Renzi sta giocando a poker. Sembra uscire vincente stasera. Con la proposta di un candidato di qualita', anti Patto del Nazareno, come Mattarella, ha, con un colpo solo, ricompattato il Pd (che infatti ha votato quasi in massa scheda bianca, salvo forse pochi voti dei civatiani per Prodi) e ribadito a Berlusconi che l'azionista di maggioranza del patto e' lui. Abilmente ha gia' incassato il si alla nuova legge elettorale da Forza Italia con la promessa di un nome al Colle gradito dall'ex cavaliere. Promessa non mantenuta, che ha sconquassato Forza Italia. A questo punto vediamo se la candidatura Mattarella regge. Certo Renzi rischia di far saltare il tavolo delle riforme. Ma forse a Berlusconi non conviene e lui lo sa. L'ex cavaliere esce perdente ma questo, in fondo, si sapeva gia' da prima. Nessuno puo' garantire al caimano una nuova verginita' politica. Se ne faccia una ragione. Al massimo puo' garantirgli l'unica cosa che gli sta veramente a cuore: la salvezza del suo impero.
Guardando oggi alla situazione politica del paese e ai suoi protagonisti vengono in mente i nani e le ballerine del circo. Un coacervo di partiti e movimenti senza idee, nè valori programmatici, nè programmi convincenti. Il nulla. Tanto da far rimpiangere i politici di vecchia scuola e la politica di qualche decennio fa che, magari, qualche valore lo aveva. Il problema è che anche chi nei partiti si oppone ed è contrario alla linea ufficiale alla fine non ha il coraggio o la forza di proporre qualcosa di alternativo. Eppure nel vuoto dell'oggi ci sarebbe una prateria disponibile. Purtroppo nel Pd come nel M5S o in Forza Italia i dissidenti non hanno abbastanza carisma e al dunque si appiattiscono, spesso per mera convenienza, sulle posizioni dominanti legittimando di fatto lo status quo, incapaci di arrivare ad uno strappo con quel sistema dal quale comunque traggono indirettamente una qualche forma di legittimazione e riconoscimento. Oggi non c'è spazio per il carisma,...
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