Diciamolo chiaramente: la unica via d'uscita per venire fuori dalla recessione mondiale che ormai ci attanaglia da 8 anni è stampare, stampare e stampare ancora soldi sperando che la gente ri-cominci a consumare. Il modello può funzionare solo così, la finanza onnivora può funzionare solo creando e duplicando in un circolo vizioso folle, altra carta-moneta il cui valore arriverà un giorno a zero. Solo con il fasullo rilancio dei consumi e della spesa per infrastrutture si può sperare nel rilancio di un consumismo ormai moribondo, se non defunto. Ma sarà solo l'ennesima illusione forse l'ultima. Anzi è da augurarci che sia l'ultima. Un sistema così non ha futuro perchè basato sulla premessa di una crescita infinita che, ovviamente, soprattutto per limiti fisici ed ecologici non può esserci. Dobbiamo invece lavorare e da subito, ad un nuovo modello, fattibile e credibile, di vita. Non voglio più chiamarlo di sviluppo, perchè questa parola è ormai abusata e in un contesto come il nostro non significa più nulla. Serve un nuovo modello di stile di vita, un nuovo modello di economia, una nuova società basata su nuovi modelli socio- politici. Questi sono ormai obsoleti, superati, vecchi, dannosi. Armiamoci di coraggio e lavoriamo per dare un nuovo futuro al mondo e soprattutto ai nostri figli.
Sui media sono apparsi in questi giorni varie notizie riguardanti la SPV. Il commissario per la costruzione della superstrada Vernizzi ha convocato la stampa per rispondere alle 70 contestazioni avanzate dalla Corte dei Conti sulla discussa opera. Tra i tanti dati presentati dal commissario uno macroscopico balza all’occhio : una opera delle dimensioni della SPV, il cui costo è già incrementato di oltre 400 milioni rispetto al progetto originale presentato, non ha il closing finanziario ovvero non ha ancora i finanziamenti necessari per la realizzazione. E’ come se una persona iniziasse a fare una casa senza sapere dove e soprattutto se troverà i soldi. Ma qui non si tratta di una casa ma della piu’ grande opera pubblica attualmente in costruzione in Veneto. Il concessionario SIS, secondo quanto affermato da Vernizzi, ha assicurato il closing entro marzo. Ma qui si fa notte fonda. I bene informati dicono che l’amministratore delegato di SIS, l’ing. Dogliani, avrebbe incaricato un
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