Passa ai contenuti principali

Il pasticciaccio brutto Salvini-Di Maio

Da cittadino, da elettore non posso esimermi dal denunciare questo ennesimo pasticcio all'italiana che si sta profilando tra Salvini e Di Maio.
Un governo gattopardesco che non cambierà nulla se non in peggio soprattutto per noi del Nord.
Si parla di un contratto di governo nel quale sono inclusi il reddito di cittadinanza, il no alla Fornero e altre cose ma in questo contratto non si nomina più il conflitto di interessi, la lotta alla corruzione, la flat tax tanto per citarne alcuni punti tra i più importanti.
E ci credo. Per accontentare Berlusconi il riferimento al conflitto di interessi e la lotta alla corruzione sono stati eliminati. Con il risultato che non cambierà gattopardescamento un bel nulla .
Per non parlare della flat tax eliminata per accontentare Di Maio e i suoi elettori che vogliono ricevere il reddito di cittadinanza, la mancia dello Stato senza lavorare. Bravi un bel capolavoro di coerenza nel quale noi cittadini del Nord non riceviamo un bel nulla.
Stia attento Salvini e pure Di Maio. Per la loro voglia o forse bramosia di potere voglino fare un governicchio a tutti i costi tenuti sotto scacco da Berlusconi che rischia di essere di nuovo l'unico vero vincitore. I perdenti certi siamo noi cittadini stufi di questo andazzo.
Meglio nuove elezioni subito per tentare di spazzare via una volta per tutte Berlusconi e la sua corte di peones. Questo paese non potrà mai davvero ripartire senza disfarsi della ingombrante figura di Berlusconi. Se ne ricordino bene Di Maio e Salvini.
Annuncio già che da iscritto al M5S voterò NO a questo pessimo nuovo inciucio e a questo accordo monco e inutile che Di Maio ci vuole proporre.

Commenti

Post popolari in questo blog

Nani e ballerine

Guardando oggi alla situazione politica del paese e ai suoi protagonisti vengono in mente i nani e le ballerine del circo. Un coacervo di partiti e movimenti senza idee, nè valori programmatici, nè programmi convincenti. Il nulla. Tanto da far rimpiangere i politici di vecchia scuola e la politica di qualche decennio fa che, magari, qualche valore lo aveva. Il problema è che anche chi nei partiti si oppone ed è contrario alla linea ufficiale alla fine non ha il coraggio o la forza di proporre qualcosa di alternativo. Eppure nel vuoto dell'oggi ci sarebbe una prateria disponibile. Purtroppo nel Pd come nel M5S o in Forza Italia i dissidenti non hanno abbastanza carisma e al dunque si appiattiscono, spesso per mera convenienza, sulle posizioni dominanti legittimando di fatto lo status quo, incapaci di arrivare ad uno strappo con quel sistema dal quale comunque traggono indirettamente una qualche forma di legittimazione e riconoscimento. Oggi non c'è spazio per il carisma,...

La amara verità sulla Superstrada Pedemontana Veneta

Sui media sono apparsi in questi giorni varie notizie riguardanti la SPV. Il commissario per la costruzione della superstrada Vernizzi ha convocato la stampa per rispondere alle 70 contestazioni avanzate dalla Corte dei Conti sulla discussa opera. Tra i tanti dati presentati dal commissario  uno macroscopico  balza all’occhio : una opera delle dimensioni della SPV, il cui costo è già incrementato di oltre 400 milioni rispetto al progetto originale presentato, non ha il closing finanziario ovvero non ha ancora i finanziamenti necessari per la realizzazione. E’ come se una persona iniziasse a fare una casa senza sapere dove e soprattutto se troverà i soldi. Ma qui non si tratta di una casa ma della piu’ grande opera pubblica attualmente in costruzione in Veneto. Il concessionario SIS, secondo quanto affermato da Vernizzi, ha assicurato il closing entro marzo. Ma qui si fa notte fonda. I bene informati dicono che l’amministratore delegato di SIS, l’ing. Dogliani, avrebbe incar...

LETTERA AL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI VICENZA CAPPELLERI

21 giugno 2016  Oggetto – Andamento e prospettive dell’inchiesta sulle responsabilità degli ex amministratori della ‘Banca Popolare di Vicenza’. Signor Procuratore, il recente suicidio del pensionato Antonio Bedin ed il riemergere sui media di notizie su vicende di un passato non troppo lontano che ebbero come protagonisti, da un lato i vertici della ‘Banca Popolare di Vicenza’ dell’epoca, ‘in primis’ il suo presidente Gianni Zonin, e dall’altro - con differenti ruoli professionali e divergenti valutazioni -  la dottoressa Cecilia Carreri ed altri magistrati, qualcuno dei quali ancora in servizio nel Palazzo di Giustizia di Vicenza, rendono indilazionabile secondo la nostra Associazione una presa di posizione pubblica, netta e precisa della Procura sull’andamento e sulle prospettive dell’inchiesta riguardante le gravi responsabilità dei precedenti amministratori della citata banca. Tale convinzione è basata sul fatto che quello di Antonio Bedin non è il prim...