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Visualizzazione dei post da ottobre, 2016

Fusione, ricapitalizzazione, tagli Veneto Banca e BPVicenza. Che accadra?

In queste ora si parla della possibile fusione tra le due ex popolari nostrane. Una ipotesi vera e concretamente sul tavolo dato che si terrà in queste ora un vertice a Milano tra Penati ( presidente di Atlante, azionista di maggioranza ) e i due presidenti delle banche Mion e Anselmi. Fino a qualche tempo fa si pensava, soprattutto a Montebelluna, che una fusione non  fosse interessante e che fosse meglio seguire la strada di una acquisizione o fusione con player creditizi regionali tipo Bper . Ma la situazione è grave anzi peggio di quanto ipotizzato mesi fa, anche perchè nessuno comprerà due banche zeppe di personale, in gran parte inutile ormai dato l'avanzare della banca digitale, di crediti dubbi e di cause legali (circa 10.000 i reclami ad oggi presentati). Che fare dunque? Accelerare e risanare le due banche fondendole e mettendole poi sul mercato con meno personale, piu' accantonamenti e risolvendo le cause in corso con i vecchi soci. I possibili acquirenti hanno mess

GLI EVENTUALI RISARCIMENTI DA AZIONE DI RESPONSABILITA' ANDRANNO ALLE BANCHE NON AI SOCI

La associazione soci banche popolari venete, in vista delle prossime assemblee che decideranno sulla azione di responsabilità dei precedenti consigli di amministrazione di Veneto Banca e BPVicenza, chiarisce che le eventuali somme recuperate dai patrimoni dei vecchi amministratori dei due istituti andranno alle banche che si costituiranno in giudizio contro di essi, citandoli in giudizio per la cattiva gestione. In nessun caso le somme andranno a favore dei vecchi soci. Riteniamo opportuno diffondere questa nota per evitare confusione e non ingenerare, come invece sta facendo qualcuno, la speranza che da questa azione possa derivare un ristoro economico per i vecchi azionisti delle popolari. Questi ultimi potranno ricevere un risarcimento proponendo, come detto in varie occasioni, causa civile. O eventualmente costituendosi parte civile in un procedimento penale nel momento nel quale vi fosse il rinvio a giudizio. Francesco Celotto assopopolari venete 

Cari soci Veneto Banca e BPVicenza: servono azioni non commissioni

La associazione soci banche popolari venete crede che sia arrivato il momento di chiedere vere azioni ai vertici delle Popolari (e del loro proprietario il fondo Atlante). Vogliamo conoscere al piu' presto il nuovo piano industriale, il numero di esuberi e come intendano portare a redditività le due ex popolari. Oltre ovviamente a quanto intendano restituire ai vecchi soci con i tavoli di conciliazione. Se la cifra messa a disposizione dei vecchi soci è complessivamente inferiore ai 300 milioni di euro crediamo sia del tutto insufficiente. Serve almeno il doppio altrimenti si rivelerà una mancia o poco piu' alla quale diciamo no.  Non possiamo in questo momento esimerci dal segnalare come i gruppi che dovrebbero tutelare i soci procedano come al solito in ordine sparso rivelando una totale mancanza di coordinamento e strategia funzionale solo a silenziare le legittime istanze di chi ha perso molte volte il 99% dei propri risparmi come nel caso dei tanti risparmiatori che han

Caro Beppe, Di Maio non mi rappresenta

Caro Beppe da umile attivista del m5s (da poco riammesso) mi permetto di dirti che Luigi Di Maio non mi rappresenta. Mi unisco al coro di tanti attivisti e parlamentari, a partire da Roberto Fico, che non vedono nella figura del vicepresidente della camera un rappresentante di quei valori che dovrebbero contraddistinguere un vero grillino. Luigi Di Maio con quella sua aria perfettina da bravo ragazzo in realtà sembra piu' una versione moderna di un doroteo; farebbe senza dubbio bella figura come delfino di un democristiano doc come Ciriaco De Mita. Ma che c'azzecca con il movimento? Lo vedo come un tipo rassicurante per certo establishment, a cui ha magari garantito, che con lui come premier (sigh!) le cose non cambieranno troppo. Il buon Luigi è andato in giro per mezzo mondo a farsi legittimare da quelli che il movimento vorrebbe cacciare. E' questo Beppe che tu vorresti sinceramente come capo di un futuro governo pentastellato? Hai detto che sembrava Bassolino questo Di

Ciambetti censura il libro sulle grandi opere mentre glorifica quello di Beggiato

È quantomeno vomitevole il comportamento del presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti che tanto si è prodigato per concedere l'uso dei locali consiliari per permettere la presentazione di “1866, La Grande truffa” (il cui merito lascio ai lettori ma che ha goduto del suo bel finanziamento regionale) scritto da tale Beggiato Ettore ex consigliere regionale del Carroccio e oggi addetto consiliare, un tempo si sarebbe detto portaborse, al seguito di un consigliere, tale Guadagnini Antonio eletto nella lista Indipendenza Noi Veneto, politicamente una stampella acefala della maggioranza leghista che appoggia il governatore Leghista Luca Zaia. Ma perché il comportamento di Ciambetti è così squalificante? Come racconta il consigliere dem Andrea Zanoni su Arv , era stato proprio Ciambetti a negare l'utilizzo degli ambienti consiliari per la presentazione di un libro “Strade morte” che vede il sottoscritto quale editore e coautore. Si tratta di un libro che narra le porcheri

SOCI Di VENETO BANCA E BPVICENZA COSA SI PUO' FARE (E NON FARE)

La assopopolari venete sentendo contrastanti (spesso non fondati sui fatti ) pareri in merito alle azioni che i soci possono portare avanti per recuperare i soldi persi ritiene doveroso precisare quanto segue: 1) la azione penale e la relativa costituzione di parte civile non comporta automaticamente alcun risarcimento in capo al socio insinuatosi nell'eventuale procedimento penale contro le due banche. Nel caso in cui le parti vengano rinviate a giudizio per ostacolo alla vigilanza i soci non si possono costituire parte civile (in tal caso lo è la Banca d'Italia), mentre nel caso di rito abbreviato (patteggiamento) non è possibile la costituzione di parte civile. Nel processo penale gli eventuali definitivi risarcimenti per i soci verranno riconosciuti solo in terzo grado, quindi dopo anni. In primo grado il giudice liquida eventualmente, per le parti civili, solo una provvisionale che è di norma molto inferiore a quanto investito dai soci. In molto casi poi (ad esempio n

Disastro Spv: le cassandre avevano ragione

Apprendo che la Corte dei Conti ha suonato il deprofundis, o quasi, sulla Superstrada Pedemontana Veneta. Una opera che, come ha certificato la magistratura contabile, non ha i numeri per stare in piedi. I flussi di traffico non ci sono, come ripetuto mille volte dal sottoscritto e dai tanti comitati e attivisti,che da anni si battono perchè non venga realizzata questa autentica porcata ai danni dell'ambiente e delle tasche dei veneti. Come ampiamente documentato e denunciato nei libri Strada Chiusa e Strade Morte (in qualità di coautore), siamo stati delle cassandra ahimè inascoltate. Insieme a competenti e autorevoli professionisti abbiamo sollecitato piu' volte la politica, in particolare il governatore Zaia, a intervenire e a bloccare l'opera. Inoltre, beffa nella beffa, la regione Veneto dovrebbe, secondo la convenzione economica, sobbarcarsi l'onere di rifondere i danni al concessionario Sis. Come giustificheranno Zaia, che ha sottoscritto nel dicembre 20