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Visualizzazione dei post da gennaio, 2015

Il gattopardo ha rivinto: grazie Grillo e Casaleggio

Matterella e' diventato il nuovo capo dello stato. Il meno peggio, certo molto meglio di Amato, Fassino, Casini, Finocchiaro tanto per citarne alcuni. E' un rispettabile signore di 74 anni un ex Dc. Nella seconda repubblica si torna indietro alle radici profonde della prima. Anche Renzi e' un ex dc, uno scout che ha trovato nel Pd la sua ragione di essere. Oggi il gattopardo ha vinto di nuovo. Siamo nella seconda repubblica, anzi qualcuno dice nella terza. Io dico che siamo al restilyng e neppure tanto riuscito della prima. Nel 2015 l' Italia decide di usare la punto versione 2015. Di tutto questo ringraziamo di cuore anche un comico e un manager fallito che nel 2013 avevano la possibilita' per davvero di creare la seconda repubblica e cambiare il destino di un paese ostinatamente deciso a non cambiare. Invece grazie a loro siamo ancora qui e statene certi il boy scout Renzi ce lo terremo ben stretti almeno fino al 2018. Con buona pace dei tanti che vorrebbero davv

I soldi vanno a destra e a sinistra.....

Sulla stampa spicca oggi una notizia che fa rumore. La candidata governatore alle regionali per il Pd Alessandra Moretti ha ricevuto finanziamenti per la campagna delle ultime elezioni europee di maggio anche dallo studio Altieri, molto attivo nella progettazione delle grandi opere venete e con ottime entrature nelle stanze dei bottoni regionali.  Lo studio e' considerato una delle roccaforti del cosiddetto sistema Galan/Sartori attorno al quale ruotano tante grandi opere tra cui spiccano la progettazione dell'ospedale  L' Angelo di Mestre e quello di Santorso. Il patriarca dello studio, il defunto ingegnere Vittorio Alfieri, era il compagno di Lia Sartori, ex eurodeputata e donna forte della politica veneta, prima in quota al PSI e poi a Forza Italia, in cui faceva da braccio destro all' ex governatore Galan. Ad oggi e' rinviata a giudizio per finanziamento illecito ai partiti. La stessa Sartori ha ricevuto finanziamenti per la campagna per le europee di maggio, i

Il tavolo da poker di Renzi

Renzi sta giocando a poker. Sembra uscire vincente stasera. Con la proposta di un candidato di qualita', anti Patto del Nazareno, come Mattarella, ha, con un colpo solo, ricompattato il Pd (che infatti ha votato quasi in massa scheda bianca, salvo forse pochi voti dei civatiani per Prodi) e ribadito a Berlusconi che l'azionista di maggioranza del patto e' lui. Abilmente ha gia' incassato il si alla nuova legge elettorale da Forza Italia con la promessa di un nome al Colle gradito dall'ex cavaliere. Promessa non mantenuta, che ha sconquassato Forza Italia. A questo punto vediamo se la candidatura Mattarella regge. Certo Renzi rischia di far saltare il tavolo delle riforme. Ma forse a Berlusconi non conviene e lui lo sa. L'ex cavaliere esce perdente ma questo, in fondo, si sapeva gia' da prima. Nessuno puo' garantire al caimano una nuova verginita' politica. Se ne faccia una ragione. Al massimo puo' garantirgli l'unica cosa che gli sta veramen

Grillo, casaleggio e i 127 traditori

Abbiamo assistiti, sbigottiti, la sera del 27 gennaio alla aggressione, da parte di alcuni attivisti del M5S, nei confronti del deputato friulano Rizzetto, uno degli storici dissidenti, che ha formalizzato il proprio abbandono il giorno stesso assieme ad altri 9 parlamentari. Questa gente, tra insulti e sputi, gli ha impedito l'accesso alla sede del Pd, nella quale doveva incontrarsi, con gli altri fuoriusciti dal movimento,  con Renzi, per le consultazioni sul nuovo capo dello Stato. Un gesto inqualificabile degno del peggior squadrismo, che, fatto ancora piu' grave, nessuno dei 127 parlamentari pentastellati ha stigmatizzato, denunciando il grave comportamento di questi attivisti. Sono forse d'accordo con questi metodi? Chi ha creato questo clima da caccia alle streghe e soprattutto perchè si è arrivati a questo? Tanti attivisti e simpatizzanti a 5 Stelle accusano in queste ore i 10 di tradimento, li invitano a dimettersi. Io rispedisco al mittente questa accusa e dico c

Sarà il presidente del Nazareno?

Il prossimo presidente della Repubblica sarà espressione del patto del Nazareno? Oggi rimbalza la notizia che Renzi sia deciso a non farsi irretire dalle richieste di Berlusconi e voglia imporre un candidato esterno al patto. Forse è solo tattica per far veder i muscoli all'ex cavaliere. Magari potrebbe anche guardare al M5s e con i pentastellati eleggere, numeri alla mano, un presidente al di fuori del patto del Nazareno. Vedremo cosa accadrà nelle prossime ore. Di certo i nomi che circolano non sono garanzia di innovazione politica. Anzi : Finocchiaro, Amato, Fassino... la partitocrazia di piu' antica memoria rischia di rappresentare ancora l'Italia. Vincerà ancora il Gattopardo? Renzi dimostri di non essere quello che in tanti sospettiamo.

