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Visualizzazione dei post da aprile, 2015

Strade Morte: un libro da non perdere

Il giorno 6 maggio a Bassano del Grappa al Caffè dei Libri, a partire dalle ore 21.00, presenteremo ufficialmente il nuovo libro sugli scandali super/autostradali del Veneto. Un libro da non perdere per capire e informarsi. Un libro che segnala la colpevole e trasversale responsabilità della politica veneta (e non) nel disastro delle grandi opere. Una rete di super/autostrade voluta a gran forza dalla lobbies e dalla politica regionale con la benedizione interessata delle organizzazioni imprenditoriali: il tutto nel nome del project financing alla veneta. Teoricamente a carico del privato, in pratica debito occulto sulle spalle dello Stato e delle nuove generazioni. Un sistema opaco condito da scandali giudiziari nazionali di portata colossale. Progetti senza un piano regionale della mobilità, fondati su dati  di traffico e pedaggi irrealistici. Un confronto sul tema della viabilità veneta mai aperto con i territori e le popolazioni locali, con commissari straordinari calati d

Un libro per riflettere

Prossimamente in uscita:

Zaia imbarca anche gli indipendentisti

Zaia ha ufficializzato la lista independentista che lo appoggerà alle prossime elezioni regionali. Noi Veneto Indipendente comprende un po' di vecchie "glorie"dell'indipendentismo veneto insieme a "giovani"speranze: Comencini, Foggiato, Cantarutti, Guadagnini, Agirmo etc. Forse ne dimentico qualcuno. Zaia avrà nella coalizione che lo sostiene indipendentisti insieme a Forza Italia e Fratelli d'Italia, formazioni che non sono notoriamente favorevoli all'indipendenza del Veneto. Se fossi un elettore di Zaia mi porrei questa domanda: come possono stare nella stessa coalizione forze politiche antitetiche? Che senso ha questa operazione da parte di Noi Veneto Indipendente? Forse la aspirazione a spingere Zaia ad accelerare sul processo indipendentista. Siamo sinceri: il peso di Noi Veneto Indipendente sarà minimo forse il 2% contro l'8% o piu' di Forza Italia. Quindi che senso ha unirsi a Zaia? E' una operazione puramente elettorale pensata,

Il rompiscatole non si candida (e non vota) alle regionali

Visto che da qualche parte mi è giunta questa domanda sento il dovere di informare amici, conoscenti, nemici, detrattori (tanti) che non mi candido per le prossime elezioni regionali. Non ne vale la pena, non esiste oggi una sola forza politica nella quale mi riconosca e nella quale meriti spendere energie, tempo e denaro. Oggi la politica è autoreferenziale, delle bande di affari che servono ad accontentare alcuni precisi blocchi sociali. Ha senso oggi parlare di politica? Meglio parlare di affarismo. Fino a quando non tornerà di moda in politica la intelligenza, il merito, la competenza il sottoscritto eviterà con cura di schierarsi per qualche partito. Oggi siamo circondati dal nulla; la grandissima maggioranza dei candidati rappresentano al meglio questo nulla riempito al piu' da qualche contenuto di marketing totalmente privo di idee, programmi, principi. O forse questa è la politica del ventunesimo secolo: uno spettacolo mediatico in cui chi fa proclami o urla è visibile, po

Zonin, Consoli & c: azzeriamo i compensi (milionari) dei dirigenti delle popolari venete

Sono apparse oggi sulla stampa regionale le cifre relative ai compensi dei dirigenti delle banche popolari venete (Popolare di Vicenza e Veneto Banca). Due banche in crisi nera che hanno registrato nel solo 2014 perdite record pari a quasi 2 miliardi di euro svalutando le loro azioni del 23% ciascuna. Orbene nonostante questo i vertiti, Zonin e Consoli in testa, percepiscono emolumenti stratosferici pari a 1,5 milioni nel caso di Zonin, presidente della Popolare vicentina. Oltretutto un ruolo, quello di presidente, non operativo. Ma evidentemente il "padre-padrone" Zonin risponde ad altre logiche.  Nel caso di Veneto Banca i numeri sono meno precisi ma si tratta comunque di cifre di tutto rispetto e, secondo le ricostruzioni del Fatto Quotidiano, nel solo 2009 l'allora amministratore delegato della popolare trevigiana avrebbe incassato 3,7 milioni. I compensi dei dirigenti sono stabiliti dal consiglio di amministrazione che a sua volta è votato dalla assemblea de

