è  importante delineare con chiarezza il quadro dei possibili rimedi legali per i soci, volti a ristorare le perdite subite. Cercheremo di delineare con la maggiore chiarezza possibile il quadro complessivo e soprattutto la tipologia di soci che possano eventualmente promuovere la causa alla banca, agli amministratori, agli organi di controllo e ai certificatori con ragionevoli prospettive di successo. Non tutti i soci possono promuovere le cause penali o civili. Su questo vorrei che fosse fatta chiarezza sgombrando il campo da facili illusioni. Ci vediamo il 2 marzo a Vicenza. In ogni caso il sottoscritto e la associazione sono a disposizione per ulteriori chiarimenti anche

Il paradosso

Il mondo vive finanziariamente parlando (e non solo) una situazione paradossale. Vediamo perchè. Da una parte le banche centrali, soprattutto in Europa e Giappone, stampano denaro (quantitative easing ) per fare in modo che l'economia riparta, si crei nuova inflazione e i consumi tornino a crescere; dall'altra parte, pur in presenza di massicce iniezioni di liquidità, i consumi e la economia reale non ripartono affatto anzi da piu' parti si parla già esplicitamente di una nuova recessione. Come mai? Semplicemente il denaro non arriva alla economia reale e ai consumatori-risparmiatori ma resta nel circuito finanziario alimentando solo nuova speculazione e nuovi squilibri. Le banche già gravate da pesanti sofferenze fanno sempre piu' fatica a fare prestiti, gli stipendi in termini reali, a causa anche della bassa inflazione, non aumentano. I soli a guadagnare da questa gigantesca iniezione di denaro pubblico sono gli stati, i cui spread (o differenziali di rendimento

Soci delle Popolari: sfiliamo in procura e portiamo i nostri esposti

Mi chiedo come mai nonostante i tanti soci buggerati soprattutto con gli ultimi aumenti di capitale (fasulli) di Popolare di Vicenza e Veneto Banca siano ancora così relativamente pochi gli azionisti che hanno presentato un esposto in procura a Vicenza e a Treviso per truffa contro gli ex-vertici delle Popolari e contro chi ha certificato i bilanci. Ricordo che gli aumenti di capitale del 2013 e 2014 sono stati pari a 1,1 miliardi per BPVi e 500 milioni per Veneto Banca, quasi tutti realizzati offrendo prestiti dalle banche stesse a chi sottoscriveva le nuove azioni a un prezzo totalmente fuori mercato. Si tratta chiaramente di una truffa e come tale va denunciata presentando un esposto in procura. Sfiliamo in tanti in procura e portiamo i nostri esposti in modo da dimostrare alle autorità giudiziarie che ci stiamo mobilitando per chiedere giustizia di fronte a questa colossale truffa. Una delle peggiori degli ultimi anni superiore anche al caso Parmalat.   #SFILIAMO IN PROCURA E

A cena con Willy

Prima serata del cliclo " A cena con Willy" per ricordare, tra musica e poesie di Shakespeare, la cultura e le tradizioni culturali ed enogastronomiche della Pedemontana Veneta. Per informazioni e prenotazioni contattare l'agriturismo Da Andreina (329-4156903 o 0423-542227).

Poletto &c: dilettanti allo sbaraglio

La amministrazione Poletto ha dimostrato in questi quasi due anni di governo di Bassano di essere quantomeno dilettantesca ed improvvisata. Due i casi clamorosi che ne dimostrano la palese incapacità di gestione: il caso polo S Chiara e il ponte di Bassano. Il progetto del polo museale di S Chiara, osteggiato dal sindaco e da questi di fatto messo in soffitta, è stato in fretta e furia rimesso in vita dopo che il sindaco e la sua giunta hanno capito, dopo aver chiesto un parere legale, che avrebbe comportato un possibile ed ingente danno erariale a carico del comune che, ricordo, per il progetto ha già speso oltre 2 milioni tra progettazione e primi lavori. Il buon Poletto voleva invece dirottare i denari del finanziamento per il polo, ottenuto anni addietro dalla Fondazione CariVerona, sul progetto nuovo teatro di Bassano magari acquisendo dalla parrocchia il cinema Da Ponte per la modica somma di 2 milioni di euro. Progetto sfumato e così Bassano continuerà a non avere, per colpe pe

Rotative al massimo unica via d'uscita e poi?

