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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

Di Maio: dove sono finiti i valori del M5s? Non si può difendere la carega a ogni costo

Mi chiedo dove siano finiti i valori sui quali è nato e si è affermato il Movimento 5 Stelle. Lo chiedo soprattutto al suo "capo politico e leader" Luigi Di Maio . Affermo anche con molta nettezza che la carega non può essere sempre e continuamente messa sopra ai valori calpestandoli. Il governo del "cambiamento" ha approvato con la complicità del m5s provvedimenti che sono contrari ai principi dello stesso: 1) condono fiscale fino a 500.000 euro con possibilità di sanare posizioni detenute all'estero; 2) dato il via libera alla Tap ( sollevando un polverone in Puglia); 3) accettato e dato il placet alla continuazione di una opera abominevole da tutti i punti di vista come la Superstrada Pedemontana Veneta, nonostante il ministro Toninelli avesse assicurato che si sarebbe proceduto ad una stringente analisi sui costi e benefici. Se lo avessero fatto la avrebbero dovuta bloccare ma avrebbero avuto contro Zaia e la Lega. Così si sono adeguati a tutto

Alla fine nonostante le mirabolanti promesse ci daranno forse una mancia

Alla fine nel documento programmatico di bilancio inviato a Bruxelles appaiono finalmente le vere cifre stanziate per i soci azzerati di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza. Nulla nel 2019 e per il biennio successivo 360 milioni all'anno totale 720 milioni. I sottosegretari senza delega al Mef Bitonci e Villarosa hanno detto che i 1500 miliardi promessi ci saranno. Su che basi non è ben chiaro. Sembrano però promesse appunto ma la realtà delle cifre è quella e i soldi arriveranno solo a partire dal 2020 non prima. I 720 milioni oltretutto arriveranno dai conti dormienti e non dal bilancio dello Stato per cui vedremo alla fine quali saranno le effettive disponibilità finanziarie. Ricordo che a novembre 2018 scadrà la prescrizione ventennale su 670 milioni circa attualmente detenuti su conti dormienti e che questi entreranno a tutti gli effetti nella disponibilità dello Stato. Non si capisce perchè allora non siano previste disponibilità sul fondo già dal 2019. Pe

Bitonci: rivoluzione del ristoro? Solo una mancia per pochi

Secondo Bitonci (sottosegretario al Mef senza deleghe) il "governo del cambiamento" avrebbe messo in atto una rivoluzione dei rimborsi anzi dei ristori per i soci azzerati Veneto Banca e BPVicenza. Si rende conto Bitonci quando parla di quello che dice? Di che rivoluzione blatera? Il fondo di cui parla e che verrà approvato è stato si aumentato a 1500 miliardi dai 100 iniziali riprendendo però in toto la impostazione del fondo ex lege 205 approvato dal precedente esecutivo. Per cui rimborserà solo i soci che dimostreranno il famoso miselling ovvero quei soci che dimostrenanno essere stati oggetto di vendita fraudolenta da parte della banca. Prova non facile da produrre all'arbitro Consob ( o all'Anac vedremo chi sarà). In sostanza se l'esecutivo manterrà come dice Bitonci la impostazione della legge 205 pochi soci saranno rimborsati nonostante l'aumento della disponibilità del fondo che sarà in pratica solo teorico lasciando a bocca asciutta molti so

Chi sta tradendo il popolo e i risparmiatori?

Comunicato stampa inviato a dr Giovanni Coviello direttore Vicenza Più Caro direttore Coviello, pur da distante seguo le vicende italiane e non posso non sorridere alle esternazioni del giovane vicepremier Di Maio che anche oggi ripete che spread o no, che mercato o meno, la manovra economica del governo non cambierà di una virgola perche se dovesse cambiarla questo significherebbe tradire il popolo. Ma Di Maio si rende conto di quello che dice? Lo capisce che se lo spread dovesse davvero arrivare a 400 o più punti le banche avrebbero seri problemi di bilancio e di conseguenza potrebbero addirittura tagliare di nuovo i prestiti alle piccole imprese in primis? Lo capisce che una manovra come quella proposta non è di rilancio economico ma crea solo ulteriore debito (che dovremmo pagare con gli interessi nel futuro) senza davvero contenere elementi per la crescita economica di un paese asfittico? Serve si forse maggiore deficit ma per tagliare davvero le tasse e dare incentiv

Ministro Toninelli esigiamo chiarezza sulla Spv

Egregio ministro Toninelli, leggo sulla stampa dei gravi e puntuali rilievi posti dalla Corte dei Conti alla regione Veneto in merito alla costruzione della discussa (e discutibile ) Superstrada Pedemontana Veneta. Da tempo abbiamo dato l'allarme sulla esplosione dei costi della opera che sono passati, per ammissione della stessa regione, da 3 a 13 miliardi. Che strada in Europa, e nel mondo oserei dire, costa 136 milioni al chilometro?  E' arrivato il momento caro ministro di analizzare a fondo numeri, procedure, coperture di questo mostro che sta deturpando la pedemontana. La superstrada portata avanti con enormi forzature legali prima dalla giunta Galan e poi da quella Zaia, disattentendo i numerosi allarmi dei gruppi e delle associazioni ambientaliste si sta rivelando per quello che è: una enorme carica finanziaria in primis per i cittadini veneti che la pagheranno salatissima. Una opera che la regione ha tolto dalle mani della concessionaria Sis,