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I nodi vengono sempre al pettine: la UE boccia il fondo per i soci di VB e BPVI

Apprendo dalla stampa che la Ue, non certo sorprendentemente dato che c'erano state avvisaglie chiare in questo senso, ha bocciato il fondo di ristoro per i soci Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza ( il fondo serve anche per gli ex soci delle banche risolte del centro Italia ).
La Ue boccia il rimborso di fatto automatico ai soci/risparmiatori. Dubbi erano stati sollevati  prima della approvazione della legge istitutiva del fondo avvenuta a fine 2018.
Il dilettantesco governo gialloverde aveva arrogantemente respinto ogni addebito, affermando che se ne sarebbe fregato della UE e dei suoi rilievi. Orbene oggi apprendiamo non solo della bocciatura del fondo ma anche del rinvio di 45 giorni della approvazione dei relativi decreti attuativi.
Senza di essi il fondo resta lettera morta. Dove è finita la gigionesca baldanza di Di Maio e c.?
Perchè non hanno tirato diritto approvando comunque i decreti, dando il via ai rimborsi tanto attesi?
Al limite potevano farlo e ricevere una multa o infrazione dalla UE. Invece nonostante i mirabolanti proclami frenano. Forse perchè si sono resi conto che così come è il fondo non sta in piedi? O forse perchè con le nubi che si addensano sulla economia italiana è meglio non tirare troppo la corda con l'Europa? O forse perchè pensano di destinare i soldi del fondo a tappare le falle da loro stessi creati con il braccio di ferro con l'Europa che ci è costato 1,5 miliardi di maggiori interessi a causa dell'aumento dello spread?
E' ora che questi dilettanti tornino con i piedi ben per terra e la smettano di fare promesse a vuoto.
E poi diciamolo chiaro e tondo: gli 1,5 miliardi a favore dei soci delle banche risolte o in amministrazione sono da distribuire nei prossimi 3 anni. Qualcuno si azzarda a scommettere che "il governo del cambiamento"(sigh!) durerà tanto? Per favore siamo seri. Al massimo distribuirà ai 300.000 e oltre soci 525 milioni, quanto previsto per il 2019. Fanno, se va bene, 1750 euro a socio. Una mancia in vista delle più che probabili elezioni politiche nel 2020. Quando Di Maio e amici forse sloggeranno e la smetteranno di fare danni.

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