Diciamolo chiaramente: la unica via d'uscita per venire fuori dalla recessione mondiale che ormai ci attanaglia da 8 anni è stampare, stampare e stampare ancora soldi sperando che la gente ri-cominci a consumare. Il modello può funzionare solo così, la finanza onnivora può funzionare solo creando e duplicando in un circolo vizioso folle, altra carta-moneta il cui valore arriverà un giorno a zero. Solo con il fasullo rilancio dei consumi e della spesa per infrastrutture si può sperare nel rilancio di un consumismo ormai moribondo, se non defunto. Ma sarà solo l'ennesima illusione forse l'ultima. Anzi è da augurarci che sia l'ultima. Un sistema così non ha futuro perchè basato sulla premessa di una crescita infinita che, ovviamente, soprattutto per limiti fisici ed ecologici non può esserci. Dobbiamo invece lavorare e da subito, ad un nuovo modello, fattibile e credibile, di vita. Non voglio più chiamarlo di sviluppo, perchè questa parola è ormai abusata e in un contesto

Quali rimedi legali per i soci delle Popolari?

I tipi di azione possibile sono di tipo penale e civile. 1) azione penale : il socio che abbia comperato le azioni negli ultimi anni può fare ricorso alla azione penale per truffa contro i vertici delle banche e contro chi ha certificato il bilancio di BPVi e Veneto Banca (Pricewaterhouse e KPMG ). La azione penale ha un termine di prescrizione piuttosto ridotto: 7,5 anni. Il socio in tal caso deve presentare un esposto-denuncia per truffa e successivamente, se i soggetti ritenuti colpevoli verranno rinviati a giudizio, potrà costituirsi parte civile, ricevendo quindi una somma di denaro determinata equitativamente dal giudice in un separato procedimento. La azione penale, sempre per truffa, può essere prevista anche per il caso di false comunicazioni sociali, come nel caso in oggetto nel quale i vertici delle due banche hanno prospettato una situazione patrimoniale diversa da quella reale, inducendo ad investire i risparmiatori in una azienda che non aveva la solidità e la redd

I (fasulli) aumenti di capitale di Veneto Banca e Pop Vicenza: dove era il territorio?

Analizzando gli ultimi aumenti di capitale di VB e BPVi un dato balza all'occhio: la quasi totalità degli aumenti è stata fatta con denaro prestato dai due istituti a chi poi comprava le nuove azioni. Popolare di Vicenza ha fatto aumenti per 1,1 miliardi e l'autofinanziato è pari a 1 miliardo circa. Veneto Banca ha fatto un aumento di 500 milioni di cui 300 milioni circa autofinanziati.  Totale 1600 milioni di cui 1300 autofinanziati. Di fatto gli aumenti non sono mai stati fatti e il territorio così celebrato nelle chiacchere di tanti politici e grandi imprenditori nostrani non ha cacciato una lira per le due banchette nostrane, dimostrando che, probabilmente, già qualche anno fa non credeva nella bontà del progetto popolari. In tanti non hanno tirato fuori un euro pensando solo ad una operazione speculativa, credendo nelle facili promesse dei grandi banchieri de noiantri Zonin e Consoli.  Se già nel 2013-2014 la "grande" imprenditoria veneta non ha creduto di f

A Vicenza il 2 marzo prima della assemblea

Vi aspetto a Vicenza il 2 marzo per la serata conclusiva prima della assemblea di BPVi

Lo sprezzante Variati

Sono sinceramente basito per il silenzio del sindaco democratico Achille Variati nonché del Pd vicentino dopo che BpVi ha ufficialmente definito il valore di recesso delle azioni a 6,30 euro. Al di là delle vicende bancarie e giudiziarie mi sarei aspettato un minimo di solidarietà nei confronti di tutti quei piccoli risparmiatori del capoluogo berico che nel giro di un anno o poco più hanno visto perdere di dieci volte il valore dei loro averi sotto forma di azione. Questa è una emergenza sociale. Sarebbe bastata, almeno per iniziare, una parola di sostegno, la dichiarazione di disponibilità di un consiglio comunale straordinario. Tuttavia il sito del comune tace. Nulla, nemmeno una parola, magari ipocrita, di vicinanza umana. Variati e il Pd vicentino, forgiato a sua immagine e somiglianza, non hanno posto per gli ultimi. Per lor signori anche il minimo sindacale è di troppo. Vergognatevi, se non avete già gettato nel sifone dei gabinetti di palazzo Trissino quel minimo di coscienza