Videointervento sugli ultimi avvenimenti: abbandoni 5S e vittoria di Tsipras in Grecia

M5S: lasciano due deputati veneti. Si apre una fase nuova

COMUNICATO STAMPA Apprendiamo dalla stampa della fuoriuscita di altri 10 parlamentari dal Movimento 5 Stelle. La cosa non ci stupisce affatto, nè le dichiarazioni degli ormai ex grillini, nelle quali si evidenzia il sostanziale fallimento del progetto, la totale mancanza di democrazia interna, la imposizione di strumenti di accentramento (direttorio, comitati garanti etc ) con relativa delegittimazione e dequalificazione del ruolo decisionale dei parlamentari stessi, ridotti ormai a puro numero statistico. Sono cose che evidenziamo da tempo e che non sono immuni alla nostra regione, della quale fanno parte ben due deputati fuoriusciti e cioè Tancredi Turco di Verona e Gessica Rostellato di Padova. Anche in Veneto si è ormai insediato un gruppo ristretto, che comanda a proprio piacimento. Esemplare da questo punto di vista la organizzazione delle recenti "regionarie" dove sono stati scelti non certo i migliori candidati in quanto a capacità, competenza, attività sul terr

M5S vota contro la elezione diretta del capo dello stato!

Fratelli d'Italia ha proposto un emendamento nel quale si prevede che il capo dello stato venga eletto direttamente dai cittadini, come accade in molti paesi, sottraendolo al mercato delle vacche delle negoziazioni tra partiti. La proposta non e' passata. Nulla di strano che il Pd , Ncd, Fi vogliano questo ma scoprire che anche M5S abbia votato contro fa veramente arrabbiare. Non si capisce se il no sia a prescindere su tutto, anche su buone proposte come questa, o se sia solo per mostrare una sterile e inconcludente posizione di diversita' sempre e comunque dai partiti tradizionali. M5S si condanna e condanna i suoi elettori alla emarginazione politica. Un voto inutile, buttato che non porta a nulla. Anche la scelta di non partecipare alle consultazioni sul nuovo capo dello Stato cui era stato invitato da Renzi e' un errore che mette all'angolo i grillini, dando la scusa a Renzi per definirli marginali e inconcludenti. Ogni volta che il movimento e' stato chia

Grillo e Casaleggio: non rappresentate l'onestà

Oggi a Roma andrà in scena l'ennesima buffonata a 5 Stelle, pomposamente chiamata "La notte dell'onesta'". Parteciperanno vari ospiti, alla fine ci sarà anche Grillo. Io accuso Grillo e Casaleggio, i due fondatori del M5S, di profonda disonestà. Non si tratta nè di aver rubato denaro pubblico, nè aver candidato persone disoneste. Anzi su questo punto al movimento va riconosciuta coerenza. Ma si tratta di altra forma di disonestà, forse ben piu' grave. Si tratta di disonestà intellettuale.  Avete detto che uno vale uno e non è vero. Avete detto che M5S mai sarebbe stato un partito e non è vero. Avete detto che quello che vale è il non statuto e non è vero. Avete detto che avreste aperto il parlamento come una scatoletta di tonno e invece loro vi hanno messo in un angolo, riducendovi politicamente irrilevanti. Avete detto che volevate cambiare l'Italia e non è vero;con Bersani, due anni fa, avevate la possibilità finalmente di fare vedere agli

Parentopoli a 5 Stelle

Sono già emersi in varie parti d'Italia casi di parentopoli a 5 Stelle: la portaborse, che poi ha rinunciato, della senatrice pugliese Lezzi è la figlia del compagno della parlamentare, mentre la senatrice campana Moronese ha addirittura assunto il fidanzato come assistente. Questi i casi piu' eclatanti poi ci sono i casi di parlamentari la cui moglie o marito è consigliere comunale o candidato a qualche carica. Anche il M5S non è insomma immune da questa forma di nepotismo. Che tocca purtroppo anche il Veneto. Una delle candidate alle regionali per la provincia di Verona è la moglie del capogruppo in consiglio comunale a Palazzo Barbieri Gianni Benciolini, uno dei fondatori del M5S Veneto e uno dei fedelissimi di Casaleggio in regione, già delegato per le politiche del 2013 assieme a Borrelli (oggi eurodeputato) e Claut (assessore all'urbanistica a Mira). La signora non ha infranto alcuna regola, ha ottenuto legittimamente i voti per entrare in lista, ma m

