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Chi sono i miserabili?

Leggo sulla stampa le esternazioni volgari e isteriche della signora Paola Taverna. Questa signora( mi permetta di non chiamarla onorevole perchè sarebbe un insulto al termine) allude ai rappresentanti del movimento 5 stelle che dissentono dal pensiero del capo politico (e suo capo) Luigi Di Maio. Come se tutti dovessero adeguarsi al pensiero dominante . Come se fossero membri di un partito totalitario e non membri di un partito nel quale dovrebbe e sottolineo dovrebbe, esistere la dialettica interna e il confronto anche su idee diverse. Taverna ben rappresenta quello che si è, e non da ora, trasformato il movimento 5 stelle: una pletora di tanti ligi e obbedienti rappresentanti al servizio dei vari capi e capetti , che ci sono, eccome, nel movimento, trasformatosi ormai di fatto in partito. Questa gente pensa solo a mantenere la carega e i relativi privilegi. Chi dissente dalla linea del capo viene espulso o ghettizzato. Vietato avere un proprio autonomo punto di vista. Con la assolu
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Qui si sta giocando sulla pelle degli azionisti/risparmiatori

Il governo, a bocca dei due vicepremier Salvini e Di Maio intervenuti sabato 9 febbraio a Vicenza alla assemblea nazionale dei risparmitori, ha promesso in tempi rapidi la approvazione del decreto attuativo del fondo di indennizzo risparmiatori. Secondo tale legge doveva essere approvato entro il 31 gennaio 2019. Ho invece il fondato sospetto che il decreto non verrà approvato in tempi rapidi anzi. Qui qualcuno sta giocando sulla nostra pelle. Di Maio e Salvini sanno benissimo che il meccanismo automatico di risarcimento previsto dalla legge istitutiva del fondo non verrà mai accettato da Bruxelles. Perchè allora promettere mari e monti quando forse la montagna partorirà il classico topolino? Noi soci delle ex popolari venete ora in liquidazione siamo stanchi di chiacchere e promesse. Vogliamo fatti e li vogliamo subito. Temo che nonostante le promesse alla fine il decreto attuativo rispolvererà l'obbligo di dimostrare il misselling ovvero al vendita fraudolenta, cosa

I nodi vengono sempre al pettine: la UE boccia il fondo per i soci di VB e BPVI

Apprendo dalla stampa che la Ue, non certo sorprendentemente dato che c'erano state avvisaglie chiare in questo senso, ha bocciato il fondo di ristoro per i soci Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza ( il fondo serve anche per gli ex soci delle banche risolte del centro Italia ). La Ue boccia il rimborso di fatto automatico ai soci/risparmiatori. Dubbi erano stati sollevati  prima della approvazione della legge istitutiva del fondo avvenuta a fine 2018. Il dilettantesco governo gialloverde aveva arrogantemente respinto ogni addebito, affermando che se ne sarebbe fregato della UE e dei suoi rilievi. Orbene oggi apprendiamo non solo della bocciatura del fondo ma anche del rinvio di 45 giorni della approvazione dei relativi decreti attuativi. Senza di essi il fondo resta lettera morta. Dove è finita la gigionesca baldanza di Di Maio e c.? Perchè non hanno tirato diritto approvando comunque i decreti, dando il via ai rimborsi tanto attesi? Al limite potevano farlo e ricev

