25.01.2017
Comunicato
stampa
Sono
costretto a intervenire per evitare la strumentalizzazione che Veneto
Banca e Banca Popolare di Vicenza stanno facendo della mia
dichiarazione in merito ai rimborsi proposti ai soci.
In
tale comunicazione
ai soci, dopo alcune considerazioni in merito alla situazione delle
banche e alla posizione dei soci, ho infatti affermato:
"Per
concludere caro socio fatti
molto bene i conti in tasca, calcola i costi-benefici con l'ausilio
di una associazione o di un professionista e non farti prendere dalla
emotività o dai facili discorsi di chi in modo del tutto avulso
dalla realtà chiede la restituzione delle intere somme.
Caro
socio guarda in faccia la realtà senza credere a facili illusioni e
poi decidi. Hai tempo due mesi".
E’
dunque fin troppo evidente che con questa conclusione mi sono
limitato a suggerire ai soci di usare il buon senso. Nulla di
piu'!
Le
mie parole sono state interpretate in modo del tutto arbitrario dai
responsabili delle banche che
hanno presentato la mia dichiarazione come un suggerimento del
tutto opposto a quello vero, cioè ad accettare il
rimborso. Questo non è vero e diffido fin da subito
i responsabili delle banche a non utilizzare tale mia
dichiarazione a loro vantaggio. Non è assolutamente
corretto perchè non corrisponde alla realtà.
Tanto
è vero che la associazione di cui sono vicepresidente ha
programmato da tempo per febbraio
e marzo delle serate informative dal titolo estremamente
esplicito : "Rimborso ai soci: prendere o lasciare?"
Ricordo
infine che la associazione ha da tempo presentato una ragionevole
proposta, rimasta ad oggi lettera morta, per assegnare ai vecchi soci
delle obbligazioni di durata variabile in cambio del
conferimento di almeno 3 miliardi di crediti deteriorati ad un
veicolo esterno per le gestione degli stessi. Tale apporto potrebbe
perfettamente integrare il rimborso cash a favore dei soci.
Francesco
Celotto
Assopopolari
Venete
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