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Visualizzazione dei post da 2016

Il prete erotomane di Padova e le sue donne: vittime o complici?

Chiudo l'anno con un post dedicato a uno dei moltissimi scandali che hanno funestato quest'anno la chiesa veneta. Ovvero il caso di don Contin prete erotomane di Padova. Un caso ormai di rilevanza nazionale. Quello che mi ha colpito di questo caso non sono il sacerdote in sè, un uomo evidentemente affetto da gravi turbe psichiche e non certo da ora, ma quelli che lo accusano di sfruttamento della prostituzione (le sue numerose amanti) e i suoi superiori gerarchici che evidentemente o sapevano (e hanno fatto finta di niente) o non sapevano e allora sono colpevoli comunque perchè non sanno vigilare sui loro prelati. In quanto alle supposte amanti tutte signore in età non certo tenera (si tratta in gran parte di donne di 50 anni) non possiamo accettare la idea che siano delle vittime. Non sono giovani, non appaiono indifese, non sono neppure (come insinuato inizialmente da qualcuno) straniere clandestine che il prete potesse ricattare. Sono semplicemente delle donne che consa

Consoli presto a giudizio. E Zonin?

Apprendiamo che la procura di Roma ha chiuso le indagini sull'ex ad di Veneto Banca Vincenzo Consoli e altri 14 indagati. Il rinvio a giudizio sarà per aggiottaggio e ostacolo alla vigilanza come ampiamente previsto. Per ora quindi niente truffa o associazione a delinquere reati molto piu' pesanti ma anche piu' difficili da provare secondo il nostro diritto penale.  Accogliamo la notizia con grande soddisfazione e ci attendiamo al piu' presto anche la chiusura delle indagini riguardanti l'ex presidente di Banca Popolare di Vicenza Zonin e degli ex vertici dell'istituto. Con la chiusura delle indagini e l'auspicabile rapido rinvio a giudizio potremmo avere accesso a informazioni importanti anche per la difesa dei nostri soci nelle opportuni sedi.  Si prospetta un 2017 molto denso di avvenimenti per le due ex popolari venete: apertura dei processi a carico degli ex vertici, avvio del progetto di fusione, approvazione dei bilanci, formalizzazione della p

Senza titolo ( dedicato a tutti i rompiscatole )

0 futuro

Pensieri in libertà di fine anno. Che futuro può avere un mondo nel quale contano solo il materialismo, l'avere, l'apparenza, il denaro e dove l'intelligenza, la cultura, la competenza al contrario non valgono nulla o quasi? Che futuro può avere una società che vota un tizio come Trump a presidente del paese più potente del mondo? Che futuro può avere un mondo apatico, abulico, indifferente a quello che accade e incapace di elaborare proposte vere per tentare di risolvere i veri problemi e nel quale conta per gran parte della società mantenere lo status quo? Che futuro può avere una umanità popolata da persone spaventate, egoiste, disinteressate al bene pubblico e alla lotta per la difesa dei diritti? Un mondo che non si indigna per i tanti soprusi non ha futuro. Dove sono finiti i grandi leaders del passato, le manifestazioni di piazza? Tutto appare grigio, tutto appare monotonamente uguale, mancano i veri ideali, le vere battaglie. Sembra un enorme lager pien

Da Vvox.it :Corruzione in politica, veneti guardatevi allo specchio (di Carlo Cunegato)

Riporto di seguito integralmente un articolo apparso oggi su Vvox che trovo estremamente lucido e che rappresenta in pieno anche il mio pensiero. Leggetelo e riflettete a fondo. I casi Galan prima e Formigoni oggi parlando in un'Italia ricca, che dà troppo facilmente addosso alla classe dirigente, senza fare autocritica. Noi italiani siamo bravi,  noi italiani siamo proprio bravi.  Quando emigriamo nelle università estere siamo più brillanti degli altri. In fondo siamo creativi ed industriosi, siamo il secondo paese europeo per produzione manifatturiera. Quando quasi increduli ci ripetiamo questo mantra ottimistico inevitabilmente un interrogativo ci assale:  allora perché andiamo più piano degli altri?  Perché il Paese sembra essersi inceppato? La risposta è molto semplice: siamo disonesti. La disonestà non è una mera questione etica, è l’ostacolo e il freno dello sviluppo del nostro sistema. Siamo disonesti noi e disonesta è la nostra classe dirigente. Quando urlia

