Passa ai contenuti principali

Trump & soci: la (brutta) faccia della stessa medaglia

Mi fa francamente ridere chi pensa che Trump rappresenti il riscatto delle classi medie lavoratrici (in gran parte bianche) impoverite da otto anni di recessione. Tutto questo è semplicemente assurdo. Trump è un miliardario e sta creando una squadra di governo che rappresenta un franco passo indietro rispetto agli interessi delle classe medie lavoratrici. Trump anzi vuole togliere quel poco di stato sociale che è rimasto in America e che Obama ha tentato con modesti risultati di rilanciare (Obamacare in primis). I poveri che hanno votato il tycoon verranno massacrati dalle sue politiche fiscali e sociali che favoriranno ancora di piu' le classi alte. Altro che paladino dei poveri! Trump rischia di produrre ulteriori disastrosi scassi all'ambiente, ai diritti delle minoranze, ai migranti favorendo l'asse con la Russia semidittatoriale di Putin, sotterrando l'accordo nucleare con l'Iran e imponendo una politica protezionistica che sfavorirà i prodotti europei e le importazioni in generale. In ogni caso non biasimo chi lo ha votato. La alternativa era una vecchia dinosaura come Hillary Clinton. Una politica modesta, in mano alle lobby e ai gruppi che negli ultimi anni hanno massacrato la debole democrazia americana banche in testa. La verità è che se fossi stato un cittadino americano non sarei andato a votare. Nessuno dei due rappresenta quel necessario cambio di passo che serve agli USA e al mondo. Sono le due facce della stessa (brutta) medaglia. Trump se serve è ancora piu' brutto, ma la classe media bianca lo ha visto come ultimo baluardo contro un sistema colpevole di averli impoveriti. A ragione. I democrats americani di sinistra e dei suoi valori ormai non hanno piu' nulla e sono i primi colpevoli di aver permesso la ascesa di Trump, candidando la Clinton e non avendo fatto nulla per impedire la avanzate delle lobbies finanziarie e imprenditoriali. Serve una nuova piattaforma di sinistra che riesca a raccogliere le ansie e le richieste dei tanti elettori orfani ormai da tempo di un vero partito di sinistra. Questo è ancor piu' vero se estendiamo la nostra analisi all'Europa dove i partiti di sinistra sono ormai degli indecenti zerbini delle destre e dei gruppi ad essi collegati. Basta vedere quanto accade in Spagna e Germania dove governano in coalizione con i partiti di centro destra. O le sinistre ritrovano in fretta valori, leaders e programmi oppure soccomberanno sempre di piu' a partiti populisti come il fronte nazionale in Francia, Podemos in Spagna e AFD in Germania. Partiti che, come Trump, non rappresentano in realtà alcuna seria alternativa ai sistemi di poteri vigenti. Rappresentano solo un disagio, una protesta senza alcun reale progetto politico alternativo all'attuale. O almeno io li vedo così visto che ad oggi nè Le Pen in Francia, nè Iglesias in Spagna (per non parlare del ridicolo Salvini in Italia) hanno presentato un serio programma di governo che preveda organicamente come sarebbe una Europa. O un programma che preveda una Europa dei popoli. Sembrano più dei partiti abili a lanciare spot e parlare alla pancia della gente. Questo non serve a nulla e infatti una consistente fetta di elettorato fatica a ritrovarsi nella attuale pessima offerta politica. Nessuna delle due ha nulla di interessante da proporre. La colpa è soprattutto delle miopi classi dirigenti occidentali (politiche e non) che massacrando la classe media hanno dato sfogo a questi orribili populismi che non sono altro che il prodromo al peggio. Da cosa è nato infatti il fenomeno Hitler (votato democraticamente nel 1933 dai tedeschi ) se non da periodi di crisi economiche, disagio sociale, vuoto ideologico e paura dell'altro? Meditate gente meditate ma soprattutto meditino le egoiste, meschine, opportuniste, mercenarie, oscurantiste classi dirigenti attuali interessate solo al loro personale tornaconti. Dopo Trump e Le Pen non resta che il peggio. O si cambia davvero o ci avviamo a un lungo orribile buio periodo nella storia dell'umanità. 

Commenti

Post popolari in questo blog

La frustrazione di essere italiano

E'duro ammetterlo ma e' per me oggi frustrante essere italiano. Una parte dei miei concittadini e'ostinatamente decisa a non cambiare. Ci ritroviamo cosi' dopo 20 allo stesso punto da cui eravamo partiti. La Dc vestita da Pd la fa ancora da padrona. Da Forlani a Mattarella, passando per tutte le false e gattopardesche svolte di questi anni (Berlusconi, Bossi, Prodi, D'Alema, Grillo) il tema di fondo e' stato sempre quello: far finta di cambiare e mantenere il potere ben saldo nelle mani dei soliti o dei loro eredi.  Ero stato all' estero per circa 10 anni, stanco di un paese per vecchi dove, da quando ho coscienza politica, sento parlare di riforme. Nel 2010 tornai con la speranza di poter finalmente fare qualcosa per il mio paese. Vedevo nel movimento di Grillo il possibile cambiamento, la spinta a riformare un paese vecchio, ostaggio di una casta che va da destra a sinistra e tocca in modo trasversale tutta la societa' italiana: i sindacati, i partiti...

LETTERA AL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI VICENZA CAPPELLERI

21 giugno 2016  Oggetto – Andamento e prospettive dell’inchiesta sulle responsabilità degli ex amministratori della ‘Banca Popolare di Vicenza’. Signor Procuratore, il recente suicidio del pensionato Antonio Bedin ed il riemergere sui media di notizie su vicende di un passato non troppo lontano che ebbero come protagonisti, da un lato i vertici della ‘Banca Popolare di Vicenza’ dell’epoca, ‘in primis’ il suo presidente Gianni Zonin, e dall’altro - con differenti ruoli professionali e divergenti valutazioni -  la dottoressa Cecilia Carreri ed altri magistrati, qualcuno dei quali ancora in servizio nel Palazzo di Giustizia di Vicenza, rendono indilazionabile secondo la nostra Associazione una presa di posizione pubblica, netta e precisa della Procura sull’andamento e sulle prospettive dell’inchiesta riguardante le gravi responsabilità dei precedenti amministratori della citata banca. Tale convinzione è basata sul fatto che quello di Antonio Bedin non è il prim...

Il prefetto di Treviso "censura" Strade Morte

Il prefetto di Treviso ci ha negato la autorizzazione a presentare il libro Strade Morte ad Altivole.Ne parla oggi anche la stampa trevigiana  . Con la scusa che, trattandosi di un tema che poteva essere afferente alla campagna elettorale, era meglio rinviare l'evento a dopo le elezioni. Ma stiamo scherzando? Siamo ancora in democrazia signor prefetto? Ci spiega perchè non potremmo presentare un libro che tratta  degli scandali del Veneto e della SPV? Forse perchè ad Altivole passa la superstrada e forse perchè la ex sindaca di Altivole è candidata in regione con la Lega Nord e non si vuole toccare un tema comunque spinoso. Gravissimo quanto accaduto ad Altivole ma si sbagliano se credono di tapparci la bocca. La presentazione si farà comunque in altro luogo: un motivo in piu' per esserci. In quanto al prefetto mi riservo di chiedere un incontro per chiarire le ragioni "ufficiali" alla base del diniego e soprattutto in base a quale eventuale normativa abbia assunto...