Nasce la nuova Europa: noi accontentiamoci di Di Battista

Mentre ad Atene nasce, forse, una nuova Europa noi in Italia dobbiamo accontentarci, per ora, di manifestazioni e personaggi minori. Il M5S lancia la ennesima manifestazione, probabilmente fallimentare nei contenuti e nella partecipazione, "La notte dell'onestà" a Roma. Prevista una manifestazione simile anche in Veneto con un flash mob davanti alla villa dell'ex governatore Galan. E' imbarazzante il confronto tra i giovani leaders spagnoli e greci e i nostri : Tsipras e Iglesias per storia, competenze, capacità non possono neppure minimamente essere accostati a Di Maio, Di Battista, tralasciando il resto su cui non vale neppure la pena di spendere mezza parola. Per non parlare dei capi del M5S: due anziani signori di oltre 60 anni. Ecco in questo si dimostra in tutta la sua crudezza il confronto tra una società anchilosata e gerontocratica come quella italiana, dove a destra come a sinistra, comandano ancora i vecchi o i giovani furbescamente servili ai p

Sul palco di Atene i leaders di una nuova Europa

Ieri sera ad Atene si è conclusa la campagna elettorale con un grande comizio in cui il leader di Siryza, Alexis Tsipras, ha delineato il programma e il futuro di una nuova Grecia. Sul palco alla fine assieme a lui anche il leader di Podemos, Pablo Iglesias, dato come favorito alle prossime elezioni politiche spagnole. Domenica sera vedremo con quale margine il partito di Tsipras avrà vinto le elezioni. Se raggiungerà o meno la maggioranza in parlamento. Di certo per la Grecia inizia un nuovo cammino. I riflessi delle elezioni greche si faranno sentire, ne siamo certi, anche in Europa e in Italia. Ieri sera mancava sul palco un rappresentante del Movimento 5 Stelle, pure un partito nato da poco ed entrato, con forza  nella vita politica. Come mai questa assenza? Forse i giovani leaders di questa nuova Europa hanno poco da spartire con una forza come M5S o forse non ne riconoscono i leaders e la loro capacità innovativa. O forse il vecchio Beppe Grillo teme il confronto con i giovani

Il bazooka spuntato di Draghi

La Bce ha finalmente, con grave ritardo rispetto alla Federal Reserve Americana, lanciato il programma di acquisto di titoli di stato chiamato in gergo tecnico Q.E.(quantitative easing ). Consiste nell'acquisto mensile da parte della Banca Centrale di 60 miliardi al mese di titoli, da marzo 2015 fino a settembre 2016 per un totale di 1.140 miliardi. Un bel bazooka che dovrebbe portare denaro fresco all'economia, indebolendo ulteriormente l'euro e importando inflazione ( per effetto dell'euro basso). L'America negli ultimi due anni ha fatto uso massiccio del Q.E. che, di fatto, consiste nello stampare nuova moneta per acquistare i titoli. La cura da cavallo ha fatto bene agli Usa dove pero', ricordiamolo, la politica fiscale è unica e il mercato del lavoro ha vincoli meno stringenti di quello europeo. E dove il sistema creditizio non è tutto incentrato sulle banche come da noi. Il bazooka di Draghi è tardivo e nasce spuntato. Solo il 20% dei titoli acquistati fa

La casta regionale ha vinto ancora

Purtroppo non è stata approvata la norma proposta dal consigliere regionale Padrin (Forza Italia), per introdurre un limite massimo di due mandati per consigliere regionale con effetto immediatamente retroattivo. L'aula ha approvato la norma ma senza retroattività: da questa tornata elettorale i consiglieri potranno fare un massimo di due mandati. La riforma entrerà in vigore quindi solo a partire dal 2025. La casta ha vinto ancora e non ha votato una norma che avrebbe di fatto reso incandidabile 27 consiglieri regionali, presenti a Palazzo Balbi da due, tre, quattro o addirittura cinque mandati. A questo punto i partiti potrebbero "iure proprio" introdurre un regolamento che non preveda la candidatura per quei consiglieri che hanno svolto già due mandati. Sono scettico. I dinosauri vanno mandati a casa. Non si capisce perchè il governatore o il sindaco, come è sacrosanto, possano stare in carica un massimo di due mandati mentre per i consiglieri regionali (e i par

Rottamiamo questa sinistra

E' francamente imbarazzante vedere una certa sinistra, che ha ricevuto pochissimi consensi alle ultime tornate elettorali, tornare ad affacciarsi e cercare una ribalta che non le spetta. L'Italia ha bisogno di facce nuove, capaci di proporre ricette vincenti e credibili a destra ma anche, e soprattutto, a sinistra. Possono avere credibilità politici come Ferrero, Vendola, Casarini, Ingroia? Gente con percentuali da prefissi telefonici che, nonostante tutto, pretende di ispirare delle nuove politiche di sinistra dimostratesi fallimentari in passato. Questa gente si faccia da parte, hanno fatto il loro tempo e non hanno piu' nulla da dire o proporre. Sono solo dei pezzi di archeologia politica. Lascino lo spazio a dei volti nuovi. Come al solito in Italia prevale la gerontocrazia e lo spirito di conservazione. Cofferati non è e non sarà mai il nuovo Tsipras per storia e per anagrafe.  Diamo spazio a una nuova sinistra giovane, dinamica, liberale, priva del ciarpame ide