Un (vero) Buon Natale a tutti

Chiudo l'anno con questo post dedicato a tutte le persone di buona volontà che hanno a cuore il futuro nostro e dei nostri figli. Innanzitutto vi auguro un vero Buon Natale che non si misura da quanti regali farete o riceverete o da quale luogo più o meno esotico visiterete. Si misura da come lo vivrete nel senso più intimo e profondo del termine. Cosa significa il Natale? La nascita di un uomo che ha salvato con la morte l'umanità (o almeno ci ha provato). E' la festa dell'Amore e del dare nel senso piu' nobile e profondo del termine. Gli uomini la hanno trasformata in una volgare festa pagana piena di simboli vuoti e insignificanti. Esorto quindi tutti a viverla nel suo senso pieno, profondo e originale. Basta consumismi inutili, basta oscenità commerciali e non. E' la festa di Gesù e del Salvatore. Noi la abbiamo trasformata in una sciocca, frivola e meschina orgia di consumi. Buon Natale a tutti. E ovviamente buon 2017 (anche se difficilmente

Un natale senza senso

Che senso ha parlare ancora del Natale in un mondo dove il Natale nel senso piu' nobile non conta nulla? In un mondo dove nonostante tutta la crisi economica, morale e di valori che viviamo si continua a parlare di consumi, regali e cazzate di questo tipo? Non ha nessun senso parlare del Natale. E' una festa ormai da anni pagana della quale abbiamo completamente perso il valore e il significato.  Una festa ridotta a una kermesse di mercatini, regaletti, cene e incontri conviviali. Ripensiamo veramente al significato piu' profondo del Natale.

Caos popolari

Le due nostre banchette ex popolari sembrano sempre di piu' due vascelli in affondamento in mezzo a un mare in profonda tempesta. Ieri il fondo Atlante ha deliberato una ulteriore iniezione di liquidità pari a 700 milioni circa per Veneto Banca e 300 milioni per BPVicenza. Serviranno per l'aumento di capitale da 2 miliardi circa che dovrà essere fatto a breve. Con questi soldi il fondo Atlante avrà messo 3,5 miliardi dentro alle ex popolari venete. Sono gli ultimi soldi che metterà visto che in cassa gli resta ben poco. Il resto verrà messo dallo stato che dopo MPS si appresta a salvare le nostre banche e Carige. Unicredit ha già svalutato a zero la partecipazione in Atlante ben consapevole che i denari messi nella operazione popolari venete non torneranno indietro. La fusione si farà in fretta perchè ormai il tempo a disposizione è finito. Tre punti dirimenti restano da chiarire: 1) chi comprerà tra un anno o poco piu' la banca che nascerà dalla fusione amme

Le due assolute priorità del M5S per il 2017

L'anno sta finendo. Meglio. E' stato un anno duro contrassegnato da Brexit, attentati, Trump, crisi in Siria, situazione politica ed economica in Italia e in Europa sempre piu' difficile e precaria. Il 2017 non si apre con grandi speranze. Anzi.  In Italia il 2017 rischia di essere un anno addirittura piu' pesante del 2016 a causa delle incombenti crisi bancarie, del vuoto politico, della sostanziale cronica stagnazione della economia in un contesto sempre piu' pesante. Senza contare la crisi degli emigranti che sta assumendo una portata critica per il nostro paese al limite nella capacità di accoglienza e nella sostanziale assenza di efficaci risposte da parte della politica. Potrebbe essere l'anno buono per un cambio nel governo del paese. Potrebbe essere la volta buona per assistere al trionfo del m5s alle prossime elezioni (anticipate presumibilmente all'autunno del 2017). Il m5s è pronto per vincere e governare? No non lo è attualmente. Beppe Gri

