Renzi come al solito ci stupisce con effetti speciali di inizio anno: una riforma al mese nel 2015, riforma elettorale e altro. Cose già sentite nel corso del 2014 e rivelatesi in gran parte bufale. A parte la pur condivisibile riforma dell'articolo 18, un totem francamente ormai inutile e la riforma del senato (cui peraltro mancano tre letture parlamentari a maggioranza dei 2/3 per diventare legge) abbiamo visto ben poco. Per quanto riguarda il decreto di fine anno esso contiene, tra le altre cose, alcuni regalini agli evasori, l'aumento dell'iva e delle accise sui carburanti e l'inasprimento della tassazione per i lavoratori autonomi minimi (cioè sotto una certa soglia di reddito). Nonostante tutto gran parte della stampa e dell'establishment continua a difendere Renzi, che pure in questo anno di governo ha dimostrato solo di essere abile nel fare salotto (tv) e annunci.
Il rompiscatole torna dopo una lunga pausa. In questo momento il tema caldo per il nostro territorio è lo scandalo relativo alla Banca Popolare di Vicenza e a Veneto Banca. 200.000 azionisti rischiano perdite colossali. In Veneto Banca hanno almeno iniziato a fare pulizia. Via Consoli,via Trinca, via il vecchio cda (anche se Consoli aveva provato a fare resistenza). Cosa aspettano a Vicenza a cacciare Zonin e l'intero cda, reo di tante nedandezze? La azione B.P.VI.valeva 62 euro. Dopo la quotazione se ne varrà 15 gli azionisti potranno baciarsi le mani. Perdita secca di almeno 47 euro ad azione ovvvero meno 75%. Gli azionisti della Popolare di Vicenza sono 126.000. Quanto denaro frutto anche dei risparmi delle nostre famiglie andrà in fumo? Non meno di 2 miliardi di euro equivalenti a una perdita ipotizzabile di circa 25.000 euro ad azionista. Per questo dico #Zonindimettiti . E con lui, ripeto, tutto il cda a partire da Zigliotto, presidente di Confindustria di Vicenza. E...
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