Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da dicembre, 2016

Il prete erotomane di Padova e le sue donne: vittime o complici?

Chiudo l'anno con un post dedicato a uno dei moltissimi scandali che hanno funestato quest'anno la chiesa veneta. Ovvero il caso di don Contin prete erotomane di Padova. Un caso ormai di rilevanza nazionale. Quello che mi ha colpito di questo caso non sono il sacerdote in sè, un uomo evidentemente affetto da gravi turbe psichiche e non certo da ora, ma quelli che lo accusano di sfruttamento della prostituzione (le sue numerose amanti) e i suoi superiori gerarchici che evidentemente o sapevano (e hanno fatto finta di niente) o non sapevano e allora sono colpevoli comunque perchè non sanno vigilare sui loro prelati. In quanto alle supposte amanti tutte signore in età non certo tenera (si tratta in gran parte di donne di 50 anni) non possiamo accettare la idea che siano delle vittime. Non sono giovani, non appaiono indifese, non sono neppure (come insinuato inizialmente da qualcuno) straniere clandestine che il prete potesse ricattare. Sono semplicemente delle donne che consa

Consoli presto a giudizio. E Zonin?

Apprendiamo che la procura di Roma ha chiuso le indagini sull'ex ad di Veneto Banca Vincenzo Consoli e altri 14 indagati. Il rinvio a giudizio sarà per aggiottaggio e ostacolo alla vigilanza come ampiamente previsto. Per ora quindi niente truffa o associazione a delinquere reati molto piu' pesanti ma anche piu' difficili da provare secondo il nostro diritto penale.  Accogliamo la notizia con grande soddisfazione e ci attendiamo al piu' presto anche la chiusura delle indagini riguardanti l'ex presidente di Banca Popolare di Vicenza Zonin e degli ex vertici dell'istituto. Con la chiusura delle indagini e l'auspicabile rapido rinvio a giudizio potremmo avere accesso a informazioni importanti anche per la difesa dei nostri soci nelle opportuni sedi.  Si prospetta un 2017 molto denso di avvenimenti per le due ex popolari venete: apertura dei processi a carico degli ex vertici, avvio del progetto di fusione, approvazione dei bilanci, formalizzazione della p

Senza titolo ( dedicato a tutti i rompiscatole )

0 futuro

Pensieri in libertà di fine anno. Che futuro può avere un mondo nel quale contano solo il materialismo, l'avere, l'apparenza, il denaro e dove l'intelligenza, la cultura, la competenza al contrario non valgono nulla o quasi? Che futuro può avere una società che vota un tizio come Trump a presidente del paese più potente del mondo? Che futuro può avere un mondo apatico, abulico, indifferente a quello che accade e incapace di elaborare proposte vere per tentare di risolvere i veri problemi e nel quale conta per gran parte della società mantenere lo status quo? Che futuro può avere una umanità popolata da persone spaventate, egoiste, disinteressate al bene pubblico e alla lotta per la difesa dei diritti? Un mondo che non si indigna per i tanti soprusi non ha futuro. Dove sono finiti i grandi leaders del passato, le manifestazioni di piazza? Tutto appare grigio, tutto appare monotonamente uguale, mancano i veri ideali, le vere battaglie. Sembra un enorme lager pien

Da Vvox.it :Corruzione in politica, veneti guardatevi allo specchio (di Carlo Cunegato)

Riporto di seguito integralmente un articolo apparso oggi su Vvox che trovo estremamente lucido e che rappresenta in pieno anche il mio pensiero. Leggetelo e riflettete a fondo. I casi Galan prima e Formigoni oggi parlando in un'Italia ricca, che dà troppo facilmente addosso alla classe dirigente, senza fare autocritica. Noi italiani siamo bravi,  noi italiani siamo proprio bravi.  Quando emigriamo nelle università estere siamo più brillanti degli altri. In fondo siamo creativi ed industriosi, siamo il secondo paese europeo per produzione manifatturiera. Quando quasi increduli ci ripetiamo questo mantra ottimistico inevitabilmente un interrogativo ci assale:  allora perché andiamo più piano degli altri?  Perché il Paese sembra essersi inceppato? La risposta è molto semplice: siamo disonesti. La disonestà non è una mera questione etica, è l’ostacolo e il freno dello sviluppo del nostro sistema. Siamo disonesti noi e disonesta è la nostra classe dirigente. Quando urlia

