Passa ai contenuti principali

CHI PENSA AI VECCHI SOCI DELLE POPOLARI?

Dopo tante dichiarazioni stampa, tante interviste, tante chiacchiere utili forse solo a prendere tempo, chiediamo ai presidenti di Veneto Banca Anselmi e di BPVicenza  Mion a che punto siano i tanto sbandierati e promessi tavoli di conciliazione. Tutti si preoccupano degli esuberi dei dipendenti, delle perdite delle banche, dei nuovi accantonamenti ma pare che dei vecchi e azzerati soci si siano perse le tracce. A fine ottobre promettevano di aprire i tavoli ma ad oggi nulla ci è pervenuto.
Come associazione dei piccoli soci delle popolari chiediamo che venga finalmente fatta chiarezza sulla tempistica e soprattutto sulla quantificazione degli eventuali risarcimenti previsti per i vecchi soci.
Chiediamo nuovamente un serio confronto con il management e il fondo Atlante in merito alla proposta da noi avanzata a favore degli azionisti azzerati. Da troppo assistiamo a promesse e tattiche dilatorie che non fanno altro che spostare sempre più in là eventuali proposte e soluzioni concrete. Chiediamo anche la conferma delle assemblee per votare la azione di responsabilità nei confronti degli ex vertici.
Anche su questo ad oggi nulla di concreto risulta stabilito. Il tempo delle chiacchiere ci sembra terminato; esigiamo una chiara road map da qui a giugno su modalità della eventuale fusione, piano industriale, apertura dei tavoli di conciliazione e azione di responsabilità. Il nostro sospetto è che si voglia prima arrivare alla fusione per poi partire con il resto.
Mion e Anselmi ci dicano come intendono procedere. Crederemo solo ai fatti. Di chiacchiere da bar siamo ormai stufi.

Commenti

Post popolari in questo blog

Nani e ballerine

Guardando oggi alla situazione politica del paese e ai suoi protagonisti vengono in mente i nani e le ballerine del circo. Un coacervo di partiti e movimenti senza idee, nè valori programmatici, nè programmi convincenti. Il nulla. Tanto da far rimpiangere i politici di vecchia scuola e la politica di qualche decennio fa che, magari, qualche valore lo aveva. Il problema è che anche chi nei partiti si oppone ed è contrario alla linea ufficiale alla fine non ha il coraggio o la forza di proporre qualcosa di alternativo. Eppure nel vuoto dell'oggi ci sarebbe una prateria disponibile. Purtroppo nel Pd come nel M5S o in Forza Italia i dissidenti non hanno abbastanza carisma e al dunque si appiattiscono, spesso per mera convenienza, sulle posizioni dominanti legittimando di fatto lo status quo, incapaci di arrivare ad uno strappo con quel sistema dal quale comunque traggono indirettamente una qualche forma di legittimazione e riconoscimento. Oggi non c'è spazio per il carisma,...

Il prefetto di Treviso "censura" Strade Morte

Il prefetto di Treviso ci ha negato la autorizzazione a presentare il libro Strade Morte ad Altivole.Ne parla oggi anche la stampa trevigiana  . Con la scusa che, trattandosi di un tema che poteva essere afferente alla campagna elettorale, era meglio rinviare l'evento a dopo le elezioni. Ma stiamo scherzando? Siamo ancora in democrazia signor prefetto? Ci spiega perchè non potremmo presentare un libro che tratta  degli scandali del Veneto e della SPV? Forse perchè ad Altivole passa la superstrada e forse perchè la ex sindaca di Altivole è candidata in regione con la Lega Nord e non si vuole toccare un tema comunque spinoso. Gravissimo quanto accaduto ad Altivole ma si sbagliano se credono di tapparci la bocca. La presentazione si farà comunque in altro luogo: un motivo in piu' per esserci. In quanto al prefetto mi riservo di chiedere un incontro per chiarire le ragioni "ufficiali" alla base del diniego e soprattutto in base a quale eventuale normativa abbia assunto...

I nodi vengono sempre al pettine: la UE boccia il fondo per i soci di VB e BPVI

Apprendo dalla stampa che la Ue, non certo sorprendentemente dato che c'erano state avvisaglie chiare in questo senso, ha bocciato il fondo di ristoro per i soci Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza ( il fondo serve anche per gli ex soci delle banche risolte del centro Italia ). La Ue boccia il rimborso di fatto automatico ai soci/risparmiatori. Dubbi erano stati sollevati  prima della approvazione della legge istitutiva del fondo avvenuta a fine 2018. Il dilettantesco governo gialloverde aveva arrogantemente respinto ogni addebito, affermando che se ne sarebbe fregato della UE e dei suoi rilievi. Orbene oggi apprendiamo non solo della bocciatura del fondo ma anche del rinvio di 45 giorni della approvazione dei relativi decreti attuativi. Senza di essi il fondo resta lettera morta. Dove è finita la gigionesca baldanza di Di Maio e c.? Perchè non hanno tirato diritto approvando comunque i decreti, dando il via ai rimborsi tanto attesi? Al limite potevano farlo e ricev...