Guardando alla nuova politica classe che avanza, soprattutto nel Pd, non si puo' che essere perplessi sulla capacità di tale gruppo di innovare e cambiare il nostro paese. Renzi e la sua banda di giovani quarantenni mi sembrano la riedizione del vecchio in formato digitale. Gente come Moretti, Picerno, Bonafè, Migliore, Paita tanto per citare i primi che mi vengono in mente non rappresentano alcuna rottura rispetto ai politici da rottamare che li hanno preceduti. La Moretti è arrivata a dire che le grandi infrastrutture servono, che rappresentano lo "sviluppo". Per non parlare del suo capo Renzi che ha in mente un modello di Italia vecchio. Questi giovani rottamatori non parlano mai di turismo, rilancio e salvaguardia del territorio, reti digitali. Per non parlare di Europa e solidarietà. Il semestre europeo di Renzi si contraddistingue per la assoluta inazione e mancanza di proposta. Il premier sta perdendo popolarità, basta leggere gli ultimi sondaggi: -13% di consensi per il primo ministro da settembre ad oggi. E sta in piedi solo perchè dentro e fuori del Pd chi gli si oppone è debole e non rappresenta una vera alternativa. Tra due settimane si vota in Grecia e se vince Siryza ci sarà, forse, una svolta che potrebbe avere pesanti riflessi anche sui "Gattopardi rottamatori italiani". Subito dopo si vota per il nuovo capo dello Stato e mi auguro che venga eletto una figura di peso non un avatar del pifferaio di Firenze. Una figura che sia in grado di ridare dignità alla politica nel nostro paese e contrastare la megalomania di Renzi.
Il rompiscatole torna dopo una lunga pausa. In questo momento il tema caldo per il nostro territorio è lo scandalo relativo alla Banca Popolare di Vicenza e a Veneto Banca. 200.000 azionisti rischiano perdite colossali. In Veneto Banca hanno almeno iniziato a fare pulizia. Via Consoli,via Trinca, via il vecchio cda (anche se Consoli aveva provato a fare resistenza). Cosa aspettano a Vicenza a cacciare Zonin e l'intero cda, reo di tante nedandezze? La azione B.P.VI.valeva 62 euro. Dopo la quotazione se ne varrà 15 gli azionisti potranno baciarsi le mani. Perdita secca di almeno 47 euro ad azione ovvvero meno 75%. Gli azionisti della Popolare di Vicenza sono 126.000. Quanto denaro frutto anche dei risparmi delle nostre famiglie andrà in fumo? Non meno di 2 miliardi di euro equivalenti a una perdita ipotizzabile di circa 25.000 euro ad azionista. Per questo dico #Zonindimettiti . E con lui, ripeto, tutto il cda a partire da Zigliotto, presidente di Confindustria di Vicenza. E...
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