Diciamolo chiaramente: la unica via d'uscita per venire fuori dalla recessione mondiale che ormai ci attanaglia da 8 anni è stampare, stampare e stampare ancora soldi sperando che la gente ri-cominci a consumare. Il modello può funzionare solo così, la finanza onnivora può funzionare solo creando e duplicando in un circolo vizioso folle, altra carta-moneta il cui valore arriverà un giorno a zero. Solo con il fasullo rilancio dei consumi e della spesa per infrastrutture si può sperare nel rilancio di un consumismo ormai moribondo, se non defunto. Ma sarà solo l'ennesima illusione forse l'ultima. Anzi è da augurarci che sia l'ultima. Un sistema così non ha futuro perchè basato sulla premessa di una crescita infinita che, ovviamente, soprattutto per limiti fisici ed ecologici non può esserci. Dobbiamo invece lavorare e da subito, ad un nuovo modello, fattibile e credibile, di vita. Non voglio più chiamarlo di sviluppo, perchè questa parola è ormai abusata e in un contesto come il nostro non significa più nulla. Serve un nuovo modello di stile di vita, un nuovo modello di economia, una nuova società basata su nuovi modelli socio- politici. Questi sono ormai obsoleti, superati, vecchi, dannosi. Armiamoci di coraggio e lavoriamo per dare un nuovo futuro al mondo e soprattutto ai nostri figli.
E'duro ammetterlo ma e' per me oggi frustrante essere italiano. Una parte dei miei concittadini e'ostinatamente decisa a non cambiare. Ci ritroviamo cosi' dopo 20 allo stesso punto da cui eravamo partiti. La Dc vestita da Pd la fa ancora da padrona. Da Forlani a Mattarella, passando per tutte le false e gattopardesche svolte di questi anni (Berlusconi, Bossi, Prodi, D'Alema, Grillo) il tema di fondo e' stato sempre quello: far finta di cambiare e mantenere il potere ben saldo nelle mani dei soliti o dei loro eredi. Ero stato all' estero per circa 10 anni, stanco di un paese per vecchi dove, da quando ho coscienza politica, sento parlare di riforme. Nel 2010 tornai con la speranza di poter finalmente fare qualcosa per il mio paese. Vedevo nel movimento di Grillo il possibile cambiamento, la spinta a riformare un paese vecchio, ostaggio di una casta che va da destra a sinistra e tocca in modo trasversale tutta la societa' italiana: i sindacati, i partiti...
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