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La casta regionale ha vinto ancora


Purtroppo non è stata approvata la norma proposta dal consigliere regionale Padrin (Forza Italia), per introdurre un limite massimo di due mandati per consigliere regionale con effetto immediatamente retroattivo. L'aula ha approvato la norma ma senza retroattività: da questa tornata elettorale i consiglieri potranno fare un massimo di due mandati. La riforma entrerà in vigore quindi solo a partire dal 2025. La casta ha vinto ancora e non ha votato una norma che avrebbe di fatto reso incandidabile 27 consiglieri regionali, presenti a Palazzo Balbi da due, tre, quattro o addirittura cinque mandati. A questo punto i partiti potrebbero "iure proprio" introdurre un regolamento che non preveda la candidatura per quei consiglieri che hanno svolto già due mandati. Sono scettico. I dinosauri vanno mandati a casa. Non si capisce perchè il governatore o il sindaco, come è sacrosanto, possano stare in carica un massimo di due mandati mentre per i consiglieri regionali (e i parlamentari) non sia previsto alcun limite. In democrazia serve il ricambio sia politico che anagrafico. Il consiglio regionale ha invece dimostrato poco coraggio, evitando di liquidare una classe politica che ha fatto oramai il suo corso. Auspico che, qualora i partiti insistessero su candidature gerontocratiche, gli elettori ne tengano conto al momento del voto. Rinnoviamo il consiglio regionale. Ne abbiamo urgente bisogno.

Di seguito la lista dei consiglieri con piu' di due mandati in Regione. Sono 13 e rappresentano tutto l'arco costituzionale da Forza Italia, Pd, ex An a Rifondazione Comunista. La casta è trasversale:
Conta Giancarlo (3 mandati), Cortellazzo Piergiorgio (3 mandati), Donazzan Elena (3 mandati), Franchetto Gustavo (3 mandati), Finozzi Marino (3 mandati), Grazia Raffaele (3 mandati), Manzato Franco (3 mandati), Petteno' Pietrangelo (3 mandati), Stival Daniele (3 mandati), Tesserin Carlo Alberto (5 mandati), Tiozzo Lucio (3 mandati), Padrin Leonardo(3 mandati), Giorgetti Massimo (4 mandati). 

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