Ecco perchè i rimborsi (forse) non saranno inferiori al prezzo di recesso

Esiste un motivo per il quale Gianni Mion, presidente di BPVicenza, ha in questi giorni piu' volte affermato che la proposta di conciliazione per i vecchi soci azzerati di BPVicenza e Veneto Banca non potrà essere inferiore al prezzo di recesso: lo stop alla legge di trasformazione delle Popolari in spa. La udienza del consiglio di Stato nel merito della riforma è prevista per il 12 mentre si attende il pronunciamento della Consulta sulla costituzionalità dell'intera riforma. Il consiglio di Stato nel bloccare momentaneamente gli effetti della legge ha anche affermato che è incostituzionale negare il diritto all'esercizio del diritto di recesso da parte del socio. Cosa che è avvenuta quando Veneto Banca e BPVicenza sono state trasformate escludendo di fatto il diritto di recesso. Mion vorrebbe ristorare i vecchi soci con un valore pari ad almeno il diritto di recesso in modo da evitare problemi nel caso (probabile) che la consulta ed il consiglio di Stato confermino la n

Lo sfascio

Da cittadino non posso che essere schifato dalla nostra situazione politica. Scandali continui che scuotono la nostra già bassa fiducia.  Come mai siamo giunti a questo? Coma mai non ci sono partiti che capiscano il vero disagio vissuto da milioni di italiani? Nel nostro paese un terzo circa di popolazione è a rischio povertà eppure nessuno li rappresenta. Nessuno si preoccupa veramente di loro. I partiti sono asserragliati nei loro palazzi, voltano la testa anzi continuano (o fanno finta ) di non capire il disagio sociale. Tanti addirittura rispondono con arroganza e  supponenza come se a loro non interessassero questi problemi. Eppure dovranno rimettersi in gioco per nuove elezioni. Continuando a non capire saranno quasi tutti travolti. Ben gli sta. Questo paese è ormai in stato di sfascio; la gente è stanca, abulica, rassegnata. Una parte anche incazzata. O i politici cominciano davvero a capire le istanze che arrivano dalla gente oppure i populismi (che molte volte sono la b

Onestà, onestà, onestà

Ero tentato di non commentare quanto accaduto oggi a Roma alla giunta grillina della Raggi. Ma alla fine ho deciso di svolgere in pieno il mio compito di rompiscatole e dico la mia. Innanzitutto inutile dire che Marra era un dipendente qualsiasi, che non era un politico etc . Era un uomo di primo piano anzi il braccio destro della sindaca Raggi, che porta in pieno la responsabilità di averlo scelto e difeso fino alla fine (come la Muraro anche lei indagata per fatti gravi). Quanto accaduto a Roma è grave, anzi gravissimo e la cosa ancora piu' seria di questa faccenda è che i vertici del M5S (vertici si, per favore basta smenarla con questa balla dell'uno conta uno) hanno usato da sempre due pesi e due misure. Federico Pizzarotti per molto meno è stato crocifisso, escluso, epurato. A Di Maio che sapeva dei problemi della Raggi (e di altri problemi forse piu' piccoli ma non certo minori come a Quarto vi ricordate?) e  ha sempre fatto finta di niente, è stato invece p

Intervento di stato per salvare BPVicenza (e Veneto Banca)?

14.12.2016 Comunicato stampa La associazione soci banche popolari venete ha votato si alla azione di responsabilità contro i consigli di amministrazione della BPVicenza in carica sino al maggio 2015. Nel corso della assemblea di ieri abbiamo chiesto durante il nostro intervento (incomprensibilmente non ripreso dai media) che il denaro recuperato con la azione di responsabilità contro i vertici della banca vada a favore dei vecchi soci azzerati e non a favore solo della banca. Attendiamo, come ci ha promesso ieri il vicedirettore De Francesco, la rapida (a giorni secondo De Francesco) presentazione della proposta di conciliazione per gli azionisti. Senza una congrua e giusta proposta non sarà possibile tentare di ristabilire la fiducia verso l'istituto. Serve anche in tempi rapidi un credibile piano industriale di rilancio. A fine anno la banca avrà una nuova perdita vicina al miliardo e pertanto urge definire in fretta la fusione con Veneto Banca . Ci chiediamo chi si farà

