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Visualizzazione dei post da novembre, 2018

Caro Di Maio il governo non salva gli azionisti di Veneto Banca e BPVicenza

Il vicepremier Di Maio afferma pomposamente anche oggi che il governo del (presunto) cambiamento "Non dà scudi a Bankitalia e Consob ma salva solo risparmiatori". Evidentemente o ci è o ci fà l'onorevole Di Maio. Dopo aver promesso in campagna elettorale che avrebbe restituito tutto ai soci delle ex popolari abbiamo appreso che il fondo per i risparmiatori che l'esecutivo si appresta ad approvare entro fine anno NON prevede, come da qualcuno annunciato, risarcimenti automatici. Bisognerà dimostrare il MIS-SELLING ovvero che il socio è stato oggetto di truffa da parte di chi ha venduto il titolo mobiliare, le azioni di Veneto Banca o Banca Popolare di Vicenza in questo caso. Dimostrarlo è arduo quasi impossibile come confermatoci da alcuni studi legali di comprovata serietà e professionalità. La finisca quindi il buon Di Maio di prenderci per grulli. Il fondo restituirà poco o nulla e poco importa se ci sarà o meno lo scudo per Banca d'Italia , Consob o Banca

Il governo pentaleghista ha preso in giro i soci di Veneto Banca e BPVi

La dura realtà in merito ai previsti risarcimenti per i soci di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza è finalmente emersa in tutta la sua cruda realtà. Chi accusava il precedente esecutivo di  aver fatto poco o nulla e aveva dato fiducia all'attuale governo dovrà ricredersi. Per noi soci il piatto era ed è vuoto. A nulla serve che il sottosegretario al Mef Villarosa, peraltro senza deleghe, affermi che i rimborsi verranno aumentati al 45%. Villarosa continua a prenderci in giro non so quanto consapevolmente. Il fondo che verrà presumibilmente approvato da questo esecutivo prevede infatti che i risarcimenti verranno dati a chi dimostri il miselling . Il risparmiatore dovrà cioè provare all'arbitro di essere stato vittima di vendita fraudolenta da parte delle ex popolari ora in liquidazione. Una prova non facile da portare soprattutto per chi abbia comprato le azioni prima del 2010-2011. Il rischio molto concreto è che pochi vedranno pochi spiccioli. E qui viene l