Renzi come al solito ci stupisce con effetti speciali di inizio anno: una riforma al mese nel 2015, riforma elettorale e altro. Cose già sentite nel corso del 2014 e rivelatesi in gran parte bufale. A parte la pur condivisibile riforma dell'articolo 18, un totem francamente ormai inutile e la riforma del senato (cui peraltro mancano tre letture parlamentari a maggioranza dei 2/3 per diventare legge) abbiamo visto ben poco. Per quanto riguarda il decreto di fine anno esso contiene, tra le altre cose, alcuni regalini agli evasori, l'aumento dell'iva e delle accise sui carburanti e l'inasprimento della tassazione per i lavoratori autonomi minimi (cioè sotto una certa soglia di reddito). Nonostante tutto gran parte della stampa e dell'establishment continua a difendere Renzi, che pure in questo anno di governo ha dimostrato solo di essere abile nel fare salotto (tv) e annunci.
Guardando oggi alla situazione politica del paese e ai suoi protagonisti vengono in mente i nani e le ballerine del circo. Un coacervo di partiti e movimenti senza idee, nè valori programmatici, nè programmi convincenti. Il nulla. Tanto da far rimpiangere i politici di vecchia scuola e la politica di qualche decennio fa che, magari, qualche valore lo aveva. Il problema è che anche chi nei partiti si oppone ed è contrario alla linea ufficiale alla fine non ha il coraggio o la forza di proporre qualcosa di alternativo. Eppure nel vuoto dell'oggi ci sarebbe una prateria disponibile. Purtroppo nel Pd come nel M5S o in Forza Italia i dissidenti non hanno abbastanza carisma e al dunque si appiattiscono, spesso per mera convenienza, sulle posizioni dominanti legittimando di fatto lo status quo, incapaci di arrivare ad uno strappo con quel sistema dal quale comunque traggono indirettamente una qualche forma di legittimazione e riconoscimento. Oggi non c'è spazio per il carisma,...
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