Il vicepremier Di Maio afferma pomposamente anche oggi che il governo del (presunto) cambiamento "Non dà scudi a Bankitalia e Consob ma salva solo risparmiatori".
Evidentemente o ci è o ci fà l'onorevole Di Maio. Dopo aver promesso in campagna elettorale che avrebbe restituito tutto ai soci delle ex popolari abbiamo appreso che il fondo per i risparmiatori che l'esecutivo si appresta ad approvare entro fine anno NON prevede, come da qualcuno annunciato, risarcimenti automatici. Bisognerà dimostrare il MIS-SELLING ovvero che il socio è stato oggetto di truffa da parte di chi ha venduto il titolo mobiliare, le azioni di Veneto Banca o Banca Popolare di Vicenza in questo caso. Dimostrarlo è arduo quasi impossibile come confermatoci da alcuni studi legali di comprovata serietà e professionalità.
La finisca quindi il buon Di Maio di prenderci per grulli. Il fondo restituirà poco o nulla e poco importa se ci sarà o meno lo scudo per Banca d'Italia , Consob o Banca Intesa.
Qualcuno crede che i processi in corso e futuri porteranno davvero a qualche seria condanna e relativo risarcimento per noi soci?
La smetta pertanto Di Maio di affermare cose che non corrispondono alla realtà.
Il suo governo del (non) cambiamento non salverà di sicuro i risparmiatori. E la smettano anche certe associazioni, della cui rappresentatività è lecito dubitare, di creare illusioni.
La annunciata "cabina di regia" per accogliere le proposte delle associazioni dei risparmiatori è solo fumo, l'ennesima presa per i fondelli, buona al massimo per fare qualche tessera e far credere che il governo è disponibile ad accogliere modifiche alla legge istitutiva del fondo.
La unica modifica accettabile e seria è quella di abolire il mis-selling.
Il resto sono chiacchiere buone per i grulli.
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