La unica via per salvare le banche italiane

Esiste una unica via per salvare il malandato sistema bancario italiano: la nazionalizzazione.  Reperire in questo contesto i circa 20-25 miliardi necessari è estremamente difficile soprattutto per banche come MPS, Carige, Veneto Banca e BPVi. Chi mette soldi dentro ad istituti zavorrati da crediti inesigibili, alti costi del personale e la cui reputazione è pari a sottozero, impedendo di fatto l'aumento degli impieghi e dei depositi? Nessuno. Meglio allora evitare di perdere altro tempo. Paesi piu' forti del nostro hanno nazionalizzato banche di primaria importanza, vedi ad esempio il Regno Unito con RBS (Royal Bank of Scotland). Non vedo perchè a questo punto non potremmo farlo noi. Facciamolo e subito anche perchè oltre alle 4 banche malmesse che ho citato prima ci sono pure le 4 banchette salvate l'anno scorso che stanno di nuovo in cattive acque (Etruria, Banca Marche, Carife e CariChieti). Inutile prolungare oltre la agonica e spasmodica ricerca di investitor

Impossibile rilanciare le nostre Popolari senza licenziare

Ci chiediamo come si possa pensare realisticamente di rilanciare le nostre due malandate banche popolari, Veneto Banca e BPVIcenza, senza un deciso taglio dei costi del personale. Le affermazioni  del sottosegretario Baretta (Pd)  apparse sulla stampa odierna  appaiono avulse dalla realtà. I due istituti hanno un rapporto cost-income di circa il 100% ovvero i ricavi da commissioni e altro coprono appena i costi operativi, tra cui la voce prevalente è il costo del lavoro. La media italiana è del 60% e quindi le nostre banche sono assolutamente fuori mercato. In una situazione come questa chi può essere interessato all'acquisto di banche zavorrate da costi altissimi, incapaci di attrarre nuovi clienti e aumentare quindi la propria redditività? Suggeriamo all'onorevole Baretta di guardare seriamente alla realtà dei fatti. Il rilancio di Veneto Banca e BPVicenza passa attraverso due imprescindibili pilastri: taglio drastico dei costi e tavoli di conciliazione con una proposta se

No a cosa?

Il no ha vinto anzi stravinto. Ma è un no a cosa? Non credo sia un no alla riforma costituzionale che molti elettori non conoscono neppure nei dettagli anzi penso neppure per sommi capi.E' un sonoro NO a Renzi, al suo modo di fare, alla sua arroganza, alle sue balle, alla sua rappresentazione di un paese che non esiste. E' un NO urlato a una classe dirigente asserragliata nel proprio fortino incapace di cambiare, di capire, di parlare a un paese totalmente in crisi, totalmente in recessione. E' un grande NO detto da quelli che in questi anni di crisi hanno perso, hanno visto retrocedere i propri diritti, hanno visto sensibilmente peggiorare la propria condizione economica. Adesso si inizierà una melensa e inconcludente discussione sulla legge elettorale, su quando andare al voto, su governo tecnico o no. Tutte cose sterili, noiose, insignificanti per chi ha urlato quel NO.  Quello di domenica è un NO forte a un modo di fare politica, di interpretarla e di viverla come qu

La consulta blocca (per modo di dire) la riforma delle popolari

Oggi 2 dicembre la Consulta si sveglia e boccia la riforma delle Popolari. Riforma che prevede l'obbligo per le banche popolari con attivi superiori a 8 miliardi di trasformarsi in spa. Ormai tutte le popolari lo hanno fatto. Come spesso accade i giudici arrivano a esprimere la bocciatura di una legge in ritardo. In questo caso a che serve averlo fatto il 2 dicembre a 28 giorni dalla scadenza del termine ultimo per adeguare gli istituti alla normativa? Quando per di piu' tutti (o quasi tranne la Popolare di Bari e quella di Sondrio) lo hanno fatto? I buoi sono ormai fuggiti dalla stalla. Serviva semmai aver fatto questa riforma 20 anni fa. Avremmo evitato quotazioni fasulle decise dai cda e personaggi come Zonin e Consoli. Segnalo come recentemente due popolari  Banca Popolare di Bari (70.000 soci) e Volksbank (50.000) abbiano gli stessi problemi delle nostre banchette popolari. Azioni sopravvalutate che difficilmente trovano acquirenti ai prezzi attuali e quindi soci co

