Passa ai contenuti principali

La consulta blocca (per modo di dire) la riforma delle popolari

Oggi 2 dicembre la Consulta si sveglia e boccia la riforma delle Popolari. Riforma che prevede l'obbligo per le banche popolari con attivi superiori a 8 miliardi di trasformarsi in spa. Ormai tutte le popolari lo hanno fatto. Come spesso accade i giudici arrivano a esprimere la bocciatura di una legge in ritardo. In questo caso a che serve averlo fatto il 2 dicembre a 28 giorni dalla scadenza del termine ultimo per adeguare gli istituti alla normativa? Quando per di piu' tutti (o quasi tranne la Popolare di Bari e quella di Sondrio) lo hanno fatto? I buoi sono ormai fuggiti dalla stalla. Serviva semmai aver fatto questa riforma 20 anni fa.
Avremmo evitato quotazioni fasulle decise dai cda e personaggi come Zonin e Consoli.

Segnalo come recentemente due popolari  Banca Popolare di Bari (70.000 soci) e Volksbank (50.000) abbiano gli stessi problemi delle nostre banchette popolari. Azioni sopravvalutate che difficilmente trovano acquirenti ai prezzi attuali e quindi soci congelati.
Banca Popolare di Bari ha portato la azione da oltre 9 euro a 7,5. Se guardiamo all'indice comunemente usato per valutare la congruità del prezzo di una azione valore di libro/patrimonio netto attualmente si attesta per entrambe sugli 1,10 contro una media del sistema bancario pari a 0,30. Volksbank trasformatasi da poco in spa ha portato il valore di recesso a 12,10 euro. Tradotto in soldoni significa che la azione della Popolare di Bari vale in realtà al massimo 2,25 euro e quella di Volksbank 3,63 euro.
Queste due Popolari non hanno per ora intenzione di quotarsi per cui il valore delle loro azioni è virtualmente quello deciso dai cda, comunque difficilmente monetizzabile per i soci data la quasi impossibilità a vendere le stesse. Per il recesso la sentenza di oggi stabilisce che è illegittimo l'esclusione dal diritto dello stesso come previsto dalla riforma. Anche qui non vedo quali possano essere gli effetti sul portafoglio della gran parte degli azionisti dato che le trasformazioni sono già avvenute da tempo.

Riporto per completezza il comunicato dell'Huffington Post in merito alla sentenza di oggi:

l Consiglio di Stato ha sospeso in via cautelare la circolare della Banca d'Italia che contiene le misure attuative per la trasformazione della banche popolari in Spa. La riforma per gli istituti bancari è stata varata dal governo nel 2015. Il Consiglio di Stato ha anche rinviato a una prossima camera di consiglio la trattazione nel merito della questione, dopo che la Corte costituzionale si sarà pronunciata sulla legittimità della riforma stessa.
Sulla limitazione del diritto di recesso per i soci, la circolare Bankitalia sulla trasformazione delle Popolari in spa presenta "profili di non manifesta infondatezza" di legittimità costituzionale e "appare affetta da vizi derivati nella parte in cui disciplina l'esclusione del diritto al rimborso". Così il Consiglio di Stato secondo cui "i provvedimenti impugnati (e la disciplina legislativa sulla cui base sono stati adottati) incidono direttamente su prerogative relative allo status di socio della banca popolare, così presentando profili di immediata lesività".

Commenti

Post popolari in questo blog

#Zonindimettiti

Il rompiscatole torna dopo una lunga pausa. In questo momento il tema caldo per il nostro territorio è lo scandalo relativo alla Banca Popolare di Vicenza e a Veneto Banca. 200.000 azionisti rischiano perdite colossali. In Veneto Banca hanno almeno iniziato a fare pulizia. Via Consoli,via Trinca, via il vecchio cda (anche se Consoli aveva provato a fare resistenza). Cosa aspettano a Vicenza a cacciare Zonin e l'intero cda, reo di tante nedandezze? La azione B.P.VI.valeva 62 euro. Dopo la quotazione se ne varrà 15 gli azionisti potranno baciarsi le mani. Perdita secca di almeno 47 euro ad azione ovvvero meno 75%. Gli azionisti della Popolare di Vicenza sono 126.000. Quanto denaro frutto anche dei risparmi delle nostre famiglie andrà in fumo? Non meno di 2 miliardi di euro equivalenti a una perdita ipotizzabile di circa 25.000 euro ad azionista. Per questo dico #Zonindimettiti . E con lui, ripeto, tutto il cda a partire da Zigliotto, presidente di Confindustria di Vicenza. E...

La amara verità sulla Superstrada Pedemontana Veneta

Sui media sono apparsi in questi giorni varie notizie riguardanti la SPV. Il commissario per la costruzione della superstrada Vernizzi ha convocato la stampa per rispondere alle 70 contestazioni avanzate dalla Corte dei Conti sulla discussa opera. Tra i tanti dati presentati dal commissario  uno macroscopico  balza all’occhio : una opera delle dimensioni della SPV, il cui costo è già incrementato di oltre 400 milioni rispetto al progetto originale presentato, non ha il closing finanziario ovvero non ha ancora i finanziamenti necessari per la realizzazione. E’ come se una persona iniziasse a fare una casa senza sapere dove e soprattutto se troverà i soldi. Ma qui non si tratta di una casa ma della piu’ grande opera pubblica attualmente in costruzione in Veneto. Il concessionario SIS, secondo quanto affermato da Vernizzi, ha assicurato il closing entro marzo. Ma qui si fa notte fonda. I bene informati dicono che l’amministratore delegato di SIS, l’ing. Dogliani, avrebbe incar...

LETTERA AL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI VICENZA CAPPELLERI

21 giugno 2016  Oggetto – Andamento e prospettive dell’inchiesta sulle responsabilità degli ex amministratori della ‘Banca Popolare di Vicenza’. Signor Procuratore, il recente suicidio del pensionato Antonio Bedin ed il riemergere sui media di notizie su vicende di un passato non troppo lontano che ebbero come protagonisti, da un lato i vertici della ‘Banca Popolare di Vicenza’ dell’epoca, ‘in primis’ il suo presidente Gianni Zonin, e dall’altro - con differenti ruoli professionali e divergenti valutazioni -  la dottoressa Cecilia Carreri ed altri magistrati, qualcuno dei quali ancora in servizio nel Palazzo di Giustizia di Vicenza, rendono indilazionabile secondo la nostra Associazione una presa di posizione pubblica, netta e precisa della Procura sull’andamento e sulle prospettive dell’inchiesta riguardante le gravi responsabilità dei precedenti amministratori della citata banca. Tale convinzione è basata sul fatto che quello di Antonio Bedin non è il prim...