Caro Di Maio il governo non salva gli azionisti di Veneto Banca e BPVicenza

Il vicepremier Di Maio afferma pomposamente anche oggi che il governo del (presunto) cambiamento "Non dà scudi a Bankitalia e Consob ma salva solo risparmiatori". Evidentemente o ci è o ci fà l'onorevole Di Maio. Dopo aver promesso in campagna elettorale che avrebbe restituito tutto ai soci delle ex popolari abbiamo appreso che il fondo per i risparmiatori che l'esecutivo si appresta ad approvare entro fine anno NON prevede, come da qualcuno annunciato, risarcimenti automatici. Bisognerà dimostrare il MIS-SELLING ovvero che il socio è stato oggetto di truffa da parte di chi ha venduto il titolo mobiliare, le azioni di Veneto Banca o Banca Popolare di Vicenza in questo caso. Dimostrarlo è arduo quasi impossibile come confermatoci da alcuni studi legali di comprovata serietà e professionalità. La finisca quindi il buon Di Maio di prenderci per grulli. Il fondo restituirà poco o nulla e poco importa se ci sarà o meno lo scudo per Banca d'Italia , Consob o Banca

Il governo pentaleghista ha preso in giro i soci di Veneto Banca e BPVi

La dura realtà in merito ai previsti risarcimenti per i soci di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza è finalmente emersa in tutta la sua cruda realtà. Chi accusava il precedente esecutivo di  aver fatto poco o nulla e aveva dato fiducia all'attuale governo dovrà ricredersi. Per noi soci il piatto era ed è vuoto. A nulla serve che il sottosegretario al Mef Villarosa, peraltro senza deleghe, affermi che i rimborsi verranno aumentati al 45%. Villarosa continua a prenderci in giro non so quanto consapevolmente. Il fondo che verrà presumibilmente approvato da questo esecutivo prevede infatti che i risarcimenti verranno dati a chi dimostri il miselling . Il risparmiatore dovrà cioè provare all'arbitro di essere stato vittima di vendita fraudolenta da parte delle ex popolari ora in liquidazione. Una prova non facile da portare soprattutto per chi abbia comprato le azioni prima del 2010-2011. Il rischio molto concreto è che pochi vedranno pochi spiccioli. E qui viene l

Di Maio: dove sono finiti i valori del M5s? Non si può difendere la carega a ogni costo

Mi chiedo dove siano finiti i valori sui quali è nato e si è affermato il Movimento 5 Stelle. Lo chiedo soprattutto al suo "capo politico e leader" Luigi Di Maio . Affermo anche con molta nettezza che la carega non può essere sempre e continuamente messa sopra ai valori calpestandoli. Il governo del "cambiamento" ha approvato con la complicità del m5s provvedimenti che sono contrari ai principi dello stesso: 1) condono fiscale fino a 500.000 euro con possibilità di sanare posizioni detenute all'estero; 2) dato il via libera alla Tap ( sollevando un polverone in Puglia); 3) accettato e dato il placet alla continuazione di una opera abominevole da tutti i punti di vista come la Superstrada Pedemontana Veneta, nonostante il ministro Toninelli avesse assicurato che si sarebbe proceduto ad una stringente analisi sui costi e benefici. Se lo avessero fatto la avrebbero dovuta bloccare ma avrebbero avuto contro Zaia e la Lega. Così si sono adeguati a tutto

Alla fine nonostante le mirabolanti promesse ci daranno forse una mancia

Alla fine nel documento programmatico di bilancio inviato a Bruxelles appaiono finalmente le vere cifre stanziate per i soci azzerati di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza. Nulla nel 2019 e per il biennio successivo 360 milioni all'anno totale 720 milioni. I sottosegretari senza delega al Mef Bitonci e Villarosa hanno detto che i 1500 miliardi promessi ci saranno. Su che basi non è ben chiaro. Sembrano però promesse appunto ma la realtà delle cifre è quella e i soldi arriveranno solo a partire dal 2020 non prima. I 720 milioni oltretutto arriveranno dai conti dormienti e non dal bilancio dello Stato per cui vedremo alla fine quali saranno le effettive disponibilità finanziarie. Ricordo che a novembre 2018 scadrà la prescrizione ventennale su 670 milioni circa attualmente detenuti su conti dormienti e che questi entreranno a tutti gli effetti nella disponibilità dello Stato. Non si capisce perchè allora non siano previste disponibilità sul fondo già dal 2019. Pe