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Visualizzazione dei post da marzo, 2015

Berti (M5S): da comparsa politica a deltaplanista

Apprendo che tra le prossime attività del candidato governatore del M5S Berti vi sarà quella di deltaplanista. Il nostro buon Jacopo infatti nel corso di una giornata dedicata al territorio e definita "Treviso Ambiente Tour" in base al programma si lancerà in parapendio dal Monte Grappa. Evidentemente oltre alle piste da sci il grillino padovano si trova a suo agio piu' con il parapendio che con la politica. Questa ennesima ridicola boutade dei grillini veneti ne dimostra la sostanziale inutilità, irrilevanza, drammatica incapacità politica. Passati gli urli e le piazze del comico il "re" è nudo e non resta che constatare il sostanziale fallimento del M5S in Veneto. Grillo non farà un tour nelle piazze per le regionali e non ci resterà quindi che il mesto spettacolo di ascoltare (per chi ne avrà voglia) le serate con Berti &c magari in qualche piccolo teatro di terz'ordine, dato il modesto budget di spesa dei grillini,  e per dare almeno la impressione

Berti (M5S), il candidato trasparente anzi invisibile

Torno dopo una lunga pausa dato che le vicende politiche nostrane non ispirano nulla. Sento tuttavia la necessità di dire qualcosa in merito al candidato governatore del M5S, il padovano Jacopo Berti. Dovrebbe fungere da alternativa "nuova" e credibile ai due candidati maggiormente accreditati e rappresentanti del vecchio sistema. Osservando però i pochi interventi del buon Berti vedo un dilettante allo sbaraglio, uno che evita (accuratamente?) di parlare dei temi scottanti per il nostro territorio. Uno forse piu' a suo agio tra le piste da sci che tra confronti e studi televisivi. Lo stesso Berti ha ammesso di avere poca esperienza politica. Superfluo dirlo. Ce ne siamo ampiamente accorti. Dai suoi interventi traspare la assenza di un programma, la poca conoscenza del territorio e delle problematiche della Regione di cui pure aspira a diventare governatore (sigh!), il suo costante non prendere posizione sui temi caldi della prossima campagna come quello della corruzione

Lupi, Manenti e quelli del calcio....

Italia sempre peggio. Scandali ripetuti, corruzione debordante e non solo nella vita politica. Dopo Roma capitale, dopo l'arresto del (falso)moralizzatore e bandiera palermitana dell'anticorruzione Helg, dopo l'arresto del superburocrate Insulsa ecco la ultima perla: l'arresto del presidente del Parma Calcio Manenti per autoriciclaggio e reimpiego di capitali illeciti. Questi episodi  dimostrano come ormai, nel nostro paese, a tutti i livelli, quel poco che rimaneva di etica stia sparendo del tutto. E' tutto marcio e la cosa che colpisce di piu' è che, nonostante le evidenze e le prove, chi viene beccato con le mani nel sacco, raramente ammette di aver sbagliato, rubato. Quasi trovasse "normale" rubare ai danni della collettività. Cercano sempre giustificazioni sperando forse che il "sistema"li appoggi. E non si vede una inversione di tendenza. Se il sistema, innanzitutto a livello giudiziario, non cambia le cose continueranno esattament

SPV : ferita mortale per il nostro territorio e la nostra cultura

La costruenda Superstrada Pedemontana Veneta oltre ad essere un salasso per le casse regionali,  rappresentando, attraverso il famigerato sistema del project financing,  un debito occulto a carico dei cittadini veneti, si sta rivelando una ferita mortale per il nostro territorio e la nostra cultura. Perderemo molta terra fertile utilizzata per la produzione di coltivazioni DOC e DOP ma soprattutto inseriremo nel  territorio pedemontano nuovi ed inutili centri commerciali in vicinanza dei caselli della SPV. Il p.t.r.c  (piano territoriale regionale di coordinamento) prevede che nel raggio di 2 km da un casello la potestà urbanistica,  di autorizzare quindi  la costruzione di centri commerciali, uffici o altri insediamenti (che potrebbero essere, ad esempio, anche inceneritori, degassificatori etc ) sia sottratta ai Comuni a favore della Regione. La quale potrà procedere in modo autonomo senza bisogno  di coinvolgere le amministrazioni locali in tali decisioni. La portata di questa

