La lista del presidente ovvero la lista Zaia doveva, stando ai bene informati, essere una lista di facce nuove, pulite, credibili, espressione della società civile. Invece pare sarà una lista-navetta buona per imbarcare politici in odore di trombatura, ad esempio l'assessore Donazzan che difficilmente verrebbe eletta in una lista di Forza Italia, o consiglieri che non trovano posto nella lista della Lega, come il bassanese Finco. Una lista buona per raccattare voti di qua e di là pur di vincere, in una competizione elettorale che appare durissima. Una lista che certamente non rappresenta quella novità auspicata da molti ma che sarà buona solo per riciclare al piu' qualche cariatide. D'altra parte che novità ci possiamo attendere da Zaia? Anche lui rappresenta il vecchio, era vicepresidente con Galan. La cosa tragica è che anche chi dovrebbe rappresentare il nuovo, come Berti del M5S, è in realtà irrilevante e insignificante politicamente, appiattito su slogan ormai inefficaci e privo di progettualità e proposta politica. Per non parlare della candidata Moretti, che non rappresenta certo una alternativa credibile. In realtà abbiamo toccato il fondo. La offerta politica è pessima e il 31 maggio, giorno delle elezioni, sarà meglio fare un giro al mare o ai monti. Ormai la politica rappresenta solo sè stessa, un teatrino dell'orrore patetico e interessato solo a difendere gli interessi di alcuni blocchi sociali. La politica e i suoi rappresentanti dovrebbero rappresentare il meglio di una società. Qui invece si fa a gara a proporre il peggio. Che comunque da qualcuno verrà sempre votato.
Guardando oggi alla situazione politica del paese e ai suoi protagonisti vengono in mente i nani e le ballerine del circo. Un coacervo di partiti e movimenti senza idee, nè valori programmatici, nè programmi convincenti. Il nulla. Tanto da far rimpiangere i politici di vecchia scuola e la politica di qualche decennio fa che, magari, qualche valore lo aveva. Il problema è che anche chi nei partiti si oppone ed è contrario alla linea ufficiale alla fine non ha il coraggio o la forza di proporre qualcosa di alternativo. Eppure nel vuoto dell'oggi ci sarebbe una prateria disponibile. Purtroppo nel Pd come nel M5S o in Forza Italia i dissidenti non hanno abbastanza carisma e al dunque si appiattiscono, spesso per mera convenienza, sulle posizioni dominanti legittimando di fatto lo status quo, incapaci di arrivare ad uno strappo con quel sistema dal quale comunque traggono indirettamente una qualche forma di legittimazione e riconoscimento. Oggi non c'è spazio per il carisma,...

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