Oggi il presidente Hollande ha dichiarato che la Grecia è libera se lo vuole di uscire dall'euro. Se invece intende restarvi deve mantenere gli impegni presi con la troika, ovvero continuare a sottoporre il paese al rigido piano di austerità e tagli che ha portato solo ulteriore recessione, disoccupazione e miseria. Questa dichiarazione fa seguito a quella apparsa nel giornale tedesco "Der Spiegerl", in cui si citavano fonti governative tedesche, secondo cui la Merkel e Schaeuble sarebbero disposti ad accettare la uscita della Grecia dall'euro. Il cinismo franco-tedesco arriva al punto di continuare a distruggere il poco che resta del paese ellenico, pur di non cambiare linea ed accettare il necessario taglio del debito pubblico greco. Non riusciranno mai a rientrare nei rigidi parametri europei ma ormai il debito greco per il duo Hollande-Merkel non costituisce piu' un pericolo, dato che è in gran parte in mano ad istituzioni internazionali e non alle loro banche come nel 2011-2012. A loro importa solo salvare le loro istituzioni finanziarie. La Germania e la Francia sono disposte ad accettare di perdere la Grecia (e qualche soldo) pur di non introdurre un pericoloso, per loro, precedente.Una visione miope che non intende che, se salta la Grecia, le conseguenze saranno nefaste per tutti anche per i loro popoli. Serve ribaltare questa Europa della austerità e farla diventare piu' solidale con la creazione, ad esempio, degli euro-bond. Non possiamo permetterci di distruggere un popolo per i cinici calcoli elettorali di due vecchi politicanti come Hollande e Merkel. E' tempo che anche tedeschi e francesi cambino la loro classe politica, ormai antidiluviana e legata a vecchie visioni della società e dell'Europa.
Guardando oggi alla situazione politica del paese e ai suoi protagonisti vengono in mente i nani e le ballerine del circo. Un coacervo di partiti e movimenti senza idee, nè valori programmatici, nè programmi convincenti. Il nulla. Tanto da far rimpiangere i politici di vecchia scuola e la politica di qualche decennio fa che, magari, qualche valore lo aveva. Il problema è che anche chi nei partiti si oppone ed è contrario alla linea ufficiale alla fine non ha il coraggio o la forza di proporre qualcosa di alternativo. Eppure nel vuoto dell'oggi ci sarebbe una prateria disponibile. Purtroppo nel Pd come nel M5S o in Forza Italia i dissidenti non hanno abbastanza carisma e al dunque si appiattiscono, spesso per mera convenienza, sulle posizioni dominanti legittimando di fatto lo status quo, incapaci di arrivare ad uno strappo con quel sistema dal quale comunque traggono indirettamente una qualche forma di legittimazione e riconoscimento. Oggi non c'è spazio per il carisma,...
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