Fratelli d'Italia ha proposto un emendamento nel quale si prevede che il capo dello stato venga eletto direttamente dai cittadini, come accade in molti paesi, sottraendolo al mercato delle vacche delle negoziazioni tra partiti. La proposta non e' passata. Nulla di strano che il Pd , Ncd, Fi vogliano questo ma scoprire che anche M5S abbia votato contro fa veramente arrabbiare. Non si capisce se il no sia a prescindere su tutto, anche su buone proposte come questa, o se sia solo per mostrare una sterile e inconcludente posizione di diversita' sempre e comunque dai partiti tradizionali. M5S si condanna e condanna i suoi elettori alla emarginazione politica. Un voto inutile, buttato che non porta a nulla. Anche la scelta di non partecipare alle consultazioni sul nuovo capo dello Stato cui era stato invitato da Renzi e' un errore che mette all'angolo i grillini, dando la scusa a Renzi per definirli marginali e inconcludenti. Ogni volta che il movimento e' stato chiamato a prendersi delle responsbilita' le ha sdegnosamente rifiutate, chiamandosi fuori e autoescludendosi. A questo punto se ne hanno il coraggio e se non sono troppo attaccati alle seggiole, si dimettano in massa e vadano sull' Aventino, tornando a occuparsi del territorio da cui brillano per assenza. Altrimenti avremo la conferma che sono solo un movimento inutile, uno sfogatoio nato per sedare sul nascere possibili ben piu gravi conflitti sociali. M5S non ha nulla a che spartire con Siryza e con il suo leader la cui storia e impegno sono dimostrati dal lavoro di anni sul territorio. Andiamo oltre l'inutile movimento del comico e dei suo sodali. Invito i dissidenti a fare finalmente il passo, lasciando un progetto ormai morto per dare vita a un nuovo soggetto politico.
Il rompiscatole torna dopo una lunga pausa. In questo momento il tema caldo per il nostro territorio è lo scandalo relativo alla Banca Popolare di Vicenza e a Veneto Banca. 200.000 azionisti rischiano perdite colossali. In Veneto Banca hanno almeno iniziato a fare pulizia. Via Consoli,via Trinca, via il vecchio cda (anche se Consoli aveva provato a fare resistenza). Cosa aspettano a Vicenza a cacciare Zonin e l'intero cda, reo di tante nedandezze? La azione B.P.VI.valeva 62 euro. Dopo la quotazione se ne varrà 15 gli azionisti potranno baciarsi le mani. Perdita secca di almeno 47 euro ad azione ovvvero meno 75%. Gli azionisti della Popolare di Vicenza sono 126.000. Quanto denaro frutto anche dei risparmi delle nostre famiglie andrà in fumo? Non meno di 2 miliardi di euro equivalenti a una perdita ipotizzabile di circa 25.000 euro ad azionista. Per questo dico #Zonindimettiti . E con lui, ripeto, tutto il cda a partire da Zigliotto, presidente di Confindustria di Vicenza. E...
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