Passa ai contenuti principali

Er cravatta

Ultimo post prima della partenza per il Cile. Post al volo per dire che con la uscita di fatto di Beppe Grillo e anche di Casaleggio dal m5s questo è rimasto in mano praticamente a Gigetto di maio ( rigorosamente con la minuscola).
Ma poi chi è davvero che comanda e decide oggi dentro al m5s? Non certo gigi er cravatta.
Il movimento (e il post di ieri di Grillo lo certifica in modo chiaro) è sempre di più lontano dalle origini e anche da quella rivoluzione gioiosa del 2013. E' diventato un partito come gli altri dove purtroppo conta la fedeltà e il non essere contro la linea soft e democristiano-moderata di di maio.
Un movimento piccolo, piccolo , un pò scialbo. Come scialbi sono quasi tutti i candidati alle prossime politiche messi in campo in Veneto, il cui unico scopo è non dare troppo fastidio alla Lega e obbedire alla linea demo del cravatta. 
Tutta gente insignificante, poco grintosa e di modesta competenza.
Tanto m5s non avrà i numeri per governare, meno che meno in Veneto, feudo leghista.
Chissà che un giorno qualcuno rimetta in moto lo spirito iniziale del m5s, quello che mi aveva spinto ad aderire al progetto nel lontano ormai 2010.
Nello spirito io resto un grillino doc. I traditori sono giggino e i suoi seguaci, pecore da macello.
Speriamo che anche gli elettori se ne rendano conto. Un mio ultimo consiglio : 
non andate alle urne il 4 marzo, andate in montagna a fare una gita. Non legittimate con il voto questa tarsversalmente pessima classe elettorale. Al massimo darei il voto a mè stesso, l'unico che oggi mi rappresenta! 

Commenti

Post popolari in questo blog

#Zonindimettiti

Il rompiscatole torna dopo una lunga pausa. In questo momento il tema caldo per il nostro territorio è lo scandalo relativo alla Banca Popolare di Vicenza e a Veneto Banca. 200.000 azionisti rischiano perdite colossali. In Veneto Banca hanno almeno iniziato a fare pulizia. Via Consoli,via Trinca, via il vecchio cda (anche se Consoli aveva provato a fare resistenza). Cosa aspettano a Vicenza a cacciare Zonin e l'intero cda, reo di tante nedandezze? La azione B.P.VI.valeva 62 euro. Dopo la quotazione se ne varrà 15 gli azionisti potranno baciarsi le mani. Perdita secca di almeno 47 euro ad azione ovvvero meno 75%. Gli azionisti della Popolare di Vicenza sono 126.000. Quanto denaro frutto anche dei risparmi delle nostre famiglie andrà in fumo? Non meno di 2 miliardi di euro equivalenti a una perdita ipotizzabile di circa 25.000 euro ad azionista. Per questo dico #Zonindimettiti . E con lui, ripeto, tutto il cda a partire da Zigliotto, presidente di Confindustria di Vicenza. E...

La amara verità sulla Superstrada Pedemontana Veneta

Sui media sono apparsi in questi giorni varie notizie riguardanti la SPV. Il commissario per la costruzione della superstrada Vernizzi ha convocato la stampa per rispondere alle 70 contestazioni avanzate dalla Corte dei Conti sulla discussa opera. Tra i tanti dati presentati dal commissario  uno macroscopico  balza all’occhio : una opera delle dimensioni della SPV, il cui costo è già incrementato di oltre 400 milioni rispetto al progetto originale presentato, non ha il closing finanziario ovvero non ha ancora i finanziamenti necessari per la realizzazione. E’ come se una persona iniziasse a fare una casa senza sapere dove e soprattutto se troverà i soldi. Ma qui non si tratta di una casa ma della piu’ grande opera pubblica attualmente in costruzione in Veneto. Il concessionario SIS, secondo quanto affermato da Vernizzi, ha assicurato il closing entro marzo. Ma qui si fa notte fonda. I bene informati dicono che l’amministratore delegato di SIS, l’ing. Dogliani, avrebbe incar...

LETTERA AL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI VICENZA CAPPELLERI

21 giugno 2016  Oggetto – Andamento e prospettive dell’inchiesta sulle responsabilità degli ex amministratori della ‘Banca Popolare di Vicenza’. Signor Procuratore, il recente suicidio del pensionato Antonio Bedin ed il riemergere sui media di notizie su vicende di un passato non troppo lontano che ebbero come protagonisti, da un lato i vertici della ‘Banca Popolare di Vicenza’ dell’epoca, ‘in primis’ il suo presidente Gianni Zonin, e dall’altro - con differenti ruoli professionali e divergenti valutazioni -  la dottoressa Cecilia Carreri ed altri magistrati, qualcuno dei quali ancora in servizio nel Palazzo di Giustizia di Vicenza, rendono indilazionabile secondo la nostra Associazione una presa di posizione pubblica, netta e precisa della Procura sull’andamento e sulle prospettive dell’inchiesta riguardante le gravi responsabilità dei precedenti amministratori della citata banca. Tale convinzione è basata sul fatto che quello di Antonio Bedin non è il prim...