Un (vero) Buon Natale a tutti

Chiudo l'anno con questo post dedicato a tutte le persone di buona volontà che hanno a cuore il futuro nostro e dei nostri figli. Innanzitutto vi auguro un vero Buon Natale che non si misura da quanti regali farete o riceverete o da quale luogo più o meno esotico visiterete. Si misura da come lo vivrete nel senso più intimo e profondo del termine. Cosa significa il Natale? La nascita di un uomo che ha salvato con la morte l'umanità (o almeno ci ha provato). E' la festa dell'Amore e del dare nel senso piu' nobile e profondo del termine. Gli uomini la hanno trasformata in una volgare festa pagana piena di simboli vuoti e insignificanti. Esorto quindi tutti a viverla nel suo senso pieno, profondo e originale. Basta consumismi inutili, basta oscenità commerciali e non. E' la festa di Gesù e del Salvatore. Noi la abbiamo trasformata in una sciocca, frivola e meschina orgia di consumi. Buon Natale a tutti. E ovviamente buon 2017 (anche se difficilmente

Un natale senza senso

Che senso ha parlare ancora del Natale in un mondo dove il Natale nel senso piu' nobile non conta nulla? In un mondo dove nonostante tutta la crisi economica, morale e di valori che viviamo si continua a parlare di consumi, regali e cazzate di questo tipo? Non ha nessun senso parlare del Natale. E' una festa ormai da anni pagana della quale abbiamo completamente perso il valore e il significato.  Una festa ridotta a una kermesse di mercatini, regaletti, cene e incontri conviviali. Ripensiamo veramente al significato piu' profondo del Natale.

Caos popolari

Le due nostre banchette ex popolari sembrano sempre di piu' due vascelli in affondamento in mezzo a un mare in profonda tempesta. Ieri il fondo Atlante ha deliberato una ulteriore iniezione di liquidità pari a 700 milioni circa per Veneto Banca e 300 milioni per BPVicenza. Serviranno per l'aumento di capitale da 2 miliardi circa che dovrà essere fatto a breve. Con questi soldi il fondo Atlante avrà messo 3,5 miliardi dentro alle ex popolari venete. Sono gli ultimi soldi che metterà visto che in cassa gli resta ben poco. Il resto verrà messo dallo stato che dopo MPS si appresta a salvare le nostre banche e Carige. Unicredit ha già svalutato a zero la partecipazione in Atlante ben consapevole che i denari messi nella operazione popolari venete non torneranno indietro. La fusione si farà in fretta perchè ormai il tempo a disposizione è finito. Tre punti dirimenti restano da chiarire: 1) chi comprerà tra un anno o poco piu' la banca che nascerà dalla fusione amme

Le due assolute priorità del M5S per il 2017

L'anno sta finendo. Meglio. E' stato un anno duro contrassegnato da Brexit, attentati, Trump, crisi in Siria, situazione politica ed economica in Italia e in Europa sempre piu' difficile e precaria. Il 2017 non si apre con grandi speranze. Anzi.  In Italia il 2017 rischia di essere un anno addirittura piu' pesante del 2016 a causa delle incombenti crisi bancarie, del vuoto politico, della sostanziale cronica stagnazione della economia in un contesto sempre piu' pesante. Senza contare la crisi degli emigranti che sta assumendo una portata critica per il nostro paese al limite nella capacità di accoglienza e nella sostanziale assenza di efficaci risposte da parte della politica. Potrebbe essere l'anno buono per un cambio nel governo del paese. Potrebbe essere la volta buona per assistere al trionfo del m5s alle prossime elezioni (anticipate presumibilmente all'autunno del 2017). Il m5s è pronto per vincere e governare? No non lo è attualmente. Beppe Gri