Maxi processo BPVicenza: per i risarcimenti si andrà in sede civile

Abbiamo appreso dalla stampa che, in anticipo rispetto ai tempi previsti dal procuratore Cappelleri, si va verso il rinvio a giudizio per BPVicenza. Le parti offese, cioè i soci azzerati, sono ad oggi 4.000. Un numero molto elevato che fa pensare che una volta concluso il primo grado ed emessa la sentenza, non prima di due-tre anni in ogni caso data la mole di parti coinvolte in questo maxiprocesso, per i risarcimenti per le parti civili (i soci costituitisi) ci sarà un separato procedimento civile. Il giudice penale dato l'elevato numero di parti offese, che potrebbe ulteriormente crescere prima del rinvio a giudizio, molto probabilmente rinvierà per la quantificazione dal danno in separata sede. Ipotesi già avveratasi recentemente nel caso Fondiaria-Sai dove le circa 2.500 parti civili costituitesi, hanno visto il rinvio da parte del giudice di primo grado. Il processo a quel punto ripartirà in sede civile. Per queste ragioni, come già ripetuto in varie occasioni, consigliamo

Trump & soci: la (brutta) faccia della stessa medaglia

Mi fa francamente ridere chi pensa che Trump rappresenti il riscatto delle classi medie lavoratrici (in gran parte bianche) impoverite da otto anni di recessione. Tutto questo è semplicemente assurdo. Trump è un miliardario e sta creando una squadra di governo che rappresenta un franco passo indietro rispetto agli interessi delle classe medie lavoratrici. Trump anzi vuole togliere quel poco di stato sociale che è rimasto in America e che Obama ha tentato con modesti risultati di rilanciare (Obamacare in primis). I poveri che hanno votato il tycoon verranno massacrati dalle sue politiche fiscali e sociali che favoriranno ancora di piu' le classi alte. Altro che paladino dei poveri! Trump rischia di produrre ulteriori disastrosi scassi all'ambiente, ai diritti delle minoranze, ai migranti favorendo l'asse con la Russia semidittatoriale di Putin, sotterrando l'accordo nucleare con l'Iran e imponendo una politica protezionistica che sfavorirà i prodotti europei e le im

Tavoli di cartapesta

Diciamo no ai tavoli di conciliazione promessi da Veneto Banca e BPVicenza. Almeno se le cifre in ballo restassero queste. Le due banche infatti hanno accantonato per questa causa 400 milioni di euro circa. Se, come pare, venissero rimborsati i circa 100.000 soci che hanno acquistato negli ultimi 5 anni dal 2011 in poi, si tratterebbe di un ristoro ridicolo pari a circa 4.000 euro a testa. Una somma che pare più una mancia, utile ad accontentare nessuno. Come può un socio che ha acquistato dal 2011 in avanti in media 1000 azioni spendendo tra i 40.000 euro (Veneto Banca) e i 62.000 euro (BPVicenza) accontentarsi nel migliore dei casi del 10% del capitale investito con una perdita di almeno il 90%? Inaccettabile trattandosi poi di soci che hanno sottoscritto gli aumenti di capitale truffa del 2013 e 2014 o soci che hanno viste convertite delle obbligazioni convertibili. Meglio percorrere la strada legale che porterà certamente maggiori soddisfazioni. Di certo diciamo no a questi

Fusione unica via per salvare Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza

Ormai è chiaro che non resta piu' tempo e serve agire con estrema rapidità per tentare di salvare il malandato duo delle popolari nostrane. La perdite a fine anno si aggireranno tra le due banche sugli 1,5 miliardi. A questi bisogna aggiungere probabili nuovi accantonamenti su perdite, i costi per la riduzione del personale e margini nuovamente in perdita. Non appare lontano dalla realtà credere che l'aumento di capitale fatto da Atlante, pari a 2,5 miliardi, sarà bruciato entro fine anno e presto servirà un nuovo aumento di capitale. Chi sarà disposto a farlo per due banche che continuano a bruciare risorse, con un costo del personale insostenibile, appesantite da una rete costosa di oltre mille sportelli e filiali estere (Veneto banca)? Nessuno e questo il capo del fondo Atlante Penati lo ha capito fin troppo bene. Lo stesso fondo Atlante non ha oggi le risorse necessarie per ricapitalizzare le due banche. Serve almeno un altro paio di miliardi, che comunque senza interventi