Per i soci di BPVI: Comunicazione in merito al diritto di recesso

La banca popolare di Vicenza ha fissato il prezzo del diritto di recesso in euro 6,30 ad azione.  Cosa comporta per i soci?La norma stabilisce che nel caso in cui venga cambiata la natura di una società cooperativa,  trasformandola in società per azioni, il socio possa attivare il diritto di recesso.  Il socio potrà recedere inviando una comunicazione scritta alla banca comunicando la propria accettazione e consegnando alla stessa le azioni in suo possesso.  La comunicazione va fatta inviando lettera raccomandata entro e non oltre 15 giorni dalla registrazione, presso il registro delle imprese, della delibera di trasformazione in spa.  La assemblea che dovrà trasformare la Popolare di Vicenza in spa è prevista il 5 marzo p.v.  La banca potrà liquidare il corrispondente controvalore una volta che avrà i necessari fondi per farlo. Ad oggi la banca non ha un fondo per il riacquisto delle azioni perchè priva della necessaria  liquidità.  Quindi il socio che dovesse attivare il diritto

La riforma delle Popolari? Andava fatta 15 anni fa

La riforma delle Popolari andava fatta in realtà 15 anni fa. Si sarebbero evitate quotazioni assurde, fasulle e fuori mercato. Il prezzo sarebbe stato trasparente e dettato dalla legge della domanda e dell'offerta, come accade a tutti i titoli quotati in borsa. Tanti poveri risparmiatori non sarebbero stati buggerati e ridotti alcuni sul lastrico. Perchè allora  non si è fatta allora la riforma all'inizio degli anni 2000? Forse perchè faceva comodo avere delle banche sotto il cui tappeto nascondere la polvere. Delle banche che in questi anni, protette dalla politica e dalla Banca d'Italia, hanno potuto acquistare istituti decotti per fare favori a qualcuno e mantenere "solido" il sistema bancario italiano. Basti pensare alle acquisizioni fatte dalle nostre due Popolari. Veneto Banca ha acquistato aziende bancarie di fatto fallite : Intra, CariFe (Cassa di Risparmio di Fermo), Apulia. Idem Popolare di Vicenza. Non essendo quotate il valore delle Popolari Venete

Il piano B per Popolare di Vicenza? Impraticabile

Leggo su Il Fatto Quotidiano di oggi che l'analista finanziario Scarano parla di un possibile piano alternativo B alla quotazione e relativo aumento di capitale della Pop Vicenza. Consiste nella scissione della attuale BPVi in 7 piccole banche con un attivo inferiore agli 8 miliardi (non 5 come erroneamente scrive Scarano, la Pop Vicenza infatti ha un attivo di 55 miliardi) . Questo per non rientrare nell'ambito di applicazione della legge che decreta la trasformazione delle popolari in spa. Sarebbe praticabile questa strada? Realisticamente parlando sarebbe assai ardua. Si dovrebbe scindere la rete degli sportelli, il personale, gli attivi in 7 piccole banche con problemi sul fronte del credito, della rete di distribuzione. Certo forse non servirebbero 1,5 miliardi di aumento di capitale ne basterebbero 500. Ma il territorio che ha messo poco o niente negli ultimi due aumenti di capitale (tutto autofinanziato di fatto, cioè la banca dava i soldi ai soci per sottoscrivere l&

