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Il rompiscatole non si candida (e non vota) alle regionali

Visto che da qualche parte mi è giunta questa domanda sento il dovere di informare amici, conoscenti, nemici, detrattori (tanti) che non mi candido per le prossime elezioni regionali. Non ne vale la pena, non esiste oggi una sola forza politica nella quale mi riconosca e nella quale meriti spendere energie, tempo e denaro. Oggi la politica è autoreferenziale, delle bande di affari che servono ad accontentare alcuni precisi blocchi sociali. Ha senso oggi parlare di politica? Meglio parlare di affarismo. Fino a quando non tornerà di moda in politica la intelligenza, il merito, la competenza il sottoscritto eviterà con cura di schierarsi per qualche partito. Oggi siamo circondati dal nulla; la grandissima maggioranza dei candidati rappresentano al meglio questo nulla riempito al piu' da qualche contenuto di marketing totalmente privo di idee, programmi, principi. O forse questa è la politica del ventunesimo secolo: uno spettacolo mediatico in cui chi fa proclami o urla è visibile, popolare, ottiene consenso. Uno spettacolo disgustoso nel quale non ho alcuna intenzione di mettere la faccia.

Ha senso invece lavorare sul territorio, fare attivismo, occuparsi delle emergenze delle nostre città. Ho creduto come tanti nel M5S e sappiamo tutti come è finita. Un movimento che poteva cambiare il corso della storia del nostro paese, ma invece serviva, probabilmente, da sfogatoio sociale, per incanalare lo scontento verso forme pacifiche di protesta, evitando troppe tensioni sociali. La politica di oggi prevede delle belle statuine, fedeli, veloci, tecnologiche. Guai ad essere autonomi o dotati di una propria opinione. Tutto è messo al servizio del carrierismo e della poltrona, affogato in una meschinità senza limiti e senza ritegno. Il politico di oggi non ha dignità, nè orgoglio. Conta solo la seggiola e le prebende varie, come se non fosse possibile fare politica attiva anche al di fuori delle istituzioni. Io non sono adatto a questa politica. Non sono un servo furbo, non so stare al mio posto, non sono diplomatico e soprattutto, cosa pericolosa per il sistema, sono un rompiballe con qualche neurone ancora funzionante. Lo usero' per portare avanti le battaglie che mi appassionano e che hanno contraddistinto la mia azione. Se poi un giorno verrà fondato un partito o movimento serio mi candiderò di nuovo. Mi ritengo molto migliore di quasi tutti i politici che vedo, ho incontrato  nel talk show e che ho conosciuto nel corso di questi anni. Il mio è uno stand-by temporaneo in vista magari delle elezioni nazionali del 2018 o perchè no, in vista delle comunali a bassano del 2019. La mia città ha bisogno di competenze e capacità. Vedremo.
Approfitto invece per annunciare una scoppiettante novità editoriale a cui sto lavorando con alcuni amici e che presto verrà la luce.
Per tutti i motivi suesposti alle prossime regionali non votero': se non ha senso candidarsi ancora meno senso ha esprimere una preferenza elettorale per la indecente, impresentabile, non credibile classe politica nostrana.
In questo modo vengono smentiti i tanti grillini astiosi e invidiosi che mi avevano dato del "caregaro". Forse qualcuno di loro ha bisogno di uno stipendio o di un lavoro, essendo magari disoccupato. Io no. E siccome quello che conta è la coerenza penso di avere dimostrato chi sono. Loro, i grillini, devono invece ancora spiegare agli elettori cosa vogliono fare da grandi in politica.

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