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No a cosa?

Il no ha vinto anzi stravinto. Ma è un no a cosa? Non credo sia un no alla riforma costituzionale che molti elettori non conoscono neppure nei dettagli anzi penso neppure per sommi capi.E' un sonoro NO a Renzi, al suo modo di fare, alla sua arroganza, alle sue balle, alla sua rappresentazione di un paese che non esiste. E' un NO urlato a una classe dirigente asserragliata nel proprio fortino incapace di cambiare, di capire, di parlare a un paese totalmente in crisi, totalmente in recessione. E' un grande NO detto da quelli che in questi anni di crisi hanno perso, hanno visto retrocedere i propri diritti, hanno visto sensibilmente peggiorare la propria condizione economica. Adesso si inizierà una melensa e inconcludente discussione sulla legge elettorale, su quando andare al voto, su governo tecnico o no. Tutte cose sterili, noiose, insignificanti per chi ha urlato quel NO. 
Quello di domenica è un NO forte a un modo di fare politica, di interpretarla e di viverla come qualcosa di estremamente personalistico e fasullo. Un No non solo e non tanto a Renzi e alla sua banda ma a un modello economico e sociale fallimentare e utile solo ai pochi. Ormai la grande massa di cittadini è stanca di questa società, di queste istituzioni, incapaci di dare risposte e di dare una visione concreta di futuro. E' un problema generale del mondo occidentale. 
Io direi che è un NO a questo mondo globalizzato e velocissimo che ha tolto a noi cittadini certezze, diritti e futuro.
Il brutto è che da questo No non riesco a vedere alcun segnale positivo. Oltre il No a Renzi cosa esiste? Quale è la alternativa proposta?
I cittadini che hanno urlato il loro No a questo modello e a questa politica hanno in mente un nuovo modello, un nuovo modo di fare politica?
La alternativa a Renzi non può essere sempre e solo la pancia, la rabbia. Non porta da nessuna parte. Questo è il vero limite del No. Oltre il No vedo ahimè il nulla. Non mi entusiasma vedere la accozzaglia che ha vinto pensare di poter gestire un domani il paese. Non credo che nessuno di loro abbia un progetto alternativo e credibile al nefasto renzismo.
Oltre il NO serve una idea, una alternativa vera che oggi semplicemente non c'è. E se manca caro cittadino arrabbiato è pure colpa un po' tua. 
Invece di delegare, di urlare, di usare la panza comincia a usare la testa, a informarti, a dire la tua, a partecipare alla vita pubblica. Solo così riusciremo a iniziare a fare quella necessaria e improcastinabile rivoluzione culturale e sociale di cui abbiamo assolutamente bisogno. Cittadino mettiti in discussione e comincia tu dal basso a far valere i tuoi diritti e a votare e premiare il merito anche in politica e nella cosa pubblica. Non sarà urlando e votando Salvini, Berlusconi o la Meloni che potrai pensare di cambiare le tue sorti personali e di una società corrotta e marcia. Sii tu il protagonista di questo cambiamento. Smettila di delegare e voltare la testa dall'altra parte o peggio metterla sotto la sabbia. Diventa anche tu finalmente il protagonista e l'artefice del tuo destino. Oppure il sistema genererà altri mostri che continueranno a far finta di voler cambiare. Buona giornata a tutti.

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