Passa ai contenuti principali

Anno nuovo, vita davvero nuova

Si conclude il 2017 e si inizia un nuovo anno. Per me il nuovo anno significherà questa volta davvero una vita nuova, un nuovo paese, una nuova attività. Cambio e volto pagina dopo 8 anni qui.
Se faccio un bilancio di questi anni in Italia non posso che essere deluso.
Ho provato a fare attività, a scuotere le coscienze. Non è servito a granchè. 
La società è sempre più apatica, vecchia, disillusa, stanca. Aggiungo anche che i vari gruppi, associazioni, comitati che ho frequentato a vario titolo e che si occupano di ambiente, banche, politica etc mi hanno profondamente deluso. Forse ancora di più della società civile, zeppi di persone che rincorrono i propri piccoli interessi di bottega, i propri personalismi, le proprie parrocchiette. Tutta gente incapace di guardare oltre il proprio naso, gente invidiosa, astiosa.
Questo paese da qualsiasi parte lo si guardi non ha soluzione. Ho perso tempo con la sciocca idea di cambiarlo quando a tanti italiani non importa nulla cambiarlo nè migliorarlo ma solo farsi i cazzi loro, inculando magari altre persone. Ho trovato un paese molto, troppo individualista composto appunto da individui ma privo di una collettività che sappia farsi carico dei problemi.
Tanti individui non fanno ahimè una nazione. Lascio questo paese arrabbiato, deluso. L'italiano medio è causa dei suoi problemi ma preferisce infantilmente scaricare la colpa sui politici, le istituzioni, il sistema che non va. Come se i politici, le istituzioni, lo stato fossero qualcosa di avulso dalla società civile. Eh no troppo comodo. Fino a quando non ci sarà una collettiva presa di coscienza e un cambiamento profondo soprattutto culturale nulla cambierà. Non sono ottimista ma questo ormai mi interessa poco anzi nulla. W il 2018!

Commenti

Post popolari in questo blog

La frustrazione di essere italiano

E'duro ammetterlo ma e' per me oggi frustrante essere italiano. Una parte dei miei concittadini e'ostinatamente decisa a non cambiare. Ci ritroviamo cosi' dopo 20 allo stesso punto da cui eravamo partiti. La Dc vestita da Pd la fa ancora da padrona. Da Forlani a Mattarella, passando per tutte le false e gattopardesche svolte di questi anni (Berlusconi, Bossi, Prodi, D'Alema, Grillo) il tema di fondo e' stato sempre quello: far finta di cambiare e mantenere il potere ben saldo nelle mani dei soliti o dei loro eredi.  Ero stato all' estero per circa 10 anni, stanco di un paese per vecchi dove, da quando ho coscienza politica, sento parlare di riforme. Nel 2010 tornai con la speranza di poter finalmente fare qualcosa per il mio paese. Vedevo nel movimento di Grillo il possibile cambiamento, la spinta a riformare un paese vecchio, ostaggio di una casta che va da destra a sinistra e tocca in modo trasversale tutta la societa' italiana: i sindacati, i partiti...

LETTERA AL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI VICENZA CAPPELLERI

21 giugno 2016  Oggetto – Andamento e prospettive dell’inchiesta sulle responsabilità degli ex amministratori della ‘Banca Popolare di Vicenza’. Signor Procuratore, il recente suicidio del pensionato Antonio Bedin ed il riemergere sui media di notizie su vicende di un passato non troppo lontano che ebbero come protagonisti, da un lato i vertici della ‘Banca Popolare di Vicenza’ dell’epoca, ‘in primis’ il suo presidente Gianni Zonin, e dall’altro - con differenti ruoli professionali e divergenti valutazioni -  la dottoressa Cecilia Carreri ed altri magistrati, qualcuno dei quali ancora in servizio nel Palazzo di Giustizia di Vicenza, rendono indilazionabile secondo la nostra Associazione una presa di posizione pubblica, netta e precisa della Procura sull’andamento e sulle prospettive dell’inchiesta riguardante le gravi responsabilità dei precedenti amministratori della citata banca. Tale convinzione è basata sul fatto che quello di Antonio Bedin non è il prim...

Il prefetto di Treviso "censura" Strade Morte

Il prefetto di Treviso ci ha negato la autorizzazione a presentare il libro Strade Morte ad Altivole.Ne parla oggi anche la stampa trevigiana  . Con la scusa che, trattandosi di un tema che poteva essere afferente alla campagna elettorale, era meglio rinviare l'evento a dopo le elezioni. Ma stiamo scherzando? Siamo ancora in democrazia signor prefetto? Ci spiega perchè non potremmo presentare un libro che tratta  degli scandali del Veneto e della SPV? Forse perchè ad Altivole passa la superstrada e forse perchè la ex sindaca di Altivole è candidata in regione con la Lega Nord e non si vuole toccare un tema comunque spinoso. Gravissimo quanto accaduto ad Altivole ma si sbagliano se credono di tapparci la bocca. La presentazione si farà comunque in altro luogo: un motivo in piu' per esserci. In quanto al prefetto mi riservo di chiedere un incontro per chiarire le ragioni "ufficiali" alla base del diniego e soprattutto in base a quale eventuale normativa abbia assunto...