LA NOSTRA PROPOSTA VALE MOLTO PIU' DEI TAVOLI DI CONCILIAZIONE

La associazione soci delle banche popolari venete ritiene che la proposta presentata qualche settimana fa, che prevede la emissione di una obbligazione in cambio della cessione di crediti non performanti, possa costituire una valida alternativa a quello che sarà probabilmente ottenuto dai tavoli di conciliazione. Attualmente infatti la somma prevista per ristorare i vecchi soci è di circa 300 milioni (230 circa per bpvicenza e 80 circa per quanto riguarda Veneto Banca) e pare che il fondo Atlante sia disponibile ad alzarla a 400 milioni. Se si vogliono ristorare, secondo le ipotesi circolate circa 100 milioni di azioni tra i due istituti, escluse comunque le azioni baciate, si ottiene nella migliore delle ipotesi un rimborso di 4 euro circa ad azione. La nostra proposta prevede un ristoro molto piu' alto che potrebbe arrivare a circa 10 euro ad azione, includendo gli interessi della obbligazione, considerando nel caso di Veneto Banca e BPVicenza  la cessione di 3 miliardi circa di

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL’ASSEMBLEA DEL 16 NOVEMBRE 2016 IN MERITO AL PRIMO PUNTO ALL’ORDINE DEL GIORNO

Egregi Azionisti, in merito alla proposta di azione di responsabilità ai sensi degli artt. 2392, 2393, 2396, 2407 codice civile nei confronti degli ex componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale nonché dell’ex Direttore Generale di Veneto Banca S.p.A. (“Veneto Banca” o la “Banca”) dott. Vincenzo Consoli, si rende noto che il Consiglio di Amministrazione ha proceduto a richiedere un’attività di approfondimento istruttorio ad una società di consulenza forensic di primario standing (di seguito il “Consulente Forensic”), sottoponendo successivamente le risultanze della stessa all’esame di advisor legali esterni. Al riguardo, si precisa che il Consiglio di Amministrazione - per il momento riservandosi successivi approfondimenti - ha ritenuto opportuno concentrare la predetta attività di indagine sui profili di responsabilità legati alle gravi irregolarità riscontrabili nella gestione della Banca, con esclusione dei profili di mera irregolarità contabile. Ugualmente

La prossima bomba bancaria veneta

Sul nostro territorio oltre ai due big Veneto Banca e BPVicenza esiste un'altra popolare decisamente piu' piccola ma pronta a dare il prossimo dispiacere ai soci: la Banca Popolare di Marostica. Una piccola banca rilevata qualche anno fa da Volksbank di Bolzano, che già ha visto sensibilmente calare il valore delle quote portate da 74 euro circa a 19 euro dopo l'acquisto da parte del gruppo altoatesino. Una banca di cui nessuno parla ma che assieme a circa 30 popolari disseminate in giro per l'Italia presenta gli stessi problemi dei due giganti nostrani. Azioni non liquide comprate anni fa a valori alti e di fatto oggi invendibili. Si tratta di Popolari in gran parte piccole o piccolissime con attivi inferiori agli 8 miliardi e per questo non obbligate entro il 31.12.2016 a diventare spa. Ma prima o poi dovranno farlo e allora si scoprirà che il valore attuale delle azioni, peraltro quasi sempre illiquide, è molto distante da quello reale. Nel caso della Banca Po