L'aiutino tardivo di Iorio & c

Leggiamo sul giornale della Confindustria vicentina il famigerato giornale di vicenza che BPVi ,tramite il suo a.d Iorio, promette la istituzione di un fondo per i soci buggerati dalla banca con la vendita delle azioni . Un fondo modesto pari a 130 milioni a fronte di 117.000 soci proprietari di 98.000.000 di azioni il cui valore post aumento di capitale sarà di 10 euro se tutto va bene. Verranno polverizzati oltre 5 miliardi di euro; Iorio & c promettono 130 milioni di euro ovvero un ristoro pari al 2% circa. Una cifra ridicola e offensiva per i soci turlupinati da Zonin. Cero meglio di niente ma dimostrano come BPVi stia disperatamente cercando di recuperare consenso frenando la emoraggia di clienti e depositi che, lo ricordo, sono stati pari al 20% nel corso del 2015. Una cifra monstre che ha portato Fitch ad abbassare il rating della banca a B- dal precedente B+ ponendo lo stesso sotto rating watch negativo. Il livello di rating B- comporta, secondo la valutazione di Fitch, &q

Assopopolari Venete ti invita a cena

Segnalo la prossima iniziativa di Assopopolari Venete prevista per il 27 febbraio Non mancate sarà una occasione per conoscerci e parlarci faccia a faccia

Draghi salverà le banche?

Ad inizio marzo dovrebbe esserci un aggiornamento del programma di quantitative easing e forse la BCE aumenterà la stampa di nuova moneta. Servirà questa misura a salvare le banche e l'economia in generale da una crisi che sembra non finire mai? Difficile; oggi le banche vanno male fondamentalmente per due ragioni : 1) da un lato hanno prestato denaro in passato a soggetti e imprese che non hanno la capacità, a causa della crisi, di restituirli; 2) dall'altro hanno sempre maggiori difficoltà a prestare denaro temendo che i clienti non siano in grado di restituire i prestiti. Si tratta del fenomeno del credit crunch. Appare arduo credere che si riesca ad uscire da questo circolo vizioso con la semplice stampa di nuova moneta, incrementando ulteriormente il livello del quantitative  easing fissato oggi in 60 miliardi al mese. Serve invece un piano EUROPEO, non solo italiano, per il rilancio complessivo delle banche continentali, tutte afflitte da gravi problemi di bilancio

IL BILANCIO 2015 DI VENETO BANCA SI CHIUDERA' CON MAGGIORI PERDITE?

COMUNICATO STAMPA IL BILANCIO 2015 DI VENETO BANCA SI CHIUDERA' CON MAGGIORI PERDITE? BASTERA' L'AUMENTO DI CAPITALE DA 1 MILIARDO? La Associazione Soci Banche Popolari Venete ha incontrato ieri i vertici di Veneto Banca. Nell'allegato documento presentiamo le domande trasmesse al dottor Barbisan, vicedirettore dell'istituto. In merito al bilancio 2015 e al piano industriale il dirigente della banca ha rinviato alla presentazione al pubblico degli stessi prevista per il 19 febbraio. Apprendiamo tuttavia dalla stampa che i conti del 2015 sarebbero peggiori di quelli previsti. Ci sorgono quindi due domande: 1) qualcuno ha avuto contezza dei risultati di bilancio in anticipo rispetto ai tempi previsti e comunicatoci dal dottor Barbisan ovvero il 19 febbraio? 2) a questo punto nonostante le rassicurazioni ricevute l'aumento di capitale da 1 miliardo sarà davvero risolutivo e garantirà la solidità dell'istituto o magari sarà necessario a breve

Resoconto dell'incontro odierno con i vertici di Veneto Banca

La Associazione Soci Banche Popolari Venete ha incontrato oggi i vertici di Veneto Banca. Nell'allegato documento presentiamo le domande poste al dottor Barbisan, vicedirettore dell'istituto. In merito al bilancio 2015 e al piano industriale il dirigente della banca ha rinviato alla presentazione al pubblico degli stessi nel corso delle prossime settimane. Veneto Banca ha istituito un gruppo di lavoro per valutare che conseguenze potrebbe avere sul portafoglio dei prestiti in sofferenza l'utilizzo della prospettata garanzia statale sugli stessi recentemente concordata dal ministro Padoan con l'Unione Europea. La quotazione in borsa avverrà nei tempi previsti, cioè entro aprile, e prevederà, a differenza di BPVi, il riconoscimento dei diritti di opzione a favore dei vecchi soci. Questi potranno essere utilizzati per aderire all'aumento di capitale o essere venduti sul mercato una volta iniziata la contrattazione in borsa. La banca sta esaminando, conclusa la o

18 Febbraio Strade Morte fa tappa a Bassano

Il 18 febbraio presenteremo il libro Strade Morte a Bassano. Sarà una buona occasione per presentare i rilievi che la Corte dei Conti ha mosso al progetto della costruenda Superstrada Pedemontana Veneta, una opera che ancora oggi manca delle coperture finanziarie per la sua costruzione. Vernizzi , commissario alla Spv , dichiara che i soldi verranno trovati mediante il lancio dei famigerati "project bond". Una superstrada che non ha flussi di traffico sufficienti e sostenerne la sostenibilità economica da chi verrà finanziata? Probabilmente da nessuno e alla fine il conto lo pagherà la regione Veneto e lo Stato cioè i contribuenti in barba a chi sostiene che l'opera sarà a carico dei privati. Altro che project financing sarebbe meglio chiamarlo in altro modo.

Assopopolari Venete incontra i vertici di Veneto Banca

La associazione soci banche popolari venete informa che il giorno 8 febbraio p.v incontrerà i vertici della Veneto Banca in particolare l'amministratore delegato Carrus e il presidente Bolla. Nel corso dell'incontro verranno poste questioni riguardanti tra le altre la prossima quotazione in borsa e le sue modalità, la creazione da parte della banca di una qualche forma di sostegno per i clienti maggiormente colpiti, gli sviluppi e gli aggiornamenti in merito all'annunciata azione di responsabilità verso gli ex vertici della banca (l'ex a.d Consoli e l'ex presidente in primis), l'ammontare preciso delle sofferenze al 31.12.2015.   

Incontro in chiaroscuro con i vertici di BPVi

La associazione soci banche popolari venete ha incontrato ieri sera a Vicenza l'a.d e direttore generale di BPVi dott Iorio. Abbiamo presentato una serie di domande alle quali il dotto Iorio ha in parte risposto. In sintesi ci ha confermato che dalla scorsa estate l'istituto ha visto una importante fuoriuscita di correntisti soprattutto in coincidenza con lo scoppio del caso delle quattro banche salvate a novembre. Entro il 10 febbraio, alla presentazione del bilancio 2015, verrà resa nota la riduzione e l'ammontare del numero dei correntisti insieme alla quantità di crediti in sofferenza. Entro il 20 febbraio verrà reso pubblico il prezzo di recesso per i soci. La banca verrà quotata in borsa entro aprile ed entro la fine di giugno verrà nominato, nel corso della assemblea straordinaria dei soci, il nuovo cda e il nuovo collegio sindacale. Il dott Iorio ci ha ricordato che l'aumento di capitale da 1,5 miliardi è pregarantito da Unicredit Banca.Il prezzo della quota

MPS: una mina vagante per il sistema bancario

Leggiamo oggi che le possibili nozze tra MPS e UBI Banca sollevano più di qualche dubbio in casa dell'istituto popolare orobico. UBI Banca teme infatti che le troppe sofferenze della banca senese possano intaccare la solidità del suo bilancio. Le sofferenze di MPS sono pari a circa 24 miliardi pari al 12% circa del totale delle banche italiane. UBI per acconsentire al matrimonio con MPS pone come condizione la creazione di una bad bank. E la cosa suona male perchè ci ricorda le 4 bad bak create per salvare Banca Etruria, Carife, Banca Marche e Carichieti. Cosa accadrà infatti se veramente venisse creata una bad bank per parcheggiare le enormi sofferenze di MPS? Che fine farebbero i soci di MPS? E i titolari di bond junior subordinati? Perderebbero tutto?  Con una bad bank di questo tipo si rischia di far collassare il sistema bancario italiano. Pensiamo alle conseguenze per le altre banche quotate e per quelle, come VB e BPVi, quotande. MPS è il grande buco nero del siste

Tutti a Bassano il 12 febbraio

Attendo i soci di Bpvi e VB a Bassano il 12 febbraio prossimo. Faremo il punto della situazione in vista della quotazione in borsa dei due istituti e soprattutto dopo gli incontri che avremo con i vertici dei due istituti: oggi 1 febbraio ci incontreremo con l'ad di BPVi Iorio e con il presidente Dolcetta e lunedì 8 febbraio con l'ad della Veneto Banca Carrus. Ci vediamo il 12 a Bassano