Ecco perchè i rimborsi (forse) non saranno inferiori al prezzo di recesso

Esiste un motivo per il quale Gianni Mion, presidente di BPVicenza, ha in questi giorni piu' volte affermato che la proposta di conciliazione per i vecchi soci azzerati di BPVicenza e Veneto Banca non potrà essere inferiore al prezzo di recesso: lo stop alla legge di trasformazione delle Popolari in spa. La udienza del consiglio di Stato nel merito della riforma è prevista per il 12 mentre si attende il pronunciamento della Consulta sulla costituzionalità dell'intera riforma. Il consiglio di Stato nel bloccare momentaneamente gli effetti della legge ha anche affermato che è incostituzionale negare il diritto all'esercizio del diritto di recesso da parte del socio. Cosa che è avvenuta quando Veneto Banca e BPVicenza sono state trasformate escludendo di fatto il diritto di recesso. Mion vorrebbe ristorare i vecchi soci con un valore pari ad almeno il diritto di recesso in modo da evitare problemi nel caso (probabile) che la consulta ed il consiglio di Stato confermino la n

Lo sfascio

Da cittadino non posso che essere schifato dalla nostra situazione politica. Scandali continui che scuotono la nostra già bassa fiducia.  Come mai siamo giunti a questo? Coma mai non ci sono partiti che capiscano il vero disagio vissuto da milioni di italiani? Nel nostro paese un terzo circa di popolazione è a rischio povertà eppure nessuno li rappresenta. Nessuno si preoccupa veramente di loro. I partiti sono asserragliati nei loro palazzi, voltano la testa anzi continuano (o fanno finta ) di non capire il disagio sociale. Tanti addirittura rispondono con arroganza e  supponenza come se a loro non interessassero questi problemi. Eppure dovranno rimettersi in gioco per nuove elezioni. Continuando a non capire saranno quasi tutti travolti. Ben gli sta. Questo paese è ormai in stato di sfascio; la gente è stanca, abulica, rassegnata. Una parte anche incazzata. O i politici cominciano davvero a capire le istanze che arrivano dalla gente oppure i populismi (che molte volte sono la b

Onestà, onestà, onestà

Ero tentato di non commentare quanto accaduto oggi a Roma alla giunta grillina della Raggi. Ma alla fine ho deciso di svolgere in pieno il mio compito di rompiscatole e dico la mia. Innanzitutto inutile dire che Marra era un dipendente qualsiasi, che non era un politico etc . Era un uomo di primo piano anzi il braccio destro della sindaca Raggi, che porta in pieno la responsabilità di averlo scelto e difeso fino alla fine (come la Muraro anche lei indagata per fatti gravi). Quanto accaduto a Roma è grave, anzi gravissimo e la cosa ancora piu' seria di questa faccenda è che i vertici del M5S (vertici si, per favore basta smenarla con questa balla dell'uno conta uno) hanno usato da sempre due pesi e due misure. Federico Pizzarotti per molto meno è stato crocifisso, escluso, epurato. A Di Maio che sapeva dei problemi della Raggi (e di altri problemi forse piu' piccoli ma non certo minori come a Quarto vi ricordate?) e  ha sempre fatto finta di niente, è stato invece p

Intervento di stato per salvare BPVicenza (e Veneto Banca)?

14.12.2016 Comunicato stampa La associazione soci banche popolari venete ha votato si alla azione di responsabilità contro i consigli di amministrazione della BPVicenza in carica sino al maggio 2015. Nel corso della assemblea di ieri abbiamo chiesto durante il nostro intervento (incomprensibilmente non ripreso dai media) che il denaro recuperato con la azione di responsabilità contro i vertici della banca vada a favore dei vecchi soci azzerati e non a favore solo della banca. Attendiamo, come ci ha promesso ieri il vicedirettore De Francesco, la rapida (a giorni secondo De Francesco) presentazione della proposta di conciliazione per gli azionisti. Senza una congrua e giusta proposta non sarà possibile tentare di ristabilire la fiducia verso l'istituto. Serve anche in tempi rapidi un credibile piano industriale di rilancio. A fine anno la banca avrà una nuova perdita vicina al miliardo e pertanto urge definire in fretta la fusione con Veneto Banca . Ci chiediamo chi si farà

