Passa ai contenuti principali

Ministro Tria: i decreti attuativi renderanno facili i rimborsi per i soci di Veneto Banca e Bpvi?

Egregio ministro Tria,

apprendo dalla stampa che lei ha mantenuto per sè le deleghe sul settore bancario e quindi anche quelle riguardanti i decreti attuativi della legge del dicembre 2017 istitutiva del c.d. fondo per le vittime dei reati finanziari rivolto in primis ai risparmiatori coinvolti nel crack delle quattro banche del centro Italia ( Etruria, Carimarche, Cariferrara, Carichieti) e delle banche popolari venete.
Il governo si è impegnato nel decreto milleproroghe ad approvare entro il 31 ottobre i relativi decreti attuativi.
A questo punto se i decreti ricalcheranno la legge, anche ammettendo che la dotazione del fondo venga incrementata con il denaro proveniente dai conti dormienti, il cui massimo ammontare sarà pari a non oltre 670 milioni, permarrà un grosso limite per rendere facile il risarcimento ai soci azzerati di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza ovvero l'onere della prova, il cosiddetto miselling.
Il risparmiatore dovrà cioè provare che la vendita è stata fraudolenta una cosa non facile da dimostrare, soprattutto per chi ha acquistato le azioni prima del 2010.
Mi auguro che nei decreti attuativi sia presente un meccanismo che renda facile il risarcimento altrimenti, pur in presenza di una maggiore dotazione, pochi saranno i risparmiatori/soci che potranno usufruirne. Sarebbe forse stato meglio proporre una nuova legge tout court anzichè mantenere questa che inoltre prevede che la competenza in merito alla liquidazione (o meno) dei rimborsi spetti all'Anac, dimostratasi in questi mesi non sempre veloce nella gestione delle pratiche degli obbligazionisti delle banche oggetto di intervento.
Il tempo delle promesse è finalmente terminato e ora attendiamo fatti concreti.

Commenti

Post popolari in questo blog

Nani e ballerine

Guardando oggi alla situazione politica del paese e ai suoi protagonisti vengono in mente i nani e le ballerine del circo. Un coacervo di partiti e movimenti senza idee, nè valori programmatici, nè programmi convincenti. Il nulla. Tanto da far rimpiangere i politici di vecchia scuola e la politica di qualche decennio fa che, magari, qualche valore lo aveva. Il problema è che anche chi nei partiti si oppone ed è contrario alla linea ufficiale alla fine non ha il coraggio o la forza di proporre qualcosa di alternativo. Eppure nel vuoto dell'oggi ci sarebbe una prateria disponibile. Purtroppo nel Pd come nel M5S o in Forza Italia i dissidenti non hanno abbastanza carisma e al dunque si appiattiscono, spesso per mera convenienza, sulle posizioni dominanti legittimando di fatto lo status quo, incapaci di arrivare ad uno strappo con quel sistema dal quale comunque traggono indirettamente una qualche forma di legittimazione e riconoscimento. Oggi non c'è spazio per il carisma,

La amara verità sulla Superstrada Pedemontana Veneta

Sui media sono apparsi in questi giorni varie notizie riguardanti la SPV. Il commissario per la costruzione della superstrada Vernizzi ha convocato la stampa per rispondere alle 70 contestazioni avanzate dalla Corte dei Conti sulla discussa opera. Tra i tanti dati presentati dal commissario  uno macroscopico  balza all’occhio : una opera delle dimensioni della SPV, il cui costo è già incrementato di oltre 400 milioni rispetto al progetto originale presentato, non ha il closing finanziario ovvero non ha ancora i finanziamenti necessari per la realizzazione. E’ come se una persona iniziasse a fare una casa senza sapere dove e soprattutto se troverà i soldi. Ma qui non si tratta di una casa ma della piu’ grande opera pubblica attualmente in costruzione in Veneto. Il concessionario SIS, secondo quanto affermato da Vernizzi, ha assicurato il closing entro marzo. Ma qui si fa notte fonda. I bene informati dicono che l’amministratore delegato di SIS, l’ing. Dogliani, avrebbe incaricato un

De Luca impresentabile: chi lo ha eletto cosa è?

La commissione parlamentare antimafia ha reso pubblica   la lista dei cosiddetti impresentabili , cioè dei candidati sui quali pendono giudizi o addirittura condanne anche se non ancora definitive. Sono 17 in tutto: 12 del centro-destra e 5 del centro sinistra. Tra questi spicca il candidato governatore della Campania, il sindaco (anzi ex ) di Salerno, De Luca. Non intendo soffermarmi sull'aspetto legale o etico ma, a poche ore dal voto, vorrei sottolineare che   De Luca è stato votato legittimamente e democraticamente sindaco di Salerno e poi sempre dagli elettori campani candidato governatore del Pd . Anche ammettendo che non tutto sia stato fatto alla luce del sole, non  si può non affermare che De Luca non abbia ottenuto un largo consenso popolare da parte dei cittadini campani. A questo punto mi chiedo: se De Luca è impresentabile cosa sono i suoi elettori che pure, credo, siano a conoscenza dei gravi reati a suo carico?  De Luca è rientrato nella lista non per l’ultima