Sui media
sono apparsi in questi giorni varie notizie riguardanti la SPV. Il commissario
per la costruzione della superstrada Vernizzi ha convocato la stampa per
rispondere alle 70 contestazioni avanzate dalla Corte dei Conti sulla discussa
opera. Tra i tanti dati presentati dal commissario uno macroscopico balza all’occhio : una opera delle dimensioni
della SPV, il cui costo è già incrementato di oltre 400 milioni rispetto al
progetto originale presentato, non ha il closing finanziario ovvero non ha ancora
i finanziamenti necessari per la realizzazione. E’ come se una persona
iniziasse a fare una casa senza sapere dove e soprattutto se troverà i soldi.
Ma qui non si tratta di una casa ma della piu’ grande opera pubblica
attualmente in costruzione in Veneto. Il concessionario SIS, secondo quanto
affermato da Vernizzi, ha assicurato il closing entro marzo. Ma qui si fa notte
fonda. I bene informati dicono che l’amministratore delegato di SIS, l’ing.
Dogliani, avrebbe incaricato un fondo inglese di reperire il denaro mancante (
1.700 milioni), offrendo rendimenti del 10%. Ma ad oggi sono stati raccolti
solo 600 milioni. Che fondo o banca
potrà concedere finanziamenti ad una opera il cui flusso di traffico non
consente di ottenere un profitto, secondo autorevoli calcoli, neppure nel giro
di trenta anni? Basta guardare all’esempio della tanto sbandierata Brebemi (
Brescia-Bergamo-Milano)per cui si invoca già l’intervento pubblico per
appianare le perdite di esercizio dovute allo scarso traffico. Lo stesso destino
toccherà alla SPV?
21 giugno 2016 Oggetto – Andamento e prospettive dell’inchiesta sulle responsabilità degli ex amministratori della ‘Banca Popolare di Vicenza’. Signor Procuratore, il recente suicidio del pensionato Antonio Bedin ed il riemergere sui media di notizie su vicende di un passato non troppo lontano che ebbero come protagonisti, da un lato i vertici della ‘Banca Popolare di Vicenza’ dell’epoca, ‘in primis’ il suo presidente Gianni Zonin, e dall’altro - con differenti ruoli professionali e divergenti valutazioni - la dottoressa Cecilia Carreri ed altri magistrati, qualcuno dei quali ancora in servizio nel Palazzo di Giustizia di Vicenza, rendono indilazionabile secondo la nostra Associazione una presa di posizione pubblica, netta e precisa della Procura sull’andamento e sulle prospettive dell’inchiesta riguardante le gravi responsabilità dei precedenti amministratori della citata banca. Tale convinzione è basata sul fatto che quello di Antonio Bedin non è il prim...
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