La unica via per salvare le banche italiane

Esiste una unica via per salvare il malandato sistema bancario italiano: la nazionalizzazione.  Reperire in questo contesto i circa 20-25 miliardi necessari è estremamente difficile soprattutto per banche come MPS, Carige, Veneto Banca e BPVi. Chi mette soldi dentro ad istituti zavorrati da crediti inesigibili, alti costi del personale e la cui reputazione è pari a sottozero, impedendo di fatto l'aumento degli impieghi e dei depositi? Nessuno. Meglio allora evitare di perdere altro tempo. Paesi piu' forti del nostro hanno nazionalizzato banche di primaria importanza, vedi ad esempio il Regno Unito con RBS (Royal Bank of Scotland). Non vedo perchè a questo punto non potremmo farlo noi. Facciamolo e subito anche perchè oltre alle 4 banche malmesse che ho citato prima ci sono pure le 4 banchette salvate l'anno scorso che stanno di nuovo in cattive acque (Etruria, Banca Marche, Carife e CariChieti). Inutile prolungare oltre la agonica e spasmodica ricerca di investitor

Impossibile rilanciare le nostre Popolari senza licenziare

Ci chiediamo come si possa pensare realisticamente di rilanciare le nostre due malandate banche popolari, Veneto Banca e BPVIcenza, senza un deciso taglio dei costi del personale. Le affermazioni  del sottosegretario Baretta (Pd)  apparse sulla stampa odierna  appaiono avulse dalla realtà. I due istituti hanno un rapporto cost-income di circa il 100% ovvero i ricavi da commissioni e altro coprono appena i costi operativi, tra cui la voce prevalente è il costo del lavoro. La media italiana è del 60% e quindi le nostre banche sono assolutamente fuori mercato. In una situazione come questa chi può essere interessato all'acquisto di banche zavorrate da costi altissimi, incapaci di attrarre nuovi clienti e aumentare quindi la propria redditività? Suggeriamo all'onorevole Baretta di guardare seriamente alla realtà dei fatti. Il rilancio di Veneto Banca e BPVicenza passa attraverso due imprescindibili pilastri: taglio drastico dei costi e tavoli di conciliazione con una proposta se

No a cosa?

Il no ha vinto anzi stravinto. Ma è un no a cosa? Non credo sia un no alla riforma costituzionale che molti elettori non conoscono neppure nei dettagli anzi penso neppure per sommi capi.E' un sonoro NO a Renzi, al suo modo di fare, alla sua arroganza, alle sue balle, alla sua rappresentazione di un paese che non esiste. E' un NO urlato a una classe dirigente asserragliata nel proprio fortino incapace di cambiare, di capire, di parlare a un paese totalmente in crisi, totalmente in recessione. E' un grande NO detto da quelli che in questi anni di crisi hanno perso, hanno visto retrocedere i propri diritti, hanno visto sensibilmente peggiorare la propria condizione economica. Adesso si inizierà una melensa e inconcludente discussione sulla legge elettorale, su quando andare al voto, su governo tecnico o no. Tutte cose sterili, noiose, insignificanti per chi ha urlato quel NO.  Quello di domenica è un NO forte a un modo di fare politica, di interpretarla e di viverla come qu

La consulta blocca (per modo di dire) la riforma delle popolari

Oggi 2 dicembre la Consulta si sveglia e boccia la riforma delle Popolari. Riforma che prevede l'obbligo per le banche popolari con attivi superiori a 8 miliardi di trasformarsi in spa. Ormai tutte le popolari lo hanno fatto. Come spesso accade i giudici arrivano a esprimere la bocciatura di una legge in ritardo. In questo caso a che serve averlo fatto il 2 dicembre a 28 giorni dalla scadenza del termine ultimo per adeguare gli istituti alla normativa? Quando per di piu' tutti (o quasi tranne la Popolare di Bari e quella di Sondrio) lo hanno fatto? I buoi sono ormai fuggiti dalla stalla. Serviva semmai aver fatto questa riforma 20 anni fa. Avremmo evitato quotazioni fasulle decise dai cda e personaggi come Zonin e Consoli. Segnalo come recentemente due popolari  Banca Popolare di Bari (70.000 soci) e Volksbank (50.000) abbiano gli stessi problemi delle nostre banchette popolari. Azioni sopravvalutate che difficilmente trovano acquirenti ai prezzi attuali e quindi soci co