Passa ai contenuti principali

LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CONVOCHI RENZI E DRAGHI ( E SORATO)

Le informazioni che ci arrivano dalle audizioni della commissione di inchiesta sulle banche confermano la idea che i controlli nel caso di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza non abbiano funzionato affatto. Non solo quelli della Banca d'Italia e della Consob ma anche ad altri livelli. Oltre a questo appaiono evidenti responsabilità anche sul fronte politico che ha accelerato drasticamente la trasformazione delle popolari in spa nel 2015 aggravando ulteriormente la situazione già difficile delle due banche venete.
A questo punto è necessario e lo chiediamo formalmente al presidente della commissione sen. Casini, che siano auditi l'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, in quanto sotto il suo governo venne emanata in fretta e furia la legge che obbligò entro il 31.12.2016 le banche popolari a trasformarsi in spa e l'attuale presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi. 
Ricordo che la banca centrale europea aveva sottoposto le due popolari venete ai quality assesment test (test che misurano la solidità patrimoniale) superati dalle due popolari venete per un pelo nel novembre del 2014 salvo poi chiedere un aumento di capitale da 3,5 miliardi nel 2015 e la successiva quotazione in borsa. La stessa Bce dichiarò che le banche erano solvibili nell'aprile 2017 salvo poi smentirsi clamorosamente qualche mese dopo arrivando a dichiarare i due istituti non solventi e non sistemici.E' evidente che qualcosa è andato storto e non solo nei controlli ma anche nella applicazione delle norme a livello europeo accelerando ulteriormente il processo di disintegrazione delle due banche, dichiarate in liquidazione coatta amministrativa nel giugno 2017 con il decreto legge nr 99.
Doveroso che la commissione parlamentare convochi al più presto Renzi e Draghi per chiarire tutti questi aspetti. Ricordiamo infine che ci sono banche popolari che, a causa della sospensione, decretata dal consiglio di Stato, del decreto di trasformazione, non sono ancora state trasformate in spa. Ad esempio la Banca Popolare di Bari ed altri banche popolari più piccole.
Utile infine per chiarire i rapporti tra Banca d'Italia e Banca Popolare di Vicenza la audizione dell'ex direttore generale ed amministratore delegato di BPVicenza Samuele Sorato, dati i tanti omissis e silenzi dell'ex presidente Zonin sentito dalla commissione qualche giorno fa.

Commenti

Post popolari in questo blog

La frustrazione di essere italiano

E'duro ammetterlo ma e' per me oggi frustrante essere italiano. Una parte dei miei concittadini e'ostinatamente decisa a non cambiare. Ci ritroviamo cosi' dopo 20 allo stesso punto da cui eravamo partiti. La Dc vestita da Pd la fa ancora da padrona. Da Forlani a Mattarella, passando per tutte le false e gattopardesche svolte di questi anni (Berlusconi, Bossi, Prodi, D'Alema, Grillo) il tema di fondo e' stato sempre quello: far finta di cambiare e mantenere il potere ben saldo nelle mani dei soliti o dei loro eredi.  Ero stato all' estero per circa 10 anni, stanco di un paese per vecchi dove, da quando ho coscienza politica, sento parlare di riforme. Nel 2010 tornai con la speranza di poter finalmente fare qualcosa per il mio paese. Vedevo nel movimento di Grillo il possibile cambiamento, la spinta a riformare un paese vecchio, ostaggio di una casta che va da destra a sinistra e tocca in modo trasversale tutta la societa' italiana: i sindacati, i partiti...

LETTERA AL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI VICENZA CAPPELLERI

21 giugno 2016  Oggetto – Andamento e prospettive dell’inchiesta sulle responsabilità degli ex amministratori della ‘Banca Popolare di Vicenza’. Signor Procuratore, il recente suicidio del pensionato Antonio Bedin ed il riemergere sui media di notizie su vicende di un passato non troppo lontano che ebbero come protagonisti, da un lato i vertici della ‘Banca Popolare di Vicenza’ dell’epoca, ‘in primis’ il suo presidente Gianni Zonin, e dall’altro - con differenti ruoli professionali e divergenti valutazioni -  la dottoressa Cecilia Carreri ed altri magistrati, qualcuno dei quali ancora in servizio nel Palazzo di Giustizia di Vicenza, rendono indilazionabile secondo la nostra Associazione una presa di posizione pubblica, netta e precisa della Procura sull’andamento e sulle prospettive dell’inchiesta riguardante le gravi responsabilità dei precedenti amministratori della citata banca. Tale convinzione è basata sul fatto che quello di Antonio Bedin non è il prim...

Il prefetto di Treviso "censura" Strade Morte

Il prefetto di Treviso ci ha negato la autorizzazione a presentare il libro Strade Morte ad Altivole.Ne parla oggi anche la stampa trevigiana  . Con la scusa che, trattandosi di un tema che poteva essere afferente alla campagna elettorale, era meglio rinviare l'evento a dopo le elezioni. Ma stiamo scherzando? Siamo ancora in democrazia signor prefetto? Ci spiega perchè non potremmo presentare un libro che tratta  degli scandali del Veneto e della SPV? Forse perchè ad Altivole passa la superstrada e forse perchè la ex sindaca di Altivole è candidata in regione con la Lega Nord e non si vuole toccare un tema comunque spinoso. Gravissimo quanto accaduto ad Altivole ma si sbagliano se credono di tapparci la bocca. La presentazione si farà comunque in altro luogo: un motivo in piu' per esserci. In quanto al prefetto mi riservo di chiedere un incontro per chiarire le ragioni "ufficiali" alla base del diniego e soprattutto in base a quale eventuale normativa abbia assunto...