Io voto NO al referendum ma soprattutto al renzismo

La mia forte tentazione lo dico chiaramente era quella di non andare a votare il 4 dicembre. Ma dopo una attenta riflessione non posso sottrarmi al mio dovere di cittadino da anni civicamente impegnato e attento alla politica. Non posso non andare  a votare diventando di fatto complice del renzismo questo fenomeno nuovo e discutibile che da quasi 3 anni promette rottamazioni e invece altro non è che l'ennesimo fenomeno gattopardesco. Non posso diventare complice di Renzi e della sua cricca di ragazzotti sfottenti, arroganti e maleducati che vogliono distruggere tutti quelli che non la pensano come loro, pieni solo di nulla. La politica 3.0 del premier fatta di selfie, leopolde, spot e comparsate tv è vacua. Una paccottiglia di continue promesse e false rappresentazioni della realtà prive di un vero progetto politico. Solo mance, provvedimenti spot.  Cosa ha fatto Renzi in 3 anni di governo? Nulla o quasi. La spesa pubblica non è diminuita, la disoccupazione non è diminuita, la p

CHI PENSA AI VECCHI SOCI DELLE POPOLARI?

Dopo tante dichiarazioni stampa, tante interviste, tante chiacchiere utili forse solo a prendere tempo, chiediamo ai presidenti di Veneto Banca Anselmi e di BPVicenza  Mion a che punto siano i tanto sbandierati e promessi tavoli di conciliazione. Tutti si preoccupano degli esuberi dei dipendenti, delle perdite delle banche, dei nuovi accantonamenti ma pare che dei vecchi e azzerati soci si siano perse le tracce. A fine ottobre promettevano di aprire i tavoli ma ad oggi nulla ci è pervenuto. Come associazione dei piccoli soci delle popolari chiediamo che venga finalmente fatta chiarezza sulla tempistica e soprattutto sulla quantificazione degli eventuali risarcimenti previsti per i vecchi soci. Chiediamo nuovamente un serio confronto con il management e il fondo Atlante in merito alla proposta da noi avanzata a favore degli azionisti azzerati. Da troppo assistiamo a promesse e tattiche dilatorie che non fanno altro che spostare sempre più in là eventuali proposte e soluzioni concre

Fusione, ricapitalizzazione, tagli Veneto Banca e BPVicenza. Che accadra?

In queste ora si parla della possibile fusione tra le due ex popolari nostrane. Una ipotesi vera e concretamente sul tavolo dato che si terrà in queste ora un vertice a Milano tra Penati ( presidente di Atlante, azionista di maggioranza ) e i due presidenti delle banche Mion e Anselmi. Fino a qualche tempo fa si pensava, soprattutto a Montebelluna, che una fusione non  fosse interessante e che fosse meglio seguire la strada di una acquisizione o fusione con player creditizi regionali tipo Bper . Ma la situazione è grave anzi peggio di quanto ipotizzato mesi fa, anche perchè nessuno comprerà due banche zeppe di personale, in gran parte inutile ormai dato l'avanzare della banca digitale, di crediti dubbi e di cause legali (circa 10.000 i reclami ad oggi presentati). Che fare dunque? Accelerare e risanare le due banche fondendole e mettendole poi sul mercato con meno personale, piu' accantonamenti e risolvendo le cause in corso con i vecchi soci. I possibili acquirenti hanno mess

GLI EVENTUALI RISARCIMENTI DA AZIONE DI RESPONSABILITA' ANDRANNO ALLE BANCHE NON AI SOCI

La associazione soci banche popolari venete, in vista delle prossime assemblee che decideranno sulla azione di responsabilità dei precedenti consigli di amministrazione di Veneto Banca e BPVicenza, chiarisce che le eventuali somme recuperate dai patrimoni dei vecchi amministratori dei due istituti andranno alle banche che si costituiranno in giudizio contro di essi, citandoli in giudizio per la cattiva gestione. In nessun caso le somme andranno a favore dei vecchi soci. Riteniamo opportuno diffondere questa nota per evitare confusione e non ingenerare, come invece sta facendo qualcuno, la speranza che da questa azione possa derivare un ristoro economico per i vecchi azionisti delle popolari. Questi ultimi potranno ricevere un risarcimento proponendo, come detto in varie occasioni, causa civile. O eventualmente costituendosi parte civile in un procedimento penale nel momento nel quale vi fosse il rinvio a giudizio. Francesco Celotto assopopolari venete 

