Passa ai contenuti principali

Futuro di Bpvi e Veneto Banca: che devono fare i soci?

Credo opportuno porci alcune domande in vista prima della assemblea di Veneto Banca (19 dicembre) e poi di BBVi ( pare a febbraio) e per chiarire dubbi e incertezze soprattutto per i piccoli azionisti. La nostra associazione sta lavorando con un pool di avvocati e professionisti per dare una linea per quanto possibile unitaria ai soci che saranno chiamati a decidere se trasformare le nostre popolari da società cooperative a spa. Il quesito centrale è se la trasformazione sia inevitabile e le conseguenze in caso di mancata trasformazione. Pare pacifico che qualora la assemblea votasse per il no Veneto Banca prima e BPVi poi saranno commissariate. Cosa comporterebbe tutto questo soprattutto per la normale operatività aziendale? Sarebbero ridotti i fidi e i finanziamenti a imprese e famiglie? L'aumento di capitale di cui le due popolari hanno estremo bisogno sarebbe possibile in tal caso? Chi sottoscriverebbe l'aumento di capitale di una banca commissariata? 

L'altro aspetto importante riguarda la quotazione in borsa. Il decreto che obbliga a trasformare le popolari in spa non obbliga a quotare, non almeno subito.Non sarebbe meglio attendere tempi migliori per la quotazione una volta sistemato il bilancio, depurandolo di tutte le sofferenze?
In questo caso sarebbe forse possibile consegnare alla borsa un titolo più attrattivo, in grado di sostenere una migliore quotazione per il socio.Se proprio passasse la linea della trasformazione in spa sarebbe necessario rinviare la quotazione di almeno un anno. Tralascio altri aspetti tecnici come il tetto al diritto di voto previsto per compensare la eliminazione del voto capitario previsto oggi o le modalità di elezione del nuovo cda, esortando tutti i gruppi e le associazioni che si stanno occupando a vario titolo della vicenda a unirsi per fare massa critica e portare avanti la stessa linea evitando personalismi e utilitarismi. A tal proposito ricordo che don Enrico Torta ha convocato per sabato 28 dicembre presso la parrocchia di Dese un incontro unitario di tutti i gruppi per definire una linea comune in vista delle assemblee dei prossimi mesi. Dobbiamo pensare alla difesa del patrimonio delle nostre popolari nel medio termine e alla loro capacità di sostenere in futuro il tessuto produttivo del nostro territorio.


Commenti

Post popolari in questo blog

La frustrazione di essere italiano

E'duro ammetterlo ma e' per me oggi frustrante essere italiano. Una parte dei miei concittadini e'ostinatamente decisa a non cambiare. Ci ritroviamo cosi' dopo 20 allo stesso punto da cui eravamo partiti. La Dc vestita da Pd la fa ancora da padrona. Da Forlani a Mattarella, passando per tutte le false e gattopardesche svolte di questi anni (Berlusconi, Bossi, Prodi, D'Alema, Grillo) il tema di fondo e' stato sempre quello: far finta di cambiare e mantenere il potere ben saldo nelle mani dei soliti o dei loro eredi.  Ero stato all' estero per circa 10 anni, stanco di un paese per vecchi dove, da quando ho coscienza politica, sento parlare di riforme. Nel 2010 tornai con la speranza di poter finalmente fare qualcosa per il mio paese. Vedevo nel movimento di Grillo il possibile cambiamento, la spinta a riformare un paese vecchio, ostaggio di una casta che va da destra a sinistra e tocca in modo trasversale tutta la societa' italiana: i sindacati, i partiti...

LETTERA AL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI VICENZA CAPPELLERI

21 giugno 2016  Oggetto – Andamento e prospettive dell’inchiesta sulle responsabilità degli ex amministratori della ‘Banca Popolare di Vicenza’. Signor Procuratore, il recente suicidio del pensionato Antonio Bedin ed il riemergere sui media di notizie su vicende di un passato non troppo lontano che ebbero come protagonisti, da un lato i vertici della ‘Banca Popolare di Vicenza’ dell’epoca, ‘in primis’ il suo presidente Gianni Zonin, e dall’altro - con differenti ruoli professionali e divergenti valutazioni -  la dottoressa Cecilia Carreri ed altri magistrati, qualcuno dei quali ancora in servizio nel Palazzo di Giustizia di Vicenza, rendono indilazionabile secondo la nostra Associazione una presa di posizione pubblica, netta e precisa della Procura sull’andamento e sulle prospettive dell’inchiesta riguardante le gravi responsabilità dei precedenti amministratori della citata banca. Tale convinzione è basata sul fatto che quello di Antonio Bedin non è il prim...

Il prefetto di Treviso "censura" Strade Morte

Il prefetto di Treviso ci ha negato la autorizzazione a presentare il libro Strade Morte ad Altivole.Ne parla oggi anche la stampa trevigiana  . Con la scusa che, trattandosi di un tema che poteva essere afferente alla campagna elettorale, era meglio rinviare l'evento a dopo le elezioni. Ma stiamo scherzando? Siamo ancora in democrazia signor prefetto? Ci spiega perchè non potremmo presentare un libro che tratta  degli scandali del Veneto e della SPV? Forse perchè ad Altivole passa la superstrada e forse perchè la ex sindaca di Altivole è candidata in regione con la Lega Nord e non si vuole toccare un tema comunque spinoso. Gravissimo quanto accaduto ad Altivole ma si sbagliano se credono di tapparci la bocca. La presentazione si farà comunque in altro luogo: un motivo in piu' per esserci. In quanto al prefetto mi riservo di chiedere un incontro per chiarire le ragioni "ufficiali" alla base del diniego e soprattutto in base a quale eventuale normativa abbia assunto...