Caporetto leghista? In Veneto sarà lotta all'ultimo voto

Il conflitto, latente da tempo, ma sempre ben presente nella politica veneta è alla fine scoppiato, in modo virulento, portando a un risultato lacerante per la Lega Nord-Liga Veneta. Inutile che qualcuno dica che Tosi si porta dietro poca gente, che non andrà da nessuna parte. Tosi ha un suo seguito e cercherà di fare quanto piu' danno possibile. La gestione da parte di Salvini dell'affaire Tosi non è stata delle migliori e lascerà il segno nelle truppe leghiste venete. Il conflitto, da sempre esistente, tra i Lumbard e i Veneti è ormai di dominio pubblico e se la Lega dovesse perdere una regione storicamente di destra a favore del Pd capeggiato dalla Moretti sarebbe, forse, la fine anche dello stesso Salvini, per non parlare di Zaia. Stavolta il governatore rischia di brutto e dovrà fare una campagna elettorale convincente e vincente non solo nella forma. Salvini e Zaia non hanno mai visto di buon occhio Tosi. La espulsione prima di elezioni così importanti è stato un clamoro

Lettera aperta a Luca Zaia: le ragioni di un no al programma infrastrutturale della Sua giunta

Egregio governatore Zaia, la DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 159 del 13 febbraio 2015 avente per oggetto: “Programma Infrastrutture Strategiche. XII° Allegato infrastrutture. Approvazione dell'elenco aggiornato delle opere infrastrutturali ritenute strategiche ed indifferibili per la Regione del Veneto. L . 21 dicembre 2001, n. 443”   pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 3 marzo 2015 prevede la lista aggiornata delle opere strategiche. La delibera conferma tutto il 90, pers programma di infrastrutture degli anni  90 persino  con qualche aggiunta. La crisi del modello economico ed infrastrutturale, i disastri ambientali ed idrogeologici, l'inquinamento atmosferico (Veneto prima regione in Italia e fra le più inquinate d'Europa),la forte riduzione del traffico a fronte di previsioni dei project financing  enormemente sovrastimate (vedi Bre.Be.Mi, Valdastico Sud, Passante di Mestre, ecc.), le inchieste della Magistratura c

Crisi o non crisi la giunta Zaia continua a proporre cemento e infrastrutture

La DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 159 del 13 febbraio 2015 avente per oggetto: “Programma Infrastrutture Strategiche. XII° Allegato infrastrutture. Approvazione dell'elenco aggiornato delle opere infrastrutturali ritenute strategiche ed indifferibili per la Regione del Veneto. L. 21 dicembre 2001, n. 443.” Pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 3 marzo 2015 prevede la lista aggiornata delle opere strategiche.  La delibera è accompagnata da tre allegati che confermano tutto il programma di infrastrutture degli anni 90, persino con qualche aggiunta.  Sembra che la crisi dei consumi e delle produzioni, il riordino della rete produttiva e distributiva, la stagione appena passata di corruzione, anziché invogliare una salutare riflessione e una necessaria cautela abbia costretto a improvvise accelerazioni del “fare”.  Particolarmente interessante il programma delle opere perché è di facile comprensione e completo sui vari nodi della rete.

La amara verità sulla Superstrada Pedemontana Veneta

Sui media sono apparsi in questi giorni varie notizie riguardanti la SPV. Il commissario per la costruzione della superstrada Vernizzi ha convocato la stampa per rispondere alle 70 contestazioni avanzate dalla Corte dei Conti sulla discussa opera. Tra i tanti dati presentati dal commissario  uno macroscopico  balza all’occhio : una opera delle dimensioni della SPV, il cui costo è già incrementato di oltre 400 milioni rispetto al progetto originale presentato, non ha il closing finanziario ovvero non ha ancora i finanziamenti necessari per la realizzazione. E’ come se una persona iniziasse a fare una casa senza sapere dove e soprattutto se troverà i soldi. Ma qui non si tratta di una casa ma della piu’ grande opera pubblica attualmente in costruzione in Veneto. Il concessionario SIS, secondo quanto affermato da Vernizzi, ha assicurato il closing entro marzo. Ma qui si fa notte fonda. I bene informati dicono che l’amministratore delegato di SIS, l’ing. Dogliani, avrebbe incaricato un

Tassiamo gli immobili sfitti nel centro di Bassano

COMUNICATO STAMPA  TASSIAMO GLI IMMOBILI SFITTI NE L CENTRO DI BASSANO  Bassano 3 marzo 2015 In questi ultimi dieci anni il centro di Bassano ha perso molto del suo splendore: un numero crescente di negozi chiusi, poche iniziative culturali di qualità, assenza di locali attraenti e fashion per i giovani e non. Invertire la tendenza non è certo facile e dipende da un mix di fattori. I negozi se ne vanno perchè, nonostante la crisi, gli affitti non accennano a calare anzi i proprietari piuttosto che affittare a canoni ridotti tengono chiusi i locali. Il piu' delle volte poi i locali del centro sono nelle mani di pochi facoltosi che forse non necessitano di questi introiti.  Il comune non cerca di predisporre iniziative, soprattutto culturali, volte al rilancio del centro ( notti bianche di qualità, un festival caratterizzante per la nostra città  etc ). Le categorie non si battono con forza per creare una strategia complessiva per il rilancio del centro storico con