Cari soci Veneto Banca e BPVicenza: servono azioni non commissioni

La associazione soci banche popolari venete crede che sia arrivato il momento di chiedere vere azioni ai vertici delle Popolari (e del loro proprietario il fondo Atlante). Vogliamo conoscere al piu' presto il nuovo piano industriale, il numero di esuberi e come intendano portare a redditività le due ex popolari. Oltre ovviamente a quanto intendano restituire ai vecchi soci con i tavoli di conciliazione. Se la cifra messa a disposizione dei vecchi soci è complessivamente inferiore ai 300 milioni di euro crediamo sia del tutto insufficiente. Serve almeno il doppio altrimenti si rivelerà una mancia o poco piu' alla quale diciamo no.  Non possiamo in questo momento esimerci dal segnalare come i gruppi che dovrebbero tutelare i soci procedano come al solito in ordine sparso rivelando una totale mancanza di coordinamento e strategia funzionale solo a silenziare le legittime istanze di chi ha perso molte volte il 99% dei propri risparmi come nel caso dei tanti risparmiatori che han

Caro Beppe, Di Maio non mi rappresenta

Caro Beppe da umile attivista del m5s (da poco riammesso) mi permetto di dirti che Luigi Di Maio non mi rappresenta. Mi unisco al coro di tanti attivisti e parlamentari, a partire da Roberto Fico, che non vedono nella figura del vicepresidente della camera un rappresentante di quei valori che dovrebbero contraddistinguere un vero grillino. Luigi Di Maio con quella sua aria perfettina da bravo ragazzo in realtà sembra piu' una versione moderna di un doroteo; farebbe senza dubbio bella figura come delfino di un democristiano doc come Ciriaco De Mita. Ma che c'azzecca con il movimento? Lo vedo come un tipo rassicurante per certo establishment, a cui ha magari garantito, che con lui come premier (sigh!) le cose non cambieranno troppo. Il buon Luigi è andato in giro per mezzo mondo a farsi legittimare da quelli che il movimento vorrebbe cacciare. E' questo Beppe che tu vorresti sinceramente come capo di un futuro governo pentastellato? Hai detto che sembrava Bassolino questo Di

Ciambetti censura il libro sulle grandi opere mentre glorifica quello di Beggiato

È quantomeno vomitevole il comportamento del presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti che tanto si è prodigato per concedere l'uso dei locali consiliari per permettere la presentazione di “1866, La Grande truffa” (il cui merito lascio ai lettori ma che ha goduto del suo bel finanziamento regionale) scritto da tale Beggiato Ettore ex consigliere regionale del Carroccio e oggi addetto consiliare, un tempo si sarebbe detto portaborse, al seguito di un consigliere, tale Guadagnini Antonio eletto nella lista Indipendenza Noi Veneto, politicamente una stampella acefala della maggioranza leghista che appoggia il governatore Leghista Luca Zaia. Ma perché il comportamento di Ciambetti è così squalificante? Come racconta il consigliere dem Andrea Zanoni su Arv , era stato proprio Ciambetti a negare l'utilizzo degli ambienti consiliari per la presentazione di un libro “Strade morte” che vede il sottoscritto quale editore e coautore. Si tratta di un libro che narra le porcheri

SOCI Di VENETO BANCA E BPVICENZA COSA SI PUO' FARE (E NON FARE)

La assopopolari venete sentendo contrastanti (spesso non fondati sui fatti ) pareri in merito alle azioni che i soci possono portare avanti per recuperare i soldi persi ritiene doveroso precisare quanto segue: 1) la azione penale e la relativa costituzione di parte civile non comporta automaticamente alcun risarcimento in capo al socio insinuatosi nell'eventuale procedimento penale contro le due banche. Nel caso in cui le parti vengano rinviate a giudizio per ostacolo alla vigilanza i soci non si possono costituire parte civile (in tal caso lo è la Banca d'Italia), mentre nel caso di rito abbreviato (patteggiamento) non è possibile la costituzione di parte civile. Nel processo penale gli eventuali definitivi risarcimenti per i soci verranno riconosciuti solo in terzo grado, quindi dopo anni. In primo grado il giudice liquida eventualmente, per le parti civili, solo una provvisionale che è di norma molto inferiore a quanto investito dai soci. In molto casi poi (ad esempio n