Passa ai contenuti principali

Zaia non si erga a paladino dei soci delle Popolari. Servono fatti non sfilate

Il giorno dopo la manifestazione di Treviso sul risparmio violato la associazione soci banche popolari venete non puo' esimersi dal notare che imbarazza vedere il governatore Zaia ergersi a paladino e difensore dei soci traditi dal crac di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza. Imbarazza perchè lo stesso Zaia, se non ricordiamo male,  andava alle assemblee delle due banche in tempi anche recenti per elogiare il lavoro del management e i suoi risultati. Che si sono poi rivelati fallimentari. E lo stesso Zaia auspicava anzi a piu' riprese la nascita della famigerata banca del territorio, la banca del Nord Est. Zaia non ha mai pubblicamente e in maniera decisa stigmatizzato il comportamento dei banchieri che hanno distrutto il valore  e il risparmio dei soci. Non lo abbiamo mai sentito prendere una netta posizione contro Zonin e Consoli. Zaia non si erga a paladino dei soci e risparmiatori traditi. Non ne ha la storia, nè i meriti per farlo anche perchè sinceramente su questa partita poco o nulla puo' fare la regione Veneto, che non dispone di alcun potere di intervento nè può destinare alcuna concreta risorsa al ristoro dei danni patiti dai 205.000 soci delle due Popolari. Stupisce questo suo atteggiamento ma anche quello degli organizzatori della marcia, che lo hanno così pesantemente coinvolto. Forse perchè i due organizzatori, Arman e Miatello, hanno precedenti nel mondo dell'indipendentismo veneto. Il primo ha fatto parte di Indipendenza. Eu il gruppo di Busato che lanciò qualche anno fa il discusso referendum on line sulla indipendenza del Veneto. Cercare la sponda della Lega in questa partita, politicizzando di fatto la manifestazione, non ci è piaciuto; fino ad ora la Lega sul tema delle Popolari è stata latitante. Prova ne sia il fatto che ieri, a parte il governatore, pochi rappresentanti istituzionali della Lega erano presenti alla manifestazione. Singolare è poi che nessun rappresentante di associazioni dei soci o dei consumatori abbia preso la parola ieri sera magari presentando proposte concrete. Una manifestazione non partecipatissima (gli organizzatori si attendevano 5000 persone ne  sono arrivate si e no 1000, di queste quante erano davvero socie delle due banche?) dal sapore politicante nella quale si è voluta far passare la idea che la regione e la sua giunta leghista è parte attiva e paladina dei diritti dei soci truffati.  Questa partita è di competenza esclusiva del governo e in prima istanza di Bruxelles e della BCE, che difficilmente accetterà ristori per i soci-risparmiatori come ha avuto modo di dire in varie circostanze il sottosegretario all'economia Baretta. A questo punto servono fatti concreti non sfilate. La nostra associazione, che non fa parte del coordinamento don Torta, è in prima linea per proporre le azioni volte al recupero dei danni subiti.
E' tempo di soluzioni concrete, di chiacchere e sfilate ne abbiamo viste fin troppe.

Francesco Celotto
associazione soci banche popolari venete 

Commenti

Post popolari in questo blog

Nani e ballerine

Guardando oggi alla situazione politica del paese e ai suoi protagonisti vengono in mente i nani e le ballerine del circo. Un coacervo di partiti e movimenti senza idee, nè valori programmatici, nè programmi convincenti. Il nulla. Tanto da far rimpiangere i politici di vecchia scuola e la politica di qualche decennio fa che, magari, qualche valore lo aveva. Il problema è che anche chi nei partiti si oppone ed è contrario alla linea ufficiale alla fine non ha il coraggio o la forza di proporre qualcosa di alternativo. Eppure nel vuoto dell'oggi ci sarebbe una prateria disponibile. Purtroppo nel Pd come nel M5S o in Forza Italia i dissidenti non hanno abbastanza carisma e al dunque si appiattiscono, spesso per mera convenienza, sulle posizioni dominanti legittimando di fatto lo status quo, incapaci di arrivare ad uno strappo con quel sistema dal quale comunque traggono indirettamente una qualche forma di legittimazione e riconoscimento. Oggi non c'è spazio per il carisma,...

La amara verità sulla Superstrada Pedemontana Veneta

Sui media sono apparsi in questi giorni varie notizie riguardanti la SPV. Il commissario per la costruzione della superstrada Vernizzi ha convocato la stampa per rispondere alle 70 contestazioni avanzate dalla Corte dei Conti sulla discussa opera. Tra i tanti dati presentati dal commissario  uno macroscopico  balza all’occhio : una opera delle dimensioni della SPV, il cui costo è già incrementato di oltre 400 milioni rispetto al progetto originale presentato, non ha il closing finanziario ovvero non ha ancora i finanziamenti necessari per la realizzazione. E’ come se una persona iniziasse a fare una casa senza sapere dove e soprattutto se troverà i soldi. Ma qui non si tratta di una casa ma della piu’ grande opera pubblica attualmente in costruzione in Veneto. Il concessionario SIS, secondo quanto affermato da Vernizzi, ha assicurato il closing entro marzo. Ma qui si fa notte fonda. I bene informati dicono che l’amministratore delegato di SIS, l’ing. Dogliani, avrebbe incar...

LETTERA AL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI VICENZA CAPPELLERI

21 giugno 2016  Oggetto – Andamento e prospettive dell’inchiesta sulle responsabilità degli ex amministratori della ‘Banca Popolare di Vicenza’. Signor Procuratore, il recente suicidio del pensionato Antonio Bedin ed il riemergere sui media di notizie su vicende di un passato non troppo lontano che ebbero come protagonisti, da un lato i vertici della ‘Banca Popolare di Vicenza’ dell’epoca, ‘in primis’ il suo presidente Gianni Zonin, e dall’altro - con differenti ruoli professionali e divergenti valutazioni -  la dottoressa Cecilia Carreri ed altri magistrati, qualcuno dei quali ancora in servizio nel Palazzo di Giustizia di Vicenza, rendono indilazionabile secondo la nostra Associazione una presa di posizione pubblica, netta e precisa della Procura sull’andamento e sulle prospettive dell’inchiesta riguardante le gravi responsabilità dei precedenti amministratori della citata banca. Tale convinzione è basata sul fatto che quello di Antonio Bedin non è il prim...