Passa ai contenuti principali

La politica si fermi e riscriva il fondo per risarcire i soci delle ex popolari venete


Il regolamento attuativo del cd "Fondo per i risparmiatori vittime di reati finanziari" approvato nel dicembre scorso dal governo Gentiloni rischia di essere una amara beffa per i soci delle ex popolari venete oggi in liquidazione. 

Prevede che possano accedere a tale fondo ed essere risarciti i risparmiatori, quindi anche gli azionisti, che dimostrino il miselling cioè l'aver acquistato un titolo obbligazionario o azionario con la frode. Dimostrare il misellinge, cioè essere stati oggetto di una vendita fraudolenta, è cosa quasi impossibile e di fatto rende inefficace il fondo a fronte delle richieste dei soci di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza. Una beffa atroce, soprattutto per le persone anziane che abbiano acquistato tali titoli con la sottoscrizione di questionari mifid taroccati, che rendevano il profilo del risparmiatore adatto all'acquisto di titoli rappresentativi di capitale di rischio quali le azioni delle banche popolari. 

La politica dovrebbe bloccare la approvazione del regolamento attuativo del fondo e prevedere un automatismo per il rimborso a quei soggetti il cui profilo mifid non sia in linea con un investimento azionario. In questo modo si sgraverebbe dell'onere della prova quasi impossibile,la vendita fraudolenta delle azioni, il risparmiatore. 

Lo stesso regolamento attuativo dovrebbe poi demandare la risoluzione delle controversie e le gestione delle relative domande di rimborso non all'anac ( autorità anti corruzione) che non ha la struttura e il know how per gestirle rapidamente ed efficacemente ( basti pensare al numero bassissimo di pronunce in merito alle domande presentate in questi mesi dagli obbligazionisti e dai soci delle 4 banche risolte), ma all'arbitro per le controversie finanziarie che si occupa di controversie tra risparmitori ed istituti bancari ed ha emesso alcune sentenze a favore dei soci di Veneto Banca e BPVicenza. 

La politica dovrebbe prendere atto che il fondo così come è stato pensato non risolve un bel nulla e rischia di essere solo uno specchietto per le allodole. Meglio fermare tutto, prevedere un tavolo serio di confronto con tutte le associazioni dei soci ed al contempo aumentare anche la dotazione del fondo a partire dal 2019 quando si spera verrà insediato un nuovo governo nel pieno delle funzioni. 

Francesco Celotto 

Consigliere Associazione Soci Banche Popolari 


Commenti

Post popolari in questo blog

#Zonindimettiti

Il rompiscatole torna dopo una lunga pausa. In questo momento il tema caldo per il nostro territorio è lo scandalo relativo alla Banca Popolare di Vicenza e a Veneto Banca. 200.000 azionisti rischiano perdite colossali. In Veneto Banca hanno almeno iniziato a fare pulizia. Via Consoli,via Trinca, via il vecchio cda (anche se Consoli aveva provato a fare resistenza). Cosa aspettano a Vicenza a cacciare Zonin e l'intero cda, reo di tante nedandezze? La azione B.P.VI.valeva 62 euro. Dopo la quotazione se ne varrà 15 gli azionisti potranno baciarsi le mani. Perdita secca di almeno 47 euro ad azione ovvvero meno 75%. Gli azionisti della Popolare di Vicenza sono 126.000. Quanto denaro frutto anche dei risparmi delle nostre famiglie andrà in fumo? Non meno di 2 miliardi di euro equivalenti a una perdita ipotizzabile di circa 25.000 euro ad azionista. Per questo dico #Zonindimettiti . E con lui, ripeto, tutto il cda a partire da Zigliotto, presidente di Confindustria di Vicenza. E...

La amara verità sulla Superstrada Pedemontana Veneta

Sui media sono apparsi in questi giorni varie notizie riguardanti la SPV. Il commissario per la costruzione della superstrada Vernizzi ha convocato la stampa per rispondere alle 70 contestazioni avanzate dalla Corte dei Conti sulla discussa opera. Tra i tanti dati presentati dal commissario  uno macroscopico  balza all’occhio : una opera delle dimensioni della SPV, il cui costo è già incrementato di oltre 400 milioni rispetto al progetto originale presentato, non ha il closing finanziario ovvero non ha ancora i finanziamenti necessari per la realizzazione. E’ come se una persona iniziasse a fare una casa senza sapere dove e soprattutto se troverà i soldi. Ma qui non si tratta di una casa ma della piu’ grande opera pubblica attualmente in costruzione in Veneto. Il concessionario SIS, secondo quanto affermato da Vernizzi, ha assicurato il closing entro marzo. Ma qui si fa notte fonda. I bene informati dicono che l’amministratore delegato di SIS, l’ing. Dogliani, avrebbe incar...

LETTERA AL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI VICENZA CAPPELLERI

21 giugno 2016  Oggetto – Andamento e prospettive dell’inchiesta sulle responsabilità degli ex amministratori della ‘Banca Popolare di Vicenza’. Signor Procuratore, il recente suicidio del pensionato Antonio Bedin ed il riemergere sui media di notizie su vicende di un passato non troppo lontano che ebbero come protagonisti, da un lato i vertici della ‘Banca Popolare di Vicenza’ dell’epoca, ‘in primis’ il suo presidente Gianni Zonin, e dall’altro - con differenti ruoli professionali e divergenti valutazioni -  la dottoressa Cecilia Carreri ed altri magistrati, qualcuno dei quali ancora in servizio nel Palazzo di Giustizia di Vicenza, rendono indilazionabile secondo la nostra Associazione una presa di posizione pubblica, netta e precisa della Procura sull’andamento e sulle prospettive dell’inchiesta riguardante le gravi responsabilità dei precedenti amministratori della citata banca. Tale convinzione è basata sul fatto che quello di Antonio Bedin non è il prim...