Il 31 dicembre del 2014 moriva, a causa di un tragico incidente stradale, mio padre Antonio Francesco, già preside dell'Istituto Agrario Parolini di Bassano, scrittore e giornalista. Autore di oltre 40 libri dedicati alla storia e alle tradizioni culturali della Pedemontana Veneta, è stato da sempre impegnato nella difesa dei valori del territorio cui si sentiva così intimamente legato. Mio padre mi ha insegnato ad essere una persona intellettualmente libera e ad anteporre i propri ideali e valori a ogni interesse personale. Era un uomo colto e profondo, amato dai suoi alunni a cui aveva insegnato un approccio libero da condizionamenti e da fanatismi. Convintamente laico si era anche dedicato alla vita politica diventando alla fine degli anni '60 vicesindaco di Borso e sfiorando all'inizio degli anni'80 la elezione a consigliere regionale nelle fila del partito repubblicano. Era un uomo semplice che adorava la sua terra ed aveva un grande senso dello Stato e del suo ruolo di servitore dello Stato, in quanto educatore prima e dirigente scolastico poi. Se sono una persona libera e non disponibile a piegarmi a certi compromessi (che in politica sembrano, ahimè, necessari) lo devo a mio padre e di questo lo ringrazio sentitamente. Oggi piu' che mai abbiamo bisogno di persone oneste, limpide,trasparenti come lui. Grande cultore della sua terra mi ha trasmesso l'amore per il nostro territorio e la sua tutela nel senso piu' nobile e profondo del termine. Per promuoverne le opere e tutelarne la eredità culturale alla fine del 2013 è nata la Associazione culturale "Antonio F. Celotto", che nel mese di dicembre 2014 ha organizzato a Borso del Grappa, suo comune natale, una mostra dedicata alla sua vita e alle sue opere. Sono passati due anni dalla morte di mio padre e sento la neccesità di dirgli grazie per tutto quello che ha rappresentato e per i grandi valori che ha saputo trasmettermi. Grazie Papà.
Guardando oggi alla situazione politica del paese e ai suoi protagonisti vengono in mente i nani e le ballerine del circo. Un coacervo di partiti e movimenti senza idee, nè valori programmatici, nè programmi convincenti. Il nulla. Tanto da far rimpiangere i politici di vecchia scuola e la politica di qualche decennio fa che, magari, qualche valore lo aveva. Il problema è che anche chi nei partiti si oppone ed è contrario alla linea ufficiale alla fine non ha il coraggio o la forza di proporre qualcosa di alternativo. Eppure nel vuoto dell'oggi ci sarebbe una prateria disponibile. Purtroppo nel Pd come nel M5S o in Forza Italia i dissidenti non hanno abbastanza carisma e al dunque si appiattiscono, spesso per mera convenienza, sulle posizioni dominanti legittimando di fatto lo status quo, incapaci di arrivare ad uno strappo con quel sistema dal quale comunque traggono indirettamente una qualche forma di legittimazione e riconoscimento. Oggi non c'è spazio per il carisma,...
Commenti
Posta un commento