Esiste una unica via per salvare il malandato sistema bancario italiano: la nazionalizzazione.
Reperire in questo contesto i circa 20-25 miliardi necessari è estremamente difficile soprattutto per banche come MPS, Carige, Veneto Banca e BPVi. Chi mette soldi dentro ad istituti zavorrati da crediti inesigibili, alti costi del personale e la cui reputazione è pari a sottozero, impedendo di fatto l'aumento degli impieghi e dei depositi? Nessuno.
Meglio allora evitare di perdere altro tempo. Paesi piu' forti del nostro hanno nazionalizzato banche di primaria importanza, vedi ad esempio il Regno Unito con RBS (Royal Bank of Scotland).
Non vedo perchè a questo punto non potremmo farlo noi.
Facciamolo e subito anche perchè oltre alle 4 banche malmesse che ho citato prima ci sono pure le 4 banchette salvate l'anno scorso che stanno di nuovo in cattive acque (Etruria, Banca Marche, Carife e CariChieti). Inutile prolungare oltre la agonica e spasmodica ricerca di investitori.
Creiamo subito una bad bank dove far confluire i crediti in sofferenza delle banche stimabili solo per quelle sopracitate in non meno di 50 miliardi. Contemporaneamente lo stato si faccia carico della ricapitalizzazione delle stesse pari ad almeno 9 miliardi (5 per Mps e 2 almeno per VB-BPVI).
Altre soluzioni sono solo pura fantasia. Anzi un'altra soluzione esiste ma porterebbe al collasso del sistema bancario italiano: il bail-in. I tedeschi stiano sereni: hanno il problema Deutsche Bank da risolvere quindi non sono in grado di minacciare o alzare barricate contro di noi.
Siamo giunti ormai all'ultima spiaggia. O questa o un salto nel buoi con conseguenze devastanti anche per i tedeschi oltre che per tutta l'Europa.
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