M5S in affanno in Veneto per la raccolta firme per le regionali

Pare, secondo voci che si raccolgono qua e là in Veneto, che il M5S sia in difficoltà per la raccolta firme per le regionali. Servono in tutto 13.000 firme, circa 2.000 per le province piu' grandi e meno di 1.000 per le province di Belluno e Rovigo. Un candidato consigliere regionale di Venezia ha lanciato l'allarme, affermando poi per giustificare le difficoltà, che il governo ha fatto partire in ritardo i comizi. Ma come se i grillini già a dicembre avevano scelto i candidati, come si fa a dire che è colpa di altri? Tipico scaricabarile grillino. La verità è un'altra, come evidenziavo in un mio post di qualche settimana fa, dove, dati alla mano, raccontavo come il Veneto sia tra le grandi regioni quella che sta raccogliendo meno firme per lo pseudo referendum per la uscita dall'euro. Il M5S Veneto è oggi al palo, senza idee, ne leaders credibili. La campagna per le regionali è gestita dal deputato bellunese D'Incà che non brilla certo per carisma o capacità d

La mancetta elettorale di Donazzan e Ciambetti agli alpini

Apprendo dalla stampa locale che la caserma Montegrappa, storico avamposto del corpo degli Alpini a Bassano, chiusa purtroppo da anni, ritornerà alle penne nere. Qualche giorno fa, a ufficializzazione del passaggio dal demanio alla regione Veneto della caserma, si è tenuta alla Montegrappa la cerimonia di consegna delle chiavi al presidente ANA Montegrappa Giuseppe Rugolo. Una bella operazione nulla da eccepire. Una operazione che restituisce un pezzo di storia alla nostra città. Quello che francamente non piace sono al solito l'utilizzo propagandistico e la strumentalizzazione che fanno della cosa i politici nostrani presenti in prima fila, manco a farlo apposta, alla cerimonia di consegna delle chiavi. Soprattutto gli assessori regionali Ciambetti e Donazzan che, con tempismo sospetto, consegnano proprio ora a un mese e mezzo dalle elezioni la Montegrappa al numeroso (anche, anzi soprattutto, in termini di voti) corpo degli alpini. Una mancia interessata al territorio che non m

Lista Zaia: lista-navetta buona per tutti?

La lista del presidente ovvero la lista Zaia doveva, stando ai bene informati, essere una lista di facce nuove, pulite, credibili, espressione della società civile. Invece pare sarà una lista-navetta buona per imbarcare politici in odore di trombatura, ad esempio l'assessore Donazzan che difficilmente verrebbe eletta in una lista di Forza Italia, o consiglieri che non trovano posto nella lista della Lega, come il bassanese Finco. Una lista buona per raccattare voti di qua e di là pur di vincere, in una competizione elettorale che appare durissima. Una lista che certamente non rappresenta quella novità auspicata da molti ma che sarà buona solo per riciclare al piu' qualche cariatide. D'altra parte che novità ci possiamo attendere da Zaia? Anche lui rappresenta il vecchio, era vicepresidente con Galan. La cosa tragica è che anche chi dovrebbe rappresentare il nuovo, come Berti del M5S, è in realtà irrilevante e insignificante politicamente, appiattito su slogan ormai ine

B.Popolare Vicenza-Veneto Banca: questo matrimonio non s'ha da fare

Vicenza chiama Montebelluna. Ieri si è svolta la assemblea della Banca Popolare di Vicenza, che punta a unirsi a Veneto Banca in vista della trasformazione obbligatoria per legge in s.p.a.. Un matrimonio che non s'ha da fare, nonostante la opinione favorevole dei vertici di Pop. Vicenza. Due anatre zoppe non imparano da sole a correre. E tali oggi sono le due popolari nostrane, zavorrate da una gestione opaca, da una gestione dei crediti a dir poco clientelare come dimostrato dalle ispezioni della Banca d'Italia e recentemente dalle indagini della magistratura sul versante Veneto Banca. Le due Popolari hanno accumulato perdite per oltre1.500 milioni, hanno dovuto fare rettifiche di bilancio e al fondo svalutazione crediti ma in realtà la opera di pulizia del bilancio è appena iniziata e non ci sorprenderemmo se venissero fuori altre magagne. Ricordo che le due banche avevano passato per un soffio gli stress test della BCE, nonostante avessero  proceduto a sostanziosi aumenti

L'Indipendentismo veneto: un fenomeno da pulci

Alle prossime elezioni regionali in Veneto si presenteranno una galassia di lista indipendentiste:  Morosin (Indipendenza Veneta), Busato ( Plebiscito.eu) e forse Noi Veneto Indipendente, questa ultima in appoggio a Zaia. Un universo di liste che si dovrà contendere stando ai sondaggi un misero 2% di voti. Non riusciranno probabilmente per la ennesima volta ad entrare in consiglio regionale e rappresentare quelle istanze di indipendentismo cui pure aspira una parte anche se forse minoritaria del Veneto. Per biechi personalismi queste liste si presentano divise, frammentate, polverizzate. In ogni caso non c'è molto da attendersi dalla Lega Nord e da Zaia che sul tema hanno fatto promesse buone solo per acchiappare qualche voto. Loro la indipendenza del Veneto non la vogliono tanto è vero che si alleano con Forza Italia in Veneto(Zaia) e creano liste in un po' tutte le regioni italiane del sud (Salvini) per raccogliere voti. La Lega non ha mai pensato seriamente a un progett

Non firmo per nessuno men che meno per Berti

Domani le formazioni politiche non presenti nell'attuale consiglio regionale iniziano la raccolta firme per presentare le proprie liste per concorrere alle prossime elezioni regionali. Questa sera ho ricevuto, addirittura da un rappresentante istituzionale del M5S (!!!) l'invito ad andare a firmare. Non firmerò per alcuna lista ed esorto i cittadini ed elettori veneti a fare altrettanto. Perchè dovremmo firmare per la lista del Movimento 5 Stelle, per citare il partito piu' importante a caccia di firme? Che novità rappresenta il suo candidato alla presidenza? Un signor nessuno il cui unico punto di forza è l'essere onesto, pulito, incensurato? Questo è certo importante ma non basta se manca la competenza, la preparazione, la capacità di analisi politica, le proposte credibili per il territorio e le p.m.i. . Sento Berti ripetere come un disco rotto i due mantra grillini: taglio degli stipendi da consigliere e distribuzione al fondo per le p.m.i. . Iniziative interes

Sondaggio elezioni Veneto 2015: vince il non voto

L'astensionismo secondo l'ultimo sondaggio confezionato da scenaripolitici.com la farà da padrone in Veneto: ben il 47% non andrà infatti a votare. Con un calo dei votanti di oltre 13 punti rispetto al 2010.  Non possiamo dare loro torto. La offerta politica non è mai stata cosi' modesta, priva di programmi e leaders convincenti. Un sistema decrepito, afflosciato su se' stesso, il cui vincitore rappresenterà il 20% dell'elettorato. Vincerà probabilmente l'attuale governatore Zaia, che frequenta palazzo Balbi dall'ormai lontano 2005, prima in qualità di vice di Galan e ora da presidente del Veneto. I suoi avversari non lo possono impensierire seriamente: ladylike, Tosi, l'acerbo e politicamente irrilevante  Berti. Una domanda vorrei porre a Luca Zaia: da vice di Galan non si è mai accorto degli scandali e delle mazzette che giravano attorno all'ex "Doge"? Come mai non ha ritenuto di creare una commissione di inchiesta sui gravi fat

Moretti e Renzi sono di sinistra?

La battaglia elettorale in Veneto sta entrando nel vivo. Ieri sera acceso confronto televisivo a Porta a Porta tra Zaia, Moretti, Tosi e Berti. Confronto a tratti duro soprattutto sul tema degli scandali che hanno scosso la nostra regione Mose in primis. I sondaggi danno un testa a testa tra Zaia e Moretti e mancano ancora due mesi al voto, complice la fuoriuscita di Tosi dalla Lega. Tutto può ancora accadere. Dipenderà anche dal numero degli astenuti. Di certo mai con in questa occasione la sinistra può conquistare una regione storicamente di destra e conservatrice come il Veneto. Ma la Moretti (e il suo mentore Renzi) sono veramente di sinistra? Scorrendo la storia della Moretti non si puo' non notare come agli inizi del 2000 si candido' alle amministrative del comune di Vicenza con una lista vicina alla destra e a Forza Italia. Salvo poi saltare sul carro del Pd e diventare successivamente vicesindaco di Vicenza. Renzi il suo mentore è un ex dc